5 Capitolo

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Aisha

Presi il mio libro di chimica e il mio zaino e mi diressi verso la mia amica Emily che si stava lamentando con il professore per l'ennesima insufficienza che aveva preso.

"Emily, se vuoi recuperare, devi studiare e non mi sembra che tu lo stia facendo" disse il professore evidentemente stufo dell'atteggiamento insistente di Emily

"Mi basta solo una C, poi la lascerò in pace professore" lo supplico Emily iniziando a fare smorfie che dovevano in teoria simulare un pianto, mi scappò una risatina e la mia amica mi lanciò un'occhiataccia ma poi continuò a parlare rivolgendosi al professore

"Professore le darò tutto quello che vuole" detto questo gli fece un occhiolino, era tipico di Emily cercare di abbindolare le persone e questa cosa mi faceva ridere perché mi faceva pensare a quanto fosse sfacciata la mia migliore amica.

"Emily sei forse impazzita?! Non sono una persona qualunque a cui puoi fare questi giochetti di seduzione, sono il tuo professore!" disse lui con aria schifata "Non puoi aspettarti che tutti cadano nei tuoi trucchi solo perché sei una bella ragazza" continuo poi lui.

Emily sbuffò e usci dalla classe quasi correndo e io a stento riuscivo a starle dietro "Emily rallenta!" si girò e mi fece uno sguardo che mi fece capire che dovevo lasciarla in pace, quando era arrabbiata non c'era niente che si potesse fare per lei, si doveva solo aspettare che le passasse e poi tornava tutto alla normalità.

Emily

Corsi , ignorando il mio amico Ben che voleva fermarmi per chiedermi perché ero così agitata ed entrai velocemente in bagno.

Appena entrai, perlustrai con gli occhi l'ambiente circostante, mi assicurai che non ci fosse nessuno ma non feci in tempo a controllare per bene che vomitai.

Vomitai tutto quello che avevo mangiato a colazione.

Alzai la testa e mi sedetti a terra, non riuscivo a stare in piedi e continuai a fissare il vuoto, mi aiutava quando avevo questi momenti che mi capitavano spesso quando ero arrabbiata o nervosa.

Era molto tempo che andava avanti questa storia, qualcuno o qualcosa mi faceva arrabbiare e io vomitavo, non sapevo più cosa fare, avevo anche provato ad andare in terapia, ma niente aveva reso la cosa migliore.

Vomito dal giorno in cui ho litigato con Ben.

Nessuno lo sa, non voglio essere reputata debole o incompresa, non mi è mai sembrato qualcosa di grave o almeno lo pensavo fino ad oggi.

Circa due anni fa mi ero presa una bella cotta per Ben, chiamarla in questo modo però è riduttivo, ero ossessionata da lui. Non lo avevo nemmeno detto ad Aisha, visto che lei mi aveva sempre detto che lui era solo un montato di testa che si divertiva a prendere in giro le ragazze.

Ma per quanto io lo desiderassi non ero mai riuscita ad essere indifferente al mio amico.

Un giorno durante una semplice uscita tra amici la mia vita è diventata un incubo.

Come sempre ci eravamo incontrati sotto casa mia, ma quel giorno Aisha non c'era e ci avrebbe raggiunto verso il tardo pomeriggio. Con noi c'era anche la mia vecchia amica Candice che ormai non frequenta più la nostra scuola. Eravamo inseparabili sin da piccole, ma per colpa di un ragazzo le nostre strade si sono divise e temo che non si riconcilieranno più. Ad ogni modo, decidemmo di andare nel quartiere nero, e provare a sfidare la gente dei piani bassi ma nessuno di loro usciva mai dalle proprie case quindi, in cerca di un passatempo, abbiamo iniziato a giocare tra di noi.

Sono stata sfidata ad entrare in una casa disabitata con Ben. Incominciamo a parlare del più e del meno e poco dopo finimmo per baciarci.

Io non ero molto magra, ma non mi importava perché non ho mai avuto problemi con il mio fisico e pensavo che a Ben questo non importasse ma mi sbagliavo di grosso.

I hate you, or maybe not?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora