3 Capitolo

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Aisha

Chicago, una città in passato conosciuta per la sua cultura, per l'arte e per i fantastici musei o almeno é questo quello che ci raccontavano, prima della distruzione della terra avvenuta 52 anni fa.

Quasi tutta la popolazione mondiale fu uccisa, in maniera brutale, con torture e distruzioni di massa, gli unici rimasti siamo noi, la maggior parte umili cittadini che in questi anni hanno dovuto faticare per ricostruirsi una vita, una casa, una famiglia...

Molti anni fa un gruppo di esseri a noi sconosciuti atterrò sulla terra, erano molto simili all'uomo ma avevano una caratteristica che li distingueva nettamente, la loro elevata intelligenza.

All'inizio vennero catturati, perché l'uomo da brutale essere aveva il bisogno di studiare questa nuova specie, di riuscire a capire ogni particolare di quelle creature fino a quel giorno sconosciute.

Scesero sulla terra precisamente qui, a Chicago nel 1971, con una navicella, avevano detto di provenire da un pianeta al di fuori del sistema solare lontano anni luce da noi, furono presi praticamente un istante dopo essere atterrati e rinchiusi in celle squallide,  nutriti solo per farli tornare in forze per il prossimo esperimento da praticare.

Gli scienziati in poche settimane riuscirono ad estrarre informazioni a quanto pare "essenziali" per l'uomo.

Per esempio scoprirono come creare una barriera trasparente da poter attivare e disattivare a proprio piacere.

Ed è proprio quello che fecero, una barriera intorno a Chicago, gli abitanti all'epoca passarono quasi un mese senza contatti esterni. Finito quel periodo di tempo scoprirono che le strane creature si erano ribellate chiamando migliaia e migliaia di loro simili .

Fu combattuta una guerra che purtroppo non permise al resto della popolazione di sopravvivere e la terra all'esterno non era in condizione di essere abitata, soprattutto perché dopo la guerra quegli alieni si trasferirono lì e uscire da Chicago era ed è tutt'ora praticamente impossibile.

Oggi la nostra città è divisa in due, la gente dei piani alti che vive nelle ore di luce e la gente dei piani bassi che vive la propria vita di notte, una scelta presa dal governo per facilitare e rendere più serena la convivenza tra questi due diversi popoli.

Io, Aisha Clark faccio parte della gente dei piani alti, sono molto conosciuta in città perché i miei genitori fanno parte del governo, ma a me non piace stare al centro dell'attenzione, preferisco avere i miei spazi, noi abbiamo un limite di tempo per stare alla luce del sole, al suo termine dobbiamo chiuderci in casa per poter permettere di uscire all'altra parte di popolazione rimasta.

Diciamo che dopo l'evento accaduto alla sorella di Ben abbiamo tutti un'idea di come sia questa gente, dei delinquenti e degli assassini, anche se ho sempre sognato di vedere quello che succede in quella parte di città la notte.

Sono una persona molto curiosa ed è per questo che domani sera uscirò per la prima volta di notte! Sono un po' ansiosa, e se qualcosa dovesse andare storto? non avevo tempo di fare questi pensieri perché se non fossi andata all'istante, mia mamma non mi avrebbe permesso nemmeno di uscire fuori di giorno.

"Aisha muoviti, aiutami a preparare la cena" mi ripeté per la seconda volta mia madre
Oddio! per lo spavento stavo per cadere dal letto, aveva urlato così forte che il bicchiere colmo di acqua sul mio comodino stava per cadere e così avrebbe fatto rovesciare il suo contenuto sul tappeto "eccomi mamma, arrivo" dissi un po' scombussolata al pensiero di quanto la stavo facendo attendere.

"Perché sei così agitata?" chiese mia madre con un tono incuriosito "niente mamma, assolutamente niente" dissi, balbettando come una scema, mica me la sto facendo sotto al pensiero che domani sera dovrò uscire, al buio! assolutamente no!

"E invece c'è qualcosa che non va, puoi dirmelo" disse mia mamma ancora più incuriosita di quanto non fosse prima.
"Niente mamma, un problema a scuola, dobbiamo fare un compito molto importante io Ben ed altri amici, infatti credo che dovrò andare a dormire a casa sua"- "Cosa!?" disse mia mamma con tono sconvolto " non andrai ne ora ne mai a dormire a casa di un ragazzo, soprattutto se è Ben"- disse ancora più convinta "ma, mamma"- "niente ma, non se ne parla".

Andai in camera mia con un broncio stampato in faccia e presi il mio telefono, chiamai i miei amici spiegandogli il problema.

Emily: "Cosa!? allora non vengo neanche io".

Ben: " No, invece venite tutte e due. E' una cosa molto importante e lo sapete bene entrambe ".

" E cosa pensi di fare genio, venire a casa mia prendere un mazzo di fiori e portarlo a mia mamma?"

Ben: "Beh, non era esattamente quello che pensavo ma ora che mi ci fai riflettere.." Ben chiuse la telefonata.
"Non voglio nemmeno sapere cosa sta pensando di fare " dissi io sbuffando e subito dopo riattaccai anche io.

Dopo 20 minuti qualcuno suonò alla porta ed era Ben! wow, non pensavo fosse capace di mettersi in ridicolo così facilmente " Beh mi sembra che ti riesca molto bene metterti in ridicolo" dissi con aria sconvolta ma compiaciuta allo stesso tempo " Tanto lo so che non lo pensi davvero" disse entrando con un vero mazzo di fiori.

"Salve signora Clark felice di rivederla" disse rivolgendosi a mia mamma.
"Piacere mio Ben, cosa ci fai qui?" "sono venuto a chiederle di far venire Aisha a dormire a casa mia, ci sarà anche Emily e poi é una cosa per la scuola " "mhmm" rifletté mia mamma rumorosamente.
"Va bene purché baderai a lei " "Certo signora " disse Ben sorridendo.
"Vuoi fermarti da noi? "gli chiese mia mamma, bene pensavo che non potesse andare peggio e invece..
"Certo con piacere" rispose Ben chiudendo la porta alle sue spalle.

SPAZIO SCRITTRICI
Ragazzi,ora stiamo entrando a pieno nella nostra storia.
Come vi sembra ?
e soprattutto come vi sembra questa Chicago?
Noi vi lasciamo alla lettura 🫶🏻🫶🏻

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