13. Adam

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Dicembre 1913

Mia dolce Erin,
la tua risposta mi ha colmato il cuore di felicità e reso l'uomo più felice e fortunato del mondo.
E sono felice di poter iniziare un nuovo capitolo della nostra vita insieme, come posto in cui andare a vivere pensavo al luogo di origine di mio padre, quella piccola cittadina del nord Italia, di cui ti avevo parlato tempo fa, lì c'è la casa che era di mio nonno, ma ora è mia, sai me l'ha lasciata in eredità visto che sono il suo unico nipote, e ora ripensandoci mi domando se lui già non sapesse che un giorno mi sarebbe servita, ma chi lo sa, non potremo mai saperlo purtroppo. So che la casa sul lago è isolata dal resto del paese, ma conoscendoci non dovrebbe essere un problema, e poi il fatto di essere lontani non ci deve per forza impedire di socializzare con gli altri o di passare del tempo in paese.
Perché sai, una cosa che ho capito in questo periodo che per gli studi ho vissuto in città, ho capito che non mi piace l'ambiente, è troppo caotico, frenetico e le persone sembrano non essere in grado di godersi le cose, di vederle, è come se gli sfuggisse tutto. Non immaginano nemmeno quante cose si perdono, certo alcuni sono solo piccoli dettagli insignificanti, ma se nella vita non impari a vedere tutto, anche la più piccola delle cose, finirai per non vivere davvero, perché a fare tutto di corsa si perde il mondo.
Comunque, il discorso casa è una cosa su cui potremo anche riflettere in futuro, quindi non ti preoccupare amore mio, ogni cosa con il suo tempo.
Tra pochi giorni sarò da te, così discuteremo tutto riguardo al matrimonio, e potrò finalmente farti la proposta come si deve e di persona e metterti l'anello di fidanzamento al dito.
A tra poco amore mio, aspettami perché sto arrivando da te, ti amo più della mia vita.

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