28. Erin

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Aprile 1936

Amore,
Adam... mi dispiace, spero che nonostante i danni tu non ti sia fatto male. Lo so che la distanza per noi è sempre stata un problema, il nostro tallone d’Achille, insomma, perché è stata il motivo per cui ci eravamo persi, e quello per cui poco dopo esserci ritrovati soffrivamo. Ma come ti ho detto è necessario, perché la distanza ci ha permesso di guardare le cose da un’altra prospettiva, ma soprattutto di ritrovarci e riuscire di nuovo a comunicare. Perché anche se non tutte le cose sono andate come avevamo pensato e programmato, questo non significa che non abbiamo più niente, perché noi ci siamo ancora e ci apparteniamo, ma soprattutto ci bastiamo.
Non so ancora dirti quando tornerò, spero che ti basti sapere che sto riniziando a respirare e stare bene. Questo non significa che con te non sto bene, ma sfortunatamente non era più così nell’ultimo periodo, ma so che riusciremo a tornare felici insieme più forti di prima. E se riusciamo in questo, nient’altro potrà più separarci.
A presto mio caro marito.

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