1. Erin

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Luglio 1913

Adam...
io ci provo, come hai detto tu e come mi hai promesso che sarebbe stato... È un po' come se tu non fossi mai esistito. Ma lo sai bene che non era ciò che volevo, e non immagini quanto avrei voluto urlartelo quel giorno...
Non l'ho fatto, lo so, ma quando ti ho visto andartene senza voltarti a guardarmi nemmeno una volta, ho capito che questa volta te ne stavi andando per davvero. E mentre continuavi a camminare, ho sentito come se una parte di me se ne fosse andata con te. Che dove c'era il cuore, restava solo il vuoto, ma più che dolore provavo un profondo senso di smarrimento, ma non male, e ti viene da domandarti se sia normale, ma non trovi nessuna risposta...
E mentre tu continuavi ad allontanarti, ho avuto come l'impressione che di me non ti importasse, che non te ne sia mai importato, perché non è possibile tutta quella indifferenza.
Perché dietro non ti stavi lasciando solo me, ma anche una parte della tua vita, ma non ti sei girato...
Ed è lì che ha iniziato a fare male, nel momento in cui ho capito che non mi sbagliavo, e che dove io ci ho messo amore, tu solo finzione.
Vedi la tua promessa, non ci hai dato peso, ma nel momento stesso in cui l'hai pronunciata, l'hai anche infranta...
Perché per me tu sei esistito, e in me ci sarà sempre una parte di te, e così sarà sempre nonostante tutto e tutti.

Sono passati sette mesi, e continua a far male, e tu continui a mancarmi, nessuna delle due cose è una novità...
Eppure, anche se l'assenza ha portato a una rottura, a una fine, essa è solo nel mio cuore, che ama troppo per dire basta, e così non mi sono abituata alla tua assenza, né alla tua mancanza, ho semplicemente imparato ad aspettarti ancora di più, anche a costo di continuare a lacerarmi...

La Casa degli Innamorati EterniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora