Capitolo 16

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ll giorno della gara è arrivato.
Per Kirishima quelli appena finiti sono stati i quindici giorni, forse, più peggiori della sua intera vita.

Ha lavorato come un matto con trenta gradi percepiti all'ombra sotto lo sguardo severo di tutto il team che controllava ogni suo gesto ogni secondo, ed è stato preso di mira in continuazione dalle frecciatine del fantastico campione Deku.

Ma nonostante tutto, questo a lui non sarebbe importato più di tanto.

Il vero problema è stato che Katsuki non gli ha rivolto la parola una sola volta in tutto quel tempo, se non per domandargli alcune cose essenziali di lavoro.
Un buongiorno la mattina, e un buonasera prima di andare via... poi più nulla.

In compenso però, lo ha visto avvicinarsi di nuovo molto a Midoriya, li ha trovati a scambiarsi consigli e suggerimenti sulla gara, sempre sotto lo sguardo compiaciuto del campione.

Insomma questo nuovo suo modo di comportarsi, gli ha mandato completamente il cervello nel caos più totale, sopratutto visto che ieri sera li ha persino beccati dalla vetrata dell'Hotel, a salire in stanza insieme.

Kirishima sistema le ultime cose dentro al box sospirando amaramente quando una mano gli batte partecipe una pacca sulla spalla.

-Ehy, stai su!
Finita la gara renderò pubblica a Katsuki questa tua scelta e sono sicuro che verrà da te per parlare.
In quel modo...-

-Denki.. io...io me ne sto andando.

Ho la macchina già ferma qui fuori che mi sta aspettando.
Ho fatto gli ultimi controlli, e la moto è perfettamente a posto e se proprio ci dovessere essere dei problemi in pista, io non potrei comunque aiutarvi.

Sono venuto stamattina soltanto per fare un'ultima prova, un ulteriore test prima della gara.

Ma da adesso in poi, dovrai seguirlo tu. E una volta in partenza... anzi probabilmente anche da subito...
lui, lui... non si accorgerà nemmeno della mia assenza.-

Denki spalanca la bocca sconvolto varie volte senza riuscire ad emettere nessuna parola.

-E senti... Grazie... di tutto.
Sei un amico splendido per lui... magari se un domani decidessi di aprire un tuo team, ricordati che io sono disponibile.- Dichiara con un leggero sorriso passandosi una mano tra i capelli.

-Ki... Eijiro. Stai facendo un'enorme cazzata, te ne rendi conto vero?-

-Ne ho fatte talmente tante ultimamente che oramai una in più o in meno non mi fa più nessunissima differenza.
Quando vincerà, perchè non ho dubbi che sarà così, diglielo che io lo sapevo da tempo che lui era il migliore.-



-Katsuki come stai? Sei tranquillo?-

-Ehhhh! Mi sento tranquillo e rilassato come se fossi a poche ore prima di fare un'attentato.- Dichiara il pilota scuotendo la testa e cercando di eliminare dalla mente quei persistenti occhi e capelli rossi che lo stanno facendo ammattire.

Si osserva attorno cercando con lo sguardo la figura di Kirishima, prima di mettersi il casco e parlare nell'auricolare.

-Mi senti Denki?
Il microfono funziona bene?
Ma dove diavolo è finito il mio meccanico? Stiamo per partire!
E perché l'auricolare principale per parlare con me lo hai tu e non lui?-

Denki prende un lungo sospiro incamerando più aria possibile nei polmoni.

-Kirishima è andato via. Deve essere in aeroporto almeno tre ore prima e...-

-Non ho capito! Cosa stai blaterando...Dove cazzo è andato capelli di merda?-
Ringhia prendendo il casco dai lati e facendo per toglierselo.
Denki gli mette veloce le mani sopra alle sue fermandolo.

-Katsuki calmati.
Tra pochi minuti inizia la gara e devi cercare di restare sereno il più possibile. Kirishima sta tornando a casa perchè lui... beh perché lui ha rifiutato il contratto con la Todoroki Corporation.-

Gli occhi del pilota si sgranano stupiti.
-Ha... ha rifiutato?
Cosa cazzo stai cercando di dirmi?-

-Che non gli interessa stare in team con loro. Io ci ho parlato molto in questi giorni e posso affermare senza ombra di dubbio che lui è veramente innamorato di te.
Lui... lui ti a...-

-Non continuare quel discorso cazzo!-
Urla agitato Katsuki dentro al casco.
-Non voglio sentirlo dire da te!-
Grida in preda al panico accendendo la moto davanti ai primi segnali dello starter che indica di avvicinarsi al punto di partenza per dare il via alla corsa.

-Mi senti ancora bene Denki?- Domanda sbuffando dentro al microfono posizionandosi in griglia.

-Si ti sento molto bene.- Risponde Kaminari.

-Ottimo.
Allora... Io adesso vinco questa stramaledetta competizione e nel frattempo tu mi prenoti un cazzo di volo per Tokyo perchè io appena l'ho finita, raggiungo subito Kirishima.-

-Ma Katsuki non puoi farlo.
Anche se non vincessi ci saranno comunque le interviste, la premiazione, le feste di...-

-Non me ne frega un emerito cazzo di quello che ci sarà.
Te lo ripeto: quando finisco, io vado da Kirishima. Quindi trovami un modo... amico mio.-

Un sorrisino divertito si forma sul volto di Denki.

-Ok, va bene. Adesso ci penso io, testone.-






Kirishima si infila gli auricolari impostando sul cellulare la stazione in cui verrà trasmesso l'andamento della gara e mettendosi in fila per lasciare i bagagli.

Passa le valigie e fa vedere il biglietto, sentendo il presentatore iniziare a parlare e a raccontare alcune informazioni sui piloti che servono per riempire gli spazi rimasti rimasti vuoti prima della partenza.

Guarda gli schermi cercando con gli occhi di vedere il suo numero del gate mentre ascolta attentamente l'inizio.

Si dirige a prendersi un caffè ascoltando con il fiato sospeso come manchino soltanto pochi giri alla fine della gara, e come Katsuki sia posizionato secondo.

Emette un urlo e fa spaventare le persone accanto a lui, quando sente come il pilota si sia spostato in prima posizione superando in curva Deku.

Si dirige verso l'imbarco con il cuore che batte forte e le lacrime di gioia che scendono quando ascolta che Katsuki si è posizionato primo.

Ha vinto la competizione.
Ci è riuscito, ha avverato il suo sogno.

Quasi si pente di non essere rimasto lì, in disparte, e poterlo vedere sorridere, guardarlo alzare il braccio vittorioso verso il cielo mentre qualcuno gli avrebbe aperto la bottiglia di Champagne e gliela avrebbe spruzzata addosso.

Ed il suo viso si sarebbe forse finalmente girato verso di lui mentre i suoi occhi...

Spegne la cronaca, spegne il cervello e spegne il cellulare stizzito, sentendo come le lacrime sul viso si siano tramute in muto dolore.

E attende l'arrivo del suo aereo, solo e senza forze, senza poter così vedere le mille chiamate che gli sta cercando di fare Denki sul suo telefono oramai rimasto spento.

BakuKiri- Never Back DownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora