Buone notizie

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<Allora Rose come ti senti adesso?>
Seduta sulla poltrona e con uno sguardo perso nel vuoto, intenta a torturare le dita, cerco di trovare nella mia mente qualche frase che mi permettesse di scappare da quell'edificio.
<Bene>
Non credo sia stata una buona idea venire dallo psicologo ho fatto la prima seduta 2 mesi fa e non so esattamente da dove il mio cervello ha preso questa idea malsana.
<Hmmm> cerca di incoraggiarmi a continuare ma è inutile
<Mi vuoi raccontare della tua settimana, come è andata?>
Tenta ancora Richard, (lo psicologo) sembra esasperato di quella seduta, tanto quanto me.
<È andata bene, le solite cose>
<Niente di nuovo?> chiede ancora, sto veramente portando al limite questo povero uomo.
Sono sicura che dal giorno in cui mi ha incontrato ha cominciato seriamente a odiare il suo lavoro e pensare che forse era giunto il momento di andare in pensione.
<No, niente di nuovo>
Richard incrocia le mani al petto e fa un lungo sospiro, sono certa che stesse imprecando dentro di sé in tutte le lingue il giorno in cui mi ha incontrata.
<Rosenne...>
Quando mi chiama con il mio nome intero vuol dire che si sta innervosendo e non poco.
<Io posso aiutarti, ma tu devi venirmi incontro, devi essere collaborativa, siamo allo stesso punto da due mesi>
Bene questa sono io.
Una sedicenne, depressa e terribilmente noiosa.
Cammino come uno zombie e sembro un alieno sceso sulla terra e a quanto pare il mio stato d'animo contagia tutti.
Come sono arrivata a ridurmi così?
Bhe.... è iniziato tutto sei mesi fa, allora vivevo ancora con mamma fino al giorno dell' incidente in cui perse la vita.
Mi ricordo solo Sasha, l'assistente sociale, che mi abbracciava e sussurrava parole dolci.
In parte è anche grazie a lei se sono qui da Richard, ha insistito che andassi da un professionista.
Mi aveva lasciato davanti al suo studio con queste esatte parole <A volte abbiamo solo bisogno di essere ascoltati e farai tesoro delle parole che ti dirà>
<Lui può aiutarti>ma aiutarmi per cosa?L'unico qui che deve essere aiutato, o salvato, è Richard.
<Rose,mi stai ascoltando?>
<Hmm...si>
<Dubito che lo stavi facendo>risponde con pazienza, sollevo lo sguardo verso l'orologio erano le 16.00.
Finalmente quella seduta era conclusa.
<Io credo sia l'ora di andare> raccolsi il mio zaino e la giacca frettolosamente.
Non vedevo l'ora di andarmene.
<Lo credo anche io. Ciao Rose, alla prossima>mi salutó, ormai ero uscita dalla stanza e quelle parole apparivano come un sussurro.
Nel corridoio, erano sedute delle persone che mi stavano guardando e l'ansia cominciò a salire.
Dentro quelle mura non riuscivo piú a respirare.
La parte peggiore era passare davanti a quegli sguardi curiosi e ficcanaso, mi metto il cappuccio e in fretta e furia esco da lì.
Appena varco la porta l'aria fresca mi colpisce, riesco finalmente a respirare di nuovo.
Nel parcheggio cerco con gli occhi la macchina di Sasha, quando la notó mi dirigo verso di lei.
<Ciao tesoro! Come è andata?>
<Bene>rispondo cercando di riprendermi da prima.
Sasha è veramente una bellissima donna e l'unica con cui sono in grado di avere una "conversazione" se non fosse per lei ora non so dove sarei.
Le voglio un mondo di bene e lo sa altrettanto bene.
<Ho una buona notizia per te> non riesco ad essere euforica o sorpresa perché era da quando mamma è morta che non ci sono state più buone notizie.
<So che i tuoi genitori si sono lasciati dopo la tua nascita, ma tuo padre quando ha scoperto che bhe...la mamma è in cielo. Mi ha contattata!..e ha detto che sarebbe venuto a trovarti e sei stata affidata a lui visto che è tuo padre>
<Si,si.....ASPETTA COSA!?!>

#SPAZIOAUTORE
ciao grazie per aver letto il primo capitolo.
Venerdì ne pubblico ancora un altro. Cosa ne pensate?
Rose non sembra contenta di andare con suo padre perché la ha abbandonata dopo la sua nascita e non la ha piu vista né ha chiesto di lei.
Ho notato e non ho mai parlato di me ed è giusto che voi mi conosciate.
Mi chiamo Fatima, ho 15 anni e ad aprile ne farò 16... e voi quanti anni avete?!

Mrs.LonelyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora