CAPITOLO 2 || SENSI DI COLPA

29 5 6
                                    

Passai l'intera mattinata sul letto in preda ai sensi di colpa.
Joy era andato a lavoro presto ma come ogni mattina mi aveva  lasciato la colazione pronta. Sentii il profumo del caffè caldo e delle brioches al cioccolato ma il mio corpo rifiutava di muoversi dal letto.
Mi assopii tra i pensieri e senza rendermene conto mi riaddormentai stanco, stremato dal pianto, stanco delle lacrime che mi riganovano il viso da circa un'ora.
Sentii una vibrazione lontana, una, due, tre volte ma il mio essere rifiutava ogni tipo di movimento.
Continuai a piangere senza capirne nemmeno il motivo o forse lo sapevo  troppo bene ma non lo  ammettevo a me stesso.
Sono sempre stato innamorato di Joy nonostante in tutti questi anni  avessi avuto più di un'occasione di incontrare uomini affascinanti di ogni genere senza mai sentirne attrazione.
Fino a ieri sera.

Ripensai all'accaduto e le mie guance si tinsero di un rosso fuoco e le sentii avvampare. Un miscuglio di inebrianti sensazioni presero il posto della disperazione.
Nella mia testa comparvero le immagini del privè, delle sue mani calde e morbide, della sua voce sensuale e armoniosa al tempo stesso, del suo respiro sul mio collo... immagini che,
ancora adesso in questo momento di colpa profonda mi fecero venire i brividi.

Ed fu subito, ancora, disperazione.

Sentii la porta di casa sbattere rendendomi conto che davvero, avevo passato tutto il giorno a letto.
Joy era tornato da lavoro in anticipo?
Che ore saranno?
Perchè la testa fà così male?
Perchè...perchè il cuore fà così male?

Lo sentii sedersi accanto a me e guardarmi dolcemente. Con uno scatto lento si chinò su di mè premendo le labbra sulla fronte.

<<Amore, tu scotti! Sono corso a casa dopo che non ti ho sentito, mi sono preoccupato e ho chiesto di uscire prima. Ora capisco perchè non hai risposto.>>

Lo guardai senza dire una parola, la sua dolcezza mi riempì il cuore e me lo distrusse al tempo  stesso .
Lui mi amava, me lo dimostrava tutti i giorni, si prendeva cura di me e non si meritava del male..
Io..
Lo meritavo?

<<Io...>> sentii il volto bruciare e gli occhi che fino ad allora avevo tenuto semichiusi si riempirono di lacrime e prima di rendermene conto cominciai a piangere.

<<Tesoro, è successo qualcosa a lavoro?>> Mi chiese accarezzandomi il viso.

Lo guardai intensamente e il cuore perse qualche battito. Joy era così bello e dolce.
Lo amavo?
Si.Lo amavo.
Ma come potevo amare una persona e provare attrazione per un'altra?

Cercai di farmi forza e asciugai le lacrime. <<No>> sussurrai <<sono solo molto stanco, ieri è stata una serata pesante e non ho retto il troppo carico di lavoro.>>

Bugiardo.

Mi guardò comprensivo, mi accarezzò dolcemente e mi baciò. <<Riposati, io preparo la cena e un bagno caldo così starai meglio. Chiamo Rey e gli dico che starai a casa qualche giorno finchè non ti riprendi.>>

Si, avevo bisogno di qualche giorno lontano dal locale. Se non mi sarei fatto vedere per un pò, Lui si sarebbe scordato di me e avrebbe cercato altrove.
E tutto sarebbe tornato com'era prima.
Cercai di non pensarci, contro ogni aspettativa mi alzai e andai verso la cucina dove mi aspettava il mio bellissimo Joy con un sorriso magnifico.
Si, tutto doveva torare a posto.

Quella mattina mi alzai molto prima del solito, Joy ancora dormiva e volevo che si svegliasse con il profumo del caffè caldo e le brioches che tanto amava appena sfornate.
Volteggiai per casa come se stessi volteggiando sul palcoscenico, mi sentivo così bene,felice.
Eravamo a Marzo e l'aria mattutina seppur fresca mi dava sensazioni piecevoli. Aprii la finestra e lasciai che l'aria pungente penetrasse per tutta la stanza.
Misi un vaso al centro del tavolo.. Et voilà la colazione era pronta!
Mi avviai verso la camera da letto cercando di fare meno rumore possibile, mi avvicinai al letto e dolcemente svegliai il mio uomo.

&quot;My lovely secret&quot; Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora