AMARSI ANCORA~ MILOSxCUCCIOLO (mare fuori)

8

                           Cucciolo

Oddio, oddio.

Neanche il tempo di realizzare quello che mi aveva detto che sbatte contro lo spigolo di un lavandino.
E poi lo vedo in una pozza di sangue.

Gli corro vicino e lo prendo in braccio e, oh Dio, è messo malissimo.

«AIUTOOO!!» comincio a gridare.

NONONO,non morirà davanti ai miei occhi.
Non dopo quello che mi ha confessato.
Ha ucciso Edoardo
L'avrà fatto per me?
Per vendicarmi?
Altrimenti come si spiega tutto quanto?

Entra il comandante insieme a Lino, entrambi impanicati.

«Luí ma che è successo! Sei stato tu?!» urla il comandante verso di me.

No che non sono stato io!

«No! È svenuto ed è sbattuto contro lo spigolo del lavandino! Vi prego portatelo in infermeria subito!» inizio a sentire gli occhi inumidirsi, non voglio perderlo, né ora e né mai.

Li osservo mentre lo portano via e subito dopo me ne vado in cella.
Trovo mio fratello già perso nei suoi sogni, ma io non riesco a pensare a nient' altro se non a Milos.
Sia per quello che mi ha detto che per quello che è successo.
Spero non gli succeda niente, anche perché voglio sapere spiegazioni sulla morte di Edoardo.
Non lo dirò a mio fratello.
Questa cosa dovrà rimanere nascosta.

Mi metto nel letto con la speranza di riuscire a dormire e, grazie a dio, ci riesco dopo qualche minuto.

--------
La mattina seguente

Mi sveglio in preda al panico, voglio sapere Milos come sta.
Beppe ci fa andare in cortile e io mi fiondo dal comandante.

«Comandà come sta Milos?» chiedo preoccupato.

«L'abbiamo portato in infermeria, ma sembra tutto a posto, il medico ci ha detto che il taglietto alla testa non è nulla di grave essendo che è svenuto prima di farselo.» mi risponde.

Grazie a dio sta bene.
Tiro un sospiro di sollievo, e chiedo al comandante se posso andare a trovarlo.

«Seguimi»  dice.

------
Appena entrato in infermieria vedo Milos, è affacciato sul balcone e si sta fumando una sigaretta.

Lo chiamo e lui si gira immediatamente.

«Luí che ci fai qua?» mi chiede.

«volevo vedere come stavi e poi, per quello che mi hai detto ieri...
Ecco...
Vorrei sapere perché.»

Beh effettivamente  voglio davvero scoprire se l'ha fatto per me o perché aveva scoperto che Edoardo gli aveva fatto qualcosa.

«Ah si beh, è difficile da spiegare.» intravedo le lacrime che iniziano a bagnare i suoi occhi.

Potevo tirare fuori l'argomento più tardi.

Gli vado vicino e mi siedo accanto a lui.
«tranquillo, nessuno verrà a saperlo oltre a noi due.» lo consolo.

«Non so neanche io perché l'abbia fatto, ma quando stavo li nella mia testa cominciavano ad apparire le immagini di quella sera in cui ti ha preso a botte e di me che non sono intervenuto e non ci ho visto più dalla rabbia e anche dal dolore quindi ho preso una pala che stava lì vicino e l'ho colpito mentre stava risalendo la scala»
Scoppia in lacrime appena pronuncia le ultime parole.
L'ha fatto veramente per me.

Non ci penso due volte e lo abbraccio, non immagino come ci si senta in queste situazioni.
Milos infondo è solo un ragazzino, quella sera voleva proteggermi e son sicuro che ha provato anche a fermarlo, ma aveva paura.
Aveva paura di Edoardo.

«Milos, dobbiamo andare, il medico ha detto che puoi ritornare in ipm»
Sentiamo la voce del comandante fuori dalla porta, ci alziamo e ci incamminiamo verso l'uscita.

Finalmente è di nuovo con me