Quando arrivarono al Java Jones, Eric era già sul palco e ondeggiava davanti al microfono ad occhi chiusi. Per l'occasione si era tinto di rosa le punte dei capelli. Alle sue spalle Matt, con l'aria strafatta, picchiava a intervalli regolari su un bongo.
-Sarà uno schifo di gara- predisse Clary. Prese Simon e Alexa per le maniche e li tirò verso la porta. -Se ci muoviamo subito possiamo ancora battercela.-
Simon scosse il capo con un'aria decisa. -Io sono un uomo di parola- disse tutto impettito. -Cercate un tavolino e io vado a prendere da bere. Cosa volete?-
-Caffè. Nero... come la mia anima.- disse Clary.
-Cappuccino... con mooolta panna, grazie!- canticchiò allegra Alexa.
Simon si diresse verso il bancone borbottando qualcosa fra sé. Clary andò a cercare da sedersi insieme ad Alexa.
Il locale era pieno, per essere un lunedì: la maggior parte dei divani e delle poltrone consunte era occupata da adolescenti che si godevano la loro uscita infrasettimanale. Il profumo del caffè e di sigarette speziate era ovunque. Alla fine Clary trovò un divanetto libero in un angolo semibuio in fondo alla sala. L'unica persona nei paraggi era una ragazza bionda con una canottiera arancione tutta presa nel trafficare con il suo iPod. Bene, pensò Clary. Eric non riuscirà a trovarci qua dietro, dopo la lettura, così non potrà chiederci come erano le poesie.
La bionda si protese sopra il bracciolo della sua poltrona e sfiorò la spalla di Alexa, che si era messa subito a scrivere sul sul block notes, che porta dappertutto. -Ehi.- Alexa sollevò lo sguardo sorpresa, per poi sorridere. -Ehi! Come stai? Non ci vediamo dalla fine della scuola!- salutò. Clary guardò confusa sua sorella che vedendo il suo sguardo le spiegò -È una mia compagna di classe. Siamo insieme durante storia, matematica e disegno.-
-Tua sorella è un salvavita. Mi ha aiutato milioni di volte!-
-Anche tu non te la cavavi male.- le disse gentilmente la mora.
-Grazie! Comunque... Quello è il ragazzo di una di voi due?- chiese la ragazza indicando qualcuno.
Le Fray seguirono lo sguardo della ragazza, Clary già pronta a rispondere: "No, non lo conosco", quando si accorse che quello che stava indicando era Simon. Era diretto verso di loro e aveva un'espressione concentrata, nel tentativo di non rovesciare un piccolo vassoio con due bicchieri di plastica e una tazza. -Oh, no- disse Alexa. -È un nostro amico.-
La ragazza sorrise. -È carino. Ha la ragazza?-
Clary esitò un secondo di troppo prima di rispondere. -No.-
La ragazza assunse un'espressione sospettosa. -È gay?-
-Durante i dieci anni che l'abbiamo conosciuto non ho notato tali tendenze.- ridacchiò molto divertita Alexandra.
La conversazione giunse al termine, perché a quel punto Simon le aveva raggiunte. La ragazza si rimise subito a sedere, mentre Simon appoggiava il vassoio sul tavolino e si stravaccava accanto a Clary. -Odio quando finiscono le tazze. Questi cosi scottano.- Si soffiò sulle dita dopo aver posato il suo bicchiere di plastica troppo bollente. Clary cercò di nascondere un sorriso mentre lo guardava. Di solito non le capitava di chiedersi se Simon fosse carino o no. Be', aveva dei begli occhi scuri, e nell'ultimo anno aveva messo su un po' di muscoli. Con il taglio di capelli giusto...
-Mi stai fissando- disse Simon -Perché mi fissi? Ho qualcosa in faccia?-
Glielo dovrei dire, pensò Clary, anche se una parte di lei era stranamente riluttante a farlo. Sarei una pessima amica se non lo facessi. -Non guardare subito, ma quella tipa bionda ti trova carino- sussurrò.
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Shadowhunters - Città Rossa
FanfictionAlexa Fray ha sempre avuto quattro certezze nella sua vita: sua madre, sua sorella, il migliore amico di sua sorella, e i suoi amici. Chi sono i suoi amici? Dei fantasmi. Dei fantasmi del XIX e XX secolo decisamente strani ma ferocemente leali. Dopo...