Alessandro
"Se non rispondi entro dieci minuti vengo a cercarti" il cellulare si illuminó, distraendolo dal suo groviglio di pensieri. Sbuffó e guardò l'ora: le cinque e quaranta del mattino. Rispose ad un tesissimo Ghali con un "sto bene, poi ti spiego" e poggió il cellulare sul comodino. Come glielo spiegava cos'era successo? Non ne aveva idea. Sipensava ancora e ancora al preciso istante in cui lui era tornato all'attacco. "E che male c'è se mio nipote si fa tanti amici? Gli amici di mio nipote...sono pure amici miei" aveva detto, marcando quel "Miei" con un sorrisetto che non presagire nulla di buono. E infatti il caro zio Alberto aveva cominciato con le domande. Erano le solite rituali: ma dove vive? Ma da solo? E sei entrato in casa sua? Che ha di valore? E la cassaforte l'hai vista? E quando uscite di nuovo? Ormai già sapeva dove andava a parare: la casa andava svaligiata e lui era l'arma atta a tenere il malcapitato fuori di casa. Alessandro si sentiva sempre sporco a fare questo giochetto ma che poteva fare? Rifiutare ed aspettare che venissero a cercare sua madre? Non poteva, aveva delle responsabilità. Si alzò di scatto dal letto e si lanciò verso il telefono, non rispondeva a Marco da quasi un giorno intero. Doveva quantomeno dargli una spiegazione. O due.Marco
Si ritirava nel letto ma il sonno non arrivava. Perché Alessandro era sparito così? Sbuffo per l'ennesima volta passandosi le mani sulla faccia. Rischiava di impazzire a tormentarsi così, pensando al peggio. Magari aveva fatto un incidente? O forse si era trovato in una rissa? L'avevano derubato? La fantasia di Marco galoppata a tutto spiano quando finalmente fu interrotta dallo squillo del cellulare. Finalmente Alessandro dava segni di vita, a discapito delle trentadue situazione in cui si sarebbe potuto morire o farsi male secondo Marco. "Scusami se sono sparito, sto avendo un po' di problemi, penso che per qualche giorno sarò oberato di lavoro". Era strano come messaggio Alessandro di solito non usava quel tono così serioso o comunque aggiungeva eoticon o gif per alleggerire ogni cosa. Invece quello era un messaggio così asettico. "Che succede?" scrisse. Alessandro era online, visualizzava ma non rispondeva. Ma che gli prendeva? Aspettò qualche minuto per poi digitare ancora "Ale?". Niente. Continuava a visualizzare senza rispondere. Marco non capiva. Aveva sbagliato qualcosa a cena? Eppure sembrava andare tutto bene. "Ale io non lo so che succede...so che se vuoi parlarne sono qui" aggiunse. Poi spense il cellulare e si buttò sotto la doccia: doveva cercare di dormire almeno qualche ora.Ghali
"Ma mi spieghi che t'ha detto?" sbottò, attaccato al cellulare. Dall'altro capo, Alessandro tentennava. L'aveva chiamato con urgenza nel cuore della notte, spaventato. Sapeva bene che voleva dire avere un incontro a cena con Alberto e tornare così tanto: gli aveva di certo fatto il terzo grado su Marco per capire tutto di lui. "cAmdouni he diavolo pensi mi abbia chiesto?" sbraitò Alessandro dall'altro capo del telefono, teso come una corda di violino. Ghali non rispose: quando lo chiamava così valeva dire guai. "Vuole che glielo presenti, vuole parlargli dei suoi affari, convincerlo ad investire nelle schifezze di copertura che ha. Non è la solita svaligiata, vuole tirarcelo dentro con tutti i piedi perchè finalmente ha trovato uno ricco da spennare" continuava la voce a telefono. Ghali non sapeva nemmeno cosa pensare, non era mai successa una cosa del genere. Tirarlo dentro valeva dire raggirarlo, convincerlo a firmare queli che lui credeva fossero investimenti mentre erano solo un modo per fargli fare da prestanome. Valeva dire annegarlo nelle atttività illecita di Alberto che, se fosse stato scoperto, avrebbe delegato tutta la responsabilità a quel nome scritto su di un contratto la cui postilla minuscola era carcere a vita garantito. Come diavolo erano finiti in quel casino?
![](https://img.wattpad.com/cover/363326802-288-k335594.jpg)
STAI LEGGENDO
Due Vite - Amore alle Prime Armi
FanfictionMarco e Alessandro non potrebbero essere più diversi tra loro: Marco dolce ed espansivo, Alessandro timido e riservato. Ad unirli sono la musica ed il destino che li porterà ad avvicinarsi sempre di pù. fan fiction ispirata a Marco Mengoni e Mahmood.