Marco
"è assurdo che tu sia fermo qui da minuti a fissarlo, non è da noi!" la vocina che gli rimbombava nella testa lo rimproverava aspramente. ed aveva anche ragione in realtà. quando mai si era mostrato così timido? proprio lui sempre pronto a fare conoscenze e ad essere l'anima della festa. continuava a guardare sottecchi quel ragazzo dalla pelle olivastra così fastidiosamente liscia, ascoltando distrattamente il suo interlocutore. conosceva Emanuele da pcoo e già gli stava davvero simpatico, con quell'aria da rapper che sotto sotto è un tenerone. Era simpatico ed aveva sempre la battuta pronta ma stavolta il suo cervello proprio non riusciva a concentrarsi su quello che stava dicendo lui mentre gesticolava. aveva solo in testa una cosa. "Ok uagliò basta, ho visto che sei distratto. Vacci e basta no?" la voce di Emanuele lo riportò alla realtà. Abbassò la testa e si toccò i capelli con fare un po' imbarazzato "scusa Manu... hai ragione, è ridicolo starmene qua, ci vado" disse d'un fiato mentre il ragazzo di fronte a lui si aggiustava gli occhiali ridendo ed annuiva.
si diresse verso di lui mentre pensava a cosa avrebbe detto. "Ci vuole un inizio delicato, non facciamo come al solito" pensò tra sè. "Ehy scusami per prima, non ti avevo proprio visto" disse sorridendo e tendendogli la mano. Alessandro lo fissò per qualche istante mentre le sue guance cominciavano a colorarsi di rosso "ehm... si tranquillo scusami, forse sono stato io ad urtarti, non stavo guardando" disse stringendogli la mano ed evitando il suo sguardo in maniera distratta. La scossa che Marco avvertì con quel contatto gli fece formicolare il braccio. gPerchè li faceva questo effetto assurdo? E lui aveva la sua stessa sensazione?Alessandro
"non guardare...non guardare... cazzo viene di qua, lo sapevo" pensava tra se mordendosi il labbro. L'aveva appena incrociato nel corridoio e già era riuscito a fare la sua prima figuraccia, urtandolo con la spalla. L'aveva osservato mentre parlava con la ragazza dai lunghi capelli rossi, quel sorriso a trentadue denti già era la cosa più spontanea e contagiosa che avesse visto in tutti quei mesi in giro per l'Italia a cantare. Ed ora stava venendo proprio verso di lui, gli rivolgeva la parola, tendeva la mano ed addirittura era lui a scusarsi. "Ma ha tutte le rotelle a posto questo qui?" pensò sentendolo addirittura chiedergli scusa. Uno che ti da una spallata nello stomaco e va via di solito lui lo avrebbe gonfiato, non rincorso. o almeno, non rincorso per conoscerlo ecco. "Come ti chiami" gli chiese. Alessandro faticò a mettere le parole in fila, la su amano calda ancora stringeva la sua ed era così strano per lui, abituato a non avere legami stretti con nessuno. "Alessandro" mormorò guardandolo negli occhi, un marrone sconfinato. Dopo poco si accorse di non avergli chiesto il suo nome, ma tanto nonn serviva. Lo conosceva benissimo "tu sei Marco giusto?" gli chiese, notando il sorriso di lui. Abbozzò un sorriso e sentì che finalmente si stava rilassando. Chiacchierarono per boh, minuti? ore? Alessandro non portava più il conto del tempo che passava. Si accorse che era passata mezz'ora solo quando lo avvisarono di prepararsi, sarebbe salito per cantare di li a breve.
"beh tocca a me. A presto, vero?" gli chiese dopo un istante di silenzio assoluto. Marco sorrise "a dopo e buona fortuna, Ale".
Ebbe un brivido.... l'aveva chiamato Ale.
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Due Vite - Amore alle Prime Armi
FanfictionMarco e Alessandro non potrebbero essere più diversi tra loro: Marco dolce ed espansivo, Alessandro timido e riservato. Ad unirli sono la musica ed il destino che li porterà ad avvicinarsi sempre di pù. fan fiction ispirata a Marco Mengoni e Mahmood.