Il primo incontro.

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Marco
Era arrivato in anticipo sul set, come sempre. Odiava essere in ritardo, dover correre sempre per arrivare giusto in tempo e perdersi tutto ciò che di bello c'era da vedere. Amava i lunghi viaggi in treno o in auto, ammirare il paesaggio, perdersi con la mente e vagare senza sapere dove sarebbe andato a parare. Raggiunse il camerino tra un saluto ed un abbraccio, era una persona talmente socievole da conoscere chiunque sia dietro le quinte che tra gli artisti. il concerto prometteva molto bene, già dai camerini si sentiva l'irrefrenabile eccitazione della folla. Entrò e si chiuse la porta alle spalle: ogni volta la stessa ansia, le stesse sensazioni, la stessa paura di fallire. Ogni volta tutto uguale, mille sensazioni che gli riempivano il petto. Si disse che era inutile restare lì a morire d'ansia, forse passeggiare e scambiare qualche parola con gli altri artisti lo avrebbe aiutato a stemperare. Uscì dal camerino e si diresse verso le due facce amiche che aveva avvistato anche prima di entrare nel camerino. Una ragazza dai capelli rossi ed occhi nocciola brillanti lo salutava da lontano con un sorriso enorme sul volto. Ridendo tra se e scuotendo la testa si stava avvicinando quando sentì una spalla massiccia urtare il suo addome ed incrociò un paio di occhi scuri come la notte. Era come se per qualche istante il mondo si fosse fermato, esisteva solo quello sguardo così scuro ed intenso da farlo rabbrividire. Il ragazzo si arrestò di colpo, borbottò qualche scusa sottovoce e si allontanò di corsa. Chi era? Cercava di ricordare mentre si avvicinava a passo svelto ma continuava a sfuggirgli dalla mente. Eppure era sicuro di averlo già visto.. ma dove?
"Nalie, ma sai dirmi chi è il tipo che ho appena urtato" chiese dopo aver salutato la ragazza che lo aspettava sorridente. "è assurdo che tu non lo conosca Marco, conosci anche le signore delle pulizie e non conosci Alessandro?" gli rispose ridendo, una risata dolce e pacata. "Ti giuro, non ne ho idea. Alessandro che? Cognome?" chiese tradendo la sua curiosità. Annalisa rise e si sistemò il vestito nero prima di rispondere sussurrando "Mahmood, pensavo lo sapessi". Ridacchiando si allontanò "devo cantare, augurami buona fortuna mostriciattolo!" disse alzando la mano e camminando all'indietro "buona fortuna mostriciattolo, non cadere!" urlò Marco di rimando. Mahmood... quel nome non lo avrebbe di sicuro dimenticato.

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Ciao a tutti! non potevo non metterci le mai dopo Sanremo su questa meravigliosa ship! Pronti a scoprire che succederà??

Due Vite - Amore alle Prime ArmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora