CAPITOLO - 6
LUCIFERO
Restai lì, come paralizzato difronte alla figura di alastor che in quel momento mi chiamava, la sua mano anche se tremante teneva ben salda la mia.
Lo guardai senza riuscire a dire niente, era una situazione così strana, voglio dire noi due nell'ultimo periodo non facciamo altro che pizzicarci a vicenda.
Alastor poi, che si è sempre comportato con molta arroganza con me..ora vederlo in questo stato mi fa provare delle sensazioni contrastanti tra loro.
Mi avvicinai di poco e gli dissi sottovoce.."aspetta qui, tornerò subito", improvvisamente il demone dai capelli rossi strinse la presa.."NO!", quasi urlò e vidi i suoi occhi cambiare colore.
Non mi feci intimorire da ciò.."al-".."resti qui.."..(è così disperato?), mi domandai ma dopo poco lo vidi contorcersi dal dolore, presi una pezza e gliela passai sulla fronte.."va tutto bene, ti prometto che tornerò, dammi solo un'attimo".
Il suo viso era stanco, sembrava molto affaticato a causa della ferita che aveva al petto, non volle lasciarmi andare, era come se avesse paura.."alastor lasciarmi la mano".."non voglio!".."non fare il bambino, devo solo-", le mie parole vennero bloccate quando vidi che si contorceva dal dolore.
"Fa..fa male, cazzo se fa male", disse con la voce che era sempre più affaticata..(non posso restare qui e guardarlo soffrire, certo forse prima l'avrei fatto ma adesso ha bisogno del mio aiuto..ora più che mai).
Gli strinsi la mano, in quel momento i nostri occhi si incontrano.."fidati di me, tornerò subito, devi solo darmi un secondo", il respiro del demone della radio era affannato.
Lo vidi spostare la testa dall'altra parte.."faccia presto", esclamò per poi lasciarmi andare, io mi alzai e gli passai la mano sulla fronte.."torno subito", dissi con una sottile linea di voce, quasi come se fosse un sussurro.
Quando finalmente uscì da quella stanza corsi su tutto l'hotel, guardai l'orologio e vidi che era mezzanotte, era buio pesto..(possibile che i clienti siano tutti andati a dormire?).
Cercai da per tutto, presi una bacinella e la riempì con dell'acqua fredda, presi dal bagno delle fasce e corsi subito nella camera di alastor.
Quando tornai lo vidi con gli occhi chiusi, stava dormendo, mi avvicinai poco a poco e delicatamente appoggiai la bacinella d'acqua nel comodino vicino al suo letto.
Presi la pezza e la immersi nell'acqua fredda per poi strizzarla e riappoggiarla nella fronte di alastor, rimasi lì seduto accanto a lui nel più completo silenzio.
Ogni tanto si agitava per il forte dolore, i suoi versi soffocati e vedere quanto fosse agitato mi fece un effetto strano..(sei sempre stato così sicuro di te..adesso guardati).
Mi avvicinai poco a poco, ero quasi vicino al suo viso, alzai la mano, non so quale forza mi stava dicendo di toccare quel viso così sofferente, volevo solo accarezzarlo.
Le mie dita toccarono delicatamente i suoi capelli, erano così morbidi, mentre li accarezzavo però notai che il viso di alastor era più sereno, come se fosse un bambino.
"Andrà tutto bene, adesso ci sono io qui", dissi a voce bassa, quasi come se fosse un sussurro, dopo un po' vidi che alastor sembrava essersi ripreso rispetto a come era qualche minuto prima.
Feci un sospiro di sollievo e mi alzai dalla sedia per prendere una boccata d'aria fresca, quando uscì dalla stanza mi sentì il cuore battermi all'impazzata..(cosa mi sta succedendo?).
Mi guardai attorno e come immaginavo non c'era nessuno in giro per l'hotel, Charlie e i miei amici non erano ancora tornati dalla loro uscita.
Dopo essermi rinfrescato un po' tornai da alastor, ma prima presi un sacco a pelo e un cuscino..(non me la sento di lasciarlo solo se è ridotto in quello stato).
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Red Light
Fanfictionper una serie di eventi alastor e lucifero si ritrovano coinvolti in situazioni inaspettate mettendoli in difficoltà in più occasioni, tra una provocazione e un battibecco qualcosa cambia nel loro rapporto..che cosa sarà mai?