we are not a couple!

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CAPITOLO - 10

LUCIFERO

Mi sveglio appena sento nei miei occhi i raggi del sole, mi alzo di poco dal letto con ancora la sonnolenza su tutto il mio corpo e mi stropicciai gli occhi ancora semi chiusi.

"Che ore saranno?", mi domandai ancora stanco, non ricordo bene cosa fosse successo la sera prima, i miei ricordi erano molto sfocati a causa del sonno.

Spostai la mano nelle lenzuola del mio letto e con le dita incontrai la mano di qualcuno che dormiva pacificamente accanto a me, mi voltai verso quell'ultimo senza capire del perché ci fosse qualcuno nel mio letto.

Spalancai gli occhi quando vidi che era alastor, dormiva serenamente quasi come se fosse un bambino, rimasi lì a fissare quella figura ancora per un po'.

(Adesso ricordo, avevo invitato alastor a dormire con me), al ricordare quel momento il mio viso si tinse di un rosso intenso come i suoi capelli.

Il pensiero che aveva condiviso lo stesso letto quella notte mi fece sentire agitato e travolto da forti emozioni, mi avvicinai poco a poco e con delicatezza gli accarezzai il viso.

Rimasi come stregato dal suo viso così sereno che quasi non mi sembrava possibile vederlo così, era così bello a tale vista che ero tentato nel far toccare ancora una volta le nostre labbra.

Mi avvicinai a lui ancora un po', sentivo come un tamburo nel mio petto, ero così vicino che mi sentivo le mani tremarmi, stavo quasi per toccare le sue labbra ma una mano forte mi spinse via facendomi cadere dal mio letto.

Scattai subito vedendo che alastor era sveglio e col suo sorriso fastidioso nel volto.."L'HAI FATTO APPOSTA!".."forse", esclamò sedendosi nel letto e guardarmi con aria di sfida.

"Che cosa stava cercando di fare sire?", domandò mentre appoggiò il gomito nella gamba così che potesse reggere il viso nella sua mano e continuare a guardarmi con quei occhi rossi intensi.

Io non seppi cosa rispondere in un primo momento.."n-niente", risposi anche se il mio balbettare mi tradiva un po', mi alzai e mi siedo nel letto dandogli le spalle mentre mi massaggiavo la spalla che in quel momento me la sentì un po' dolorante.

"Che botta..", dissi in un sussurro, restiamo in silenzio ancora per un po' ma dopo pochi istanti sento la sua mano toccare la mia spalla.

Mi sentì un brivido lungo la schiena, si stava avvicinando a me mentre l'altra mano si fece strada nel mio petto, quel suo modo di intrecciarsi a me mi aveva provocato una sensazione così strana e piacevole allo stesso tempo.

"Che stai facendo?", gli domandai senza voltarmi mentre lui continuò ad avvicinarsi a me, appoggiò il suo viso sulla spalla in cui mi sentì dolorante e dopo poco sentì il tatto delle sue labbra nello stesso punto in cui avevo toccato io qualche istante prima.

"Al..alastor", provai a chiamarlo e cercai di staccarmi da lui ma non ottenni nessun risultato, le sue mani stavano esplodendo il mio corpo, il tuo tatto era forte e possente, tutto il contrario di me che cercavo sempre di essere delicato.

Sentivo la mia voce soffocata dai versi che cercavo di coprire il più possibile per non fargli capire che mi stava piacendo ciò che stava facendo.

Mi sentivo il corpo bruciare, alastor si mise seduto dietro di me facendo così che io mi potessi appoggiare a lui pur mantenendo lo sguardo distante da lui.

I suoi baci andavano sempre più in basso così come le sue mani, mi sentì le gambe tremarmi..(cosa faccio adesso?), quella domanda mi tormentò finché non mi sentì toccare ad una gamba con fare audace.

Un verso leggermente forte uscì dalla mia bocca e quasi institivamente misi le mani sulle mie labbra per coprire i primi gemiti che mi uscivano.

Alastor se n'è era accorto e prendendo il mio viso con fare delicato lo spostò verso di lui così che io fossi costretto a guardarlo.."non si trattenga vostra altezza", disse con voce sensuale.

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