why does it hurt so much?

294 15 26
                                    

CAPITOLO - 9

LUCIFERO

Erano passati tre giorni da quando mi sono scontrato con alastor, non lo vedevo spesso in giro, era tornato a fare visita alla sua amica a cannibal Town mentre io ero rimasto all'hotel.

Ho cercato più volte di soffocare i miei sentimenti per quel demone cervo ma..non riuscivo a smettere di pensare a lui, a non preoccuparmi, a non chiedermi se stesse bene.

Volevo tanto parlare ancora con lui ma ero ancora molto incazzato, e per cosa? Perché semplicemente gli piace la sua amica? Perché è intimo con lei? Perché si è preso gioco di me?

Ammetto che forse per un'attimo avevo creduto in qualcosa tra noi, voglio dire, il bacio che mi aveva dato e che io stesso avevo ricambiato doveva pur significare qualcosa..non è così?

E invece mi sono ritrovato come dentro un gioco organizzato da quel demone dalle sembianze di cervo, mi sento uno strano dolore al petto ogni volta che ci penso.

Lo staff si era accorto di questa tensione tra noi ma nessuno voleva parlarne, Charlie veniva da me ogni volta che poteva ed era l'unica che mi chiedeva se fosse successo qualcosa tra me e alastor.

Alle sue domande al riguardo rispondevo sempre in modo scontroso, volevo nascondere il più possibile l'evidenza dei miei sentimenti, del fatto che forse lui mi stava iniziando a piacere.

Volevo soffocare questi sentimenti, distogliere la mia attenzione da essi, volevo tornare a quando ero venuto qui senza aspettarmi niente.

Si fece sera molto velocemente, tra un cliente e una cena da fare, per sorprendere i nuovi clienti io e husk abbiamo preparato dei drinks speciali coi colori dell'hotel.

Duro lavoro visto che dovevamo farli di tanti gusti diversi ma almeno erano graditi da tutti e questo a noi bastava.

Notai con la coda dell'occhio che husk aveva preparato un drink semplice per qualcuno, aveva un profumo dolce e il colore della bevanda era delicato, curioso chiesi al mio collega per chi fosse quel drink che apparentemente sembra per qualcuno di speciale.

"È per Angel", esclamò con un sorriso spontaneo, alzai un sopracciglio e lo guardai con fare curioso.."quindi voi due vi frequentate?".."beh..diciamo che non mi dispiace affatto la sua compagnia", rispose mentre le sue guance si tingevano leggermente di rosa.

Sorrisi institivamente a quella vista, dopo poco Angel arrivò vestito bene e senza perdere tempo prese con delicatezza il drink che husk aveva preparato per lui e i due si guardano con fare intenso.

Parlavano con gli occhi e si poteva respirare nell'aria che tra i due c'era un'intesa molto marcata, io non volevo rovinare la loro atmosfera e così presi le mie cose e li lasciai soli.

Andai dritto in camera mia e chiudendo la porta mi buttai nel letto sospirando per qualche istante per la stanchezza, i miei occhi erano puntati nel soffitto mentre la mia mente era annebbiata tra i mille pensieri.

Mi chiedevo perché oggi alastor non si fosse fatto vedere per tutto il giorno, al perché non si fa vedere più da nessuno a parte la sua amica di cannibal Town.

Tante domande che so per certo non avranno risposte conoscendolo..già, la verità è che io non conosco affatto alastor, non so cosa gli interessa, cosa lo infastidisce, cosa gli piace più di ogni altra cosa.

L'unica cosa che so è il suo essere così stronzo con me, niente di più, quella Rosie è l'unica a conoscerlo meglio di chiunque altro..(già, tra loro c'è un'intesa, si vedeva lontano un miglio che loro si piacciono).

Improvvisamente mi sentì gli occhi lucidi, un brivido lungo la schiena e poi i gemiti soffocati dal pianto, è stato tutto così veloce che non sono riuscito a controllarlo.

Red Light Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora