CAPITOLO - 11
LUCIFERO
Sono passate due settimane da quando alastor si è 'dichiarato' a me nella mia stanza, avendo cambiato gli incarichi la sua ferita al petto sembrava essersi chiusa un po'.
Di questo potei esserne sollevato, mentre lavoravo mi capitava di incontrare la sua figura intenta a parlare con Charlie o ad accogliere i clienti.
Quando capitava che i nostri sguardi si incontrassero non riuscivo a sentirmi tranquillo, avevo le palpitazioni a mille, il viso che era sempre più rosso.
Le gambe mi tremavano e non riuscivo a stare concentrato da ciò che stavo facendo, non parlavamo molto, ogni tanto ci capitava di bere un bicchiere di vino dopo i turni di lavoro ma niente di più.
Vedevo attorno a me che oltre a Charlie e vaggie c'erano anche Angel e husk che erano diventati una coppia in modo ufficiale, eravamo felici per loro anche perché si respirava aria di coppia tra loro.
Improvvisamente Angel si avvicinò a me mentre beveva il suo drink.."mi dica sua maestà, quando si deciderà a saltare addosso ad alastor e passare una bella serata sotto le coperte?", domandò col suo solito tono provocante facendo attirare l'attenzione verso di me.
"Angel, cosa stai dicendo? Mio padre non è interessato ad alastor".."oh ma andiamo! Charlie capisco la tua ingenuità ma non lo vedi che letteralmente quei due si stanno divorando con gli occhi?!", esclamò il demone dalle sembianze di un ragno mentre la mia mano fece scivolare il drink che stavo bevendo.
Mi passai la mano nel viso cercando di coprire l'imbarazzo che stavo provando in quel momento.."per favore basta adesso", dissi quasi come in un sussurro.
Neanche a farlo apposta vediamo entrare alastor dalla porta d'ingresso, aveva i capelli scompigliati e la cosa che colpì la mia attenzione era la sua giacca sbottonata facendo vedere le bende.
Senza perdere tempo corsi da lui e cercai di coprirlo il più possibile.."che cosa stai facendo?! Vuoi che gli altri si preoccupano ancora di più?!", gli sussurrai guardandolo male.
Aveva uno sguardo strano, sembrava essere stanco, aveva le occhiaie e le sue mani tremavano, i miei occhi non riuscivano a staccare l'attenzione su di lui.."alastor..va tutto bene?", gli domandai.
Non ottenni alcuna risposta, in una frazione di secondo si abbassò di poco e perse i sensi, io institivamente lo afferrai a me.."e-ehi! Alastor?!", tutti si precipitarono a vedere cosa fosse successo.
"Sono stanco..", gli sentì dire in un sussurro.."alastor! Stai bene?!", urlò Charlie preoccupata cercando di vedere cosa fosse successo.
Afferrai alastor e mi alzai per portarlo in camera sua.."dannato idiota! Ti avevo detto di non fare sforzi inutili", gli dissi a bassa voce.
"Tranquilla tesoro, ora ci penso io, tu puoi preparare qualcosa per farlo stare meglio", proposi a mia figlia vedendola correre verso la cucina.
"Sire-".."state tranquilli ragazzi, si sarà affaticato molto, aiutatemi solo a portarlo in camera sua", esclamai ad Angel e husk.
Dopo qualche minuto raggiungiamo la camera del demone dai capelli rossi e con delicatezza lo appoggiai nel suo letto.."grazie per l'aiuto, ora ci penso io", dissi alla coppia per non farli preoccupare.
Angel ed husk scesero al piano di sotto mentre io restai a guardare alastor, i suoi occhi erano chiusi, il suo viso era segnato dalla stanchezza.
Mi siedo accanto a lui e con delicatezza gli accarezzai i capelli, erano morbidi, restai per un po' in quello stato, poco a poco gli occhi del demone dalle sembianze di cervo aprì gli occhi, sembrava confuso e disorientato.."dove sono?", domandò guardandosi attorno.
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Red Light
Fanfictionper una serie di eventi alastor e lucifero si ritrovano coinvolti in situazioni inaspettate mettendoli in difficoltà in più occasioni, tra una provocazione e un battibecco qualcosa cambia nel loro rapporto..che cosa sarà mai?