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Alexis
Sono accanto a mio padre che è silenzioso
"Che c'è papà?" Dico smuovendolo un poco, lui si risveglia e dice "niente di che bambina mia"
Adoro quando mi chiama così e lui ovviamente lo sa, ma non demordo e dico "ti prego papà" siamo in fondo al gruppo e dice sospirando mentre guarda la foresta "stavo ripensando alle parole di Draco e devo dire che ha ragione"
"Ma mi dici sempre che la famiglia è importante" dico confusa, lui si blocca e dice vergognandosi "si è importante, ma a 17 anni si ha la testa di sapere cosa è giusto e cosa è sbagliato"
"Per quel che vale" dico, lui mi guarda e dico sorridendo "per me sei un ottimo padre e stai facendo la cosa giusta"
Lui rimane sorpreso e dice sorridendo "grazie Alexis" per poi raggiungere il resto del gruppo.
Arriviamo all'ingresso del castello con la Mcgrannit che ci aspetta
"È furbo" dice solamente Harry e continua "organizzerò un piano entro domani mattina" se ne sta per andare quando James lo ferma e dice "tieni" gli consegna la foto, Harry alza la mano per prenderla, ma la ritrae scuotendo la testa e dice "tienila tu, è più al sicuro" si volta e se ne va nella stanza riservata, James rimane con il braccio sollevato, Ginny gli accarezza il volto e dice "è stata dura per lui, dagli tempo"
"Sempre tempo" interviene Albus tagliente e continua "sono passati 20 anni quando ha intenzione di riprendersi?"
"Albus" dice Ginny sconvolta e continua severa "chiedi scusa"
"A chi? A un uomo che non c'è perché ha troppa paura di affrontare il suo passato?" Dice Al prendendo la foto e buttandola per terra e continua sempre velenoso "non è degno di essere definito eroe" e se ne va anche lui nei sotterranei mentre James ha lo sguardo perso nel vuoto
"Meglio lasciarlo sbollire" dico a Ginny, lei annuisce e dice "è come Harry quando s'intestardisce, a proposito vado da Harry" io annusico
"Ti accompagno in infermeria" dice Fred a Rachele
"Vengo anche io" dice George e anche gli altri se ne vanno
"Tu non vai in camere Alexis?" Chiede mio padre
"Si, devo dire una cosa a James e vado anche io" dico indicando il ragazzo accanto a me, mio padre annuisce e se ne va
"Come va Potter?" Dico guardando il corridoio vuoto e nel frattempo prendendo la foto che Albus ha buttato
"Non lo so" dice lui, lo guardo e lo vedo con la fronte corrucciata
"Tuo padre ha preso molte batoste oggi" dico restando ferma accanto a lui, James si volta verso di me e dice "voliamo" per poi girarsi ed uscire per andare al campo, io lo seguo confusa e dico raggiungendolo "vuoi volare?"
"Solo volando riesco a schiarirmi le idee" dice frenetico, arriviamo agli spogliatoi e mi lancia una scopa che io prendo al volo, salgo in volo e l'aria fresca di Ottobre mi investe i polmoni
"Bello vero?" Dice James sorridendo accanto a me
"Molto" dico e continuo "vuoi farti qualche giro?"
"Perché no" dice lui e scatta veloce, io lo raggiungo con niente e mi dice urlando per sovrastare il vento "vuoi fare una gara?"
"Per te tutto è una gara" dico guardandolo male, lui ride e dice "se no quale è il bello della vita?" Io non rispondo semplicemente aumento la velocità, ma vince lo stesso lui, io lo fulmino mentre esulta con le braccia in aria e dicendo "James Potter vince ancora" io sbuffo e alzo gli occhi al cielo, quando li riporto verso di lui vedo che è molto vicino a me
"Potter 1 Nott 0" dice nel mio orecchio, gli stessi brividi che mi sono venuti all'inizio dell'anno si ripresentano lungo la mia schiena, mi giro un poco verso di lui e con il naso tocco la sua guancia e annuso il suo buon profumo che mi fa girare la testa
"Voglio la rivincita" dico sussurrando e non muovendomi
"Quando vuoi" dice anche lui nel mio stesso tono, non diciamo neanche una parola, ma in fondo con James Sirius Potter non servono mai le parole.
I nostri visi si spostano all'unisono, ora il mio naso tocca il suo, guardo i suoi occhi scuri attraverso gli occhiali e li vedo guardare prima le mie labbra e poi i miei occhi che sembra indecisi su cosa effettivamente fare, allora il mio corpo decide di aiutarlo e mi sposto con la testa ancora più in avanti senza effettivamente toccare le sue labbra perché tanto quello ci penserà lui e infatti le sue labbra toccano le mie con dolcezza e incertezza, io rispondo al bacio con più decisione per fargli capire che tutto quello che stiamo facendo è giusto e anche molto bello...sento la mano di James finire nel mio collo e restare ancora di più attaccata a lui ed io sono ben contenta di questo, mi sorprendo dei miei stessi pensieri e anche del mio cuore visto che sta martellando come un tamburo.
Con mio grande dispiacere ci allontaniamo per mancanza di aria, siamo ancora vicinissimi e la mano di James accarezza il mio orecchio e dice balbettando "è stato...è stato" non continua la frase perché cattura di nuovo le mie labbra in un bacio più passionale di prima e continua a dire "non trovo le parole per descriverlo"
"Parli troppo" dico prendendo la sua camicia e ricominciando a baciarlo e continuamo così per quelle che a me sembrano delle ore.

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