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James
"Che ci fai qui?" Dice Albus acido, mi accorgo solo ora che sono nella tavolata dei Serpeverde, il mio viso si colora di rosso e per togliermi dall'imbarazzo dico sedendomi vicino ad Albus e Scorpius "oggi voglio mangiare con voi, è da tanto che non facciamo colazione insieme"
"Bugiardo" dice Albus guardandomi con i suoi occhi chiari, io sorrido sbruffone e dico lamentoso "dai Al solo per oggi"
"Forza Albus, in fondo non è male" dice Scorpius battendomi una mano sulla spalla, io mi giro verso di lui e dico "come stai?"
Scorpius mi sorride gentile e dice "meglio grazie"
"Io non te l'ho detto perchè..." inizia a dire Albus sedendosi accanto a me
"Perchè spettava a Scorpius, hai fatto bene" dico avvolgendo le spalle attorno ad Albus, lo sento irrigidirsi, ma stranamente non dice nulla ed io continuo "oggi che lezioni avete?"
"Pozioni" dicono Alexis, Albus e Scorpius insieme, la prima mi dice "tu?"
"Oggi avrei dovuto avere Erbologia ma il Professor Paciock sta male quindi si salta" dico volgendo lo sguardo al tavolo degli insegnanti per vedere la sedia vuota del professore
"Non vi sembra strano?" Dice Rose comparendo dietro Alexis e continua "che ci fai qui James? Un altro scherzo?"
"Questa volta no" dico facendo l'occhiolino ad Alexis, tutti mi guardano strani e la mia cugina preferita dice sollevando le spalle "okay" per poi sedersi accanto a Nott e continua "siete riusciti a trovare il materiale per la relazione? Io mi sono fatta mandare alcuni libri da mia madre quindi se volete guardarli chiedete pure"
"Davvero?" Dice Scorpius con gli occhi che si illuminano, noi sorridiamo divertiti e continuiamo a parlare normalmente anche se molti studenti ci guardano con gli occhi a palla perchè in fondo non si è ancora visto una cosa del genere, forse è meglio che le cose cambino e si inizia proprio con mio cugino Fred che mi ferma nel corridoio nel pomeriggio
"Che ti sta succedendo James? Noi li detestiamo" dice Fred, io scuoto la testa serio e dico "la sera della festa ho avuto un illuminazione"
"Nott ti ha fatto qualche incantesimo?" Dice Fred arrabbiato, lo guardo confuso e dico "no, in realtà ci stavo pensando da molto e in relatà Fred non li detestiamo"
"I loro genitori hanno ucciso molte persone" dice mio cugino indicando qualche punto a caso
"Appunto...i loro genitori, i ragazzi che frequentiamo noi non hanno fatto niente" dico facendo un passo in avanti, Fred scuote la testa e dico "provaci Fred anzi rifletti, sai che ho ragione, hai paura che pensandola diversamente tu ferisca tuo padre"
Vedo mio cugino sussultare e dice andandosene via "ho lezione" io provo a dire qualcosa ma lui è già partito a razzo ed io penso di essere stato troppo diretto.

Fred II
James è uscito letteralmente fuori di testa, chissà che cosa diavolo le ha fatto quella dannato Nott, giro l'angolo per andare in biblioteca ma mi scontro contro una ragazza facendola cadere per terra
"Scusa..." la voce mi muore in gola vedendo chi è davvero, Rachele Dolohov, si massaggia il polso e dice ridendo "fa niente, è anche colpa mia" non so il perchè ma l'aiuto ad alzarsi e le dico "ti porto in infermeria"
"Ma non è niente" dice gentile, il mio cuore smette per un attimo di battere pensando a questo e dico "si sta gonfiando...andiamo" le prendo i libri e insieme andiamo in infermeria
"Sei Fred Weasley" dice, sembra più un'affermazione che una domanda e continua "perchè mi stai aiutando?"
"Beh ti ho fatto cadere io" dico semplicemente, non guardandola troppo, lei si inclina un pò in avanti e mi guarda dal basso all'alto, sorride e dice "mi hanno detto di stare lontana da te e tuo cugino James, siete soliti fare scherzi a noi, figli di mangiamorte, ma sento che non sei come tutti ti descrivono"
"Come mi descrivono?" Fermandomi e guardandola dritta nei suoi occhi scuri, ci leggo determinazione e gentilezza
"Cattivo" dice semplicemente, le viscere del mio stomaco fanno una capriola e lei continua "diciamo che non sei stato molto gentile con i tuoi scherzi, ma forse se fossi stata in te avrei fatto lo stesso"
"Che vuoi dire?" Dico risvegliandomi, lei mi scruta e dice "mio padre ha ucciso molte persone e scommetto che tra queste molte erano care ai tuoi familiari, ma hanno ragione anche i miei amici nel dire che non è colpa nostra, noi siamo solo nati, non abbiamo deciso di avere loro come genitori"
"Lo so" mi ritrovo a dire sorprendentemente, mi passo una mano tra i capelli rossi e dico "andiamo, sta peggiorando"
Rinizio a camminare e lei seguendomi continua a fare domande "perchè lo fai allora?"
"Non ti risponderò" dico vedendo la porta dell' infermeria
"Non farti pregare" dice fermandosi davanti a me, io mi blocco ad un centimetro da lei, sento il suo profumo di lavanda e dico "un giorno te lo dirò"
"E quando?" Dice contenta
"Quando ti vedrò al prossima volta" dico sorpassandola e continuando a camminare
"Mi stai chiedendo un appuntamento?" Dice mezzo urlando, io mi giro di scatto con gli occhi sbarrati e dico camminando veloce verso di lei e tappandole la bocca "ma sei scema?" Lei ride sulla mia mano e spostandola dice "hai detto tu che mi vuoi rivedere"
"No...io...." Faccio un verso di frustrazione e dico "te l'ho detto perchè ci sono pochissime probabilità che ci rivedremo" mi sorprendo di vedere il suo sguardo deluso e dice "va bene" continua a camminare e dico seguendola "mi vuoi rivedere?"
Lei si blocca proprio davanti alla porta e dice "facciamo cosi...se ci incontriamo di nuovo per caso allora mi devi un appuntamento" fa la faccia compiaciuta e dico confuso "perchè te lo devo io?"
"Perchè vuoi rivedermi, ma non lo vuoi ammettere a te stesso" dice furba, lei entra in infermeria soddisfatta mentre io rimango sulla porta come un pesce lesso.

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