Hermione colse sguardi aperti nell'atrio, negli ascensori, nei corridoi, ma nessuno fu abbastanza audace da parlare finché non raggiunse il corridoio del suo dipartimento.
"Congratulazioni!" una delle assistenti amministrative si scatenò e tutti i lavoratori circostanti girarono la testa nella sua direzione.
Aveva già resistito a attenzioni indesiderate in passato, ma quel livello di gioioso esame la stava bruciando. La metà delle persone a bocca aperta credeva davvero che fosse al settimo cielo per il suo nuovo marito, mentre l'altra metà si divertiva vedendola ridimensionata, conoscendo il suo disprezzo per quella legge disgustosa.
Il suo capo dipartimento la intercettò prima che potesse raggiungere la sicurezza del suo ufficio per stringerle la mano. "Incantevole, semplicemente adorabile" disse Geoffrey Lawson, tutto sorriso e denti ingialliti. "È meraviglioso vederti finalmente sistemata."
Hermione poté soltanto stringere i denti mentre teneva la bacchetta nella fondina. Lanciare una maledizione al suo superiore non l'avrebbe aiutata a far approvare la legislazione.
"Sono sorpreso che tu non abbia richiesto un periodo di ferie" Lawson continuò con una risatina. "Merlino sa che tuo marito può permettersi una sontuosa luna di miele."
Una risata strozzata e sconvolta le uscì dalla gola, ma sembrò placare il suo capo dipartimento come risposta accettabile alla sua ridicola affermazione.
Una volta dietro la porta chiusa, lasciò riposare la testa sulla scrivania per tre minuti esatti. Poi, si mise al lavoro. Ignorò attentamente tutti i promemoria nel vassoio della posta in arrivo contenenti qualsiasi menzione del suo recente matrimonio. Dargli fuoco più tardi sarebbe stata la sua ricompensa di fine giornata.
A metà mattina sentì bussare leggermente ed Hermione gridò con fermezza, ma leggermente nervosa, "Avanti!"
La porta si aprì per rivelare una piccola donna di mezza età.
"Salve, signorina Granger? O è la signora...?"
"Solo Hermione va bene. E lei deve essere Miriam."
"Sì, è un piacere conoscerla finalmente."
"Allo stesso modo, grazie infinite per essere venuta al Ministero. Tè?"
Miriam rifiutò così Hermione indicò la sedia di fronte alla sua scrivania. Quello era un incontro per cui Hermione aveva lavorato mesi per assicurarselo, sperando di evitare qualsiasi mossa che avesse potuto spaventare Miriam.
"E come sta suo figlio?" Nathaniel, vero?"
Miriam sorrise. "Sta bene, grazie. Nessuna nuova cicatrice questo mese."
Hermione cercò di non sussultare. "È magnifico. La sua scorta di pozioni è ancora piena?"
"Siamo tutti riforniti. Una delle famiglie più fortunate".
"Mi fa piacere sentirlo." Hermione si spostò sulla sedia. "Ora non voglio farle nessuna nobile promessa, ma..."
"È così eccitato", la interruppe Miriam. "Di andare a Hogwarts tra qualche anno. Non parlerà d'altro."
"Ed è per questo che ho chiesto il suo aiuto." Hermione scrollò i capelli all'indietro, raddrizzandosi. Non era mai stata brava a pronunciare grida di battaglia o discorsi stimolanti, ma doveva influenzare almeno quella donna.
"Se riesco ad avere sostegno da genitori come lei disposti a parlare pubblicamente e a sostenere questa misura, allora credo che ciò aumenterà le nostre probabilità che venga effettivamente approvata".
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In These Silent Days by HeyJude19 (DRAMIONE) TRADUZIONE
FanfictionHermione ha familiarità con il combattimento: per il rispetto, per l'attenzione, per la giustizia. Ne ha fatto addirittura una carriera; lavorare a favore delle creature e degli esseri. Ma la sua battaglia contro la legge sul matrimonio del Minister...