Visitare la Gringott non era mai una commissione piacevole. Soprattutto in quei giorni, in cui veniva considerata con aperta diffidenza da ogni goblin al suo interno. Ma era una mansione che non poteva più rinviare se voleva visitare la farmacia dopo il lavoro.
Era abituata all'esame accurato della sua bacchetta, allo svuotamento delle tasche e della borsa. Era routine, proprio come il fatto che il carro l'avrebbe portata al caveau. Erano due a sinistra, una a destra, giù per una piccola collina, oltre un pezzo di muro particolarmente frastagliato, due a destra, una collina più ripida, poi dietro una grande curva fino alla sua volta.
O, almeno, così sarebbe dovuto essere.
Il carro svoltò a sinistra, poi prese la prima a destra. Ora stava proseguendo giù, giù, giù, e Hermione ebbe uno spaventoso déjà vu.
"Dove stiamo andando?" gridò al goblin al timone. "Non è questa la strada."
"Stiamo andando al suo caveau, signora."
Le sue proteste si persero nel vento mentre il carro avanzava a tutta velocità. Prese la bacchetta, stringendola forte in una presa viscida. Avrebbe potuto non avere la polisucco o il Mantello dell'Invisibilità come protezione, ma non avrebbe esitato a combattere per uscire da quella trappola.
Il carro si fermò poco prima di una cascata spaventosamente familiare. La sconfitta dei ladri. Hermione si arrampicò fuori con le gambe tremanti.
"Dove mi ha portata?" chiese, ma il goblin si limitò a premere con calma il palmo della mano su una porta del caveau.
"Al suo caveau, signora Granger-Malfoy."
Quello non era il suo caveau, si rese conto mentre la porta si apriva per rivelare oscene pile d'oro. Oro che non aveva guadagnato. Afferrò la manciata di cui necessitava, con la rabbia che le ribolliva nelle vene per la sgradita sorpresa dorata di Draco.
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Il secondo in cui Draco apparve nell'appartamento, Hermione gli si scagliò contro.
"Perché mi hai aggiunta al tuo caveau della Gringott?"
"Perché è il nostro caveau", disse con quel tono esasperantemente misurato.
"Non voglio né ho bisogno dei tuoi soldi. Non potevi avvisarmi? Sarebbe stato apprezzato un piccolo avvertimento prima che quasi avessi un attacco di panico e maledissi qualcuno."
"Mi scuso", disse, con voce impassibile come sempre, "Pensavo che fosse implicito nel fatto che firmassimo il certificato di matrimonio."
Hermione sussultò. La maggior parte dei giorni riusciva a dimenticare facilmente l'orribile realtà di un'unione forzata. Ma quando piccoli ricordi si insinuavano nell'aria tra loro, la sua reazione era costantemente disperata mentre Draco rimaneva imperturbabile. La disparità confondeva e irritava allo stesso tempo; era una vessazione persistente che non riusciva a scrollarsi di dosso.
"Sei così... accetti tutto questo. Non capisco. Non è normale, Draco. Le persone discutono di questioni finanziarie enormi che non... non semplicemente..."
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In These Silent Days by HeyJude19 (DRAMIONE) TRADUZIONE
FanficHermione ha familiarità con il combattimento: per il rispetto, per l'attenzione, per la giustizia. Ne ha fatto addirittura una carriera; lavorare a favore delle creature e degli esseri. Ma la sua battaglia contro la legge sul matrimonio del Minister...