Capitolo 2

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7 ore prima

"Louis smettila di urlare, ero solo ubriaca.." dico con un tono infastidito.
Lui è seduto sul mio letto, mi sta guardando ed io mi sento bruciare con i suoi magnifici occhi blu.. È molto arrabbiato e nervoso, muove continuamente la gamba e non riesce a fermarla.
Abbasso lo sguardo, consapevole di aver sbagliato, ma purtroppo ieri ero ubriaca e non sono andata a letto con uno sconosciuto solo per divertimento, non capivo e non ero in me. Sento un dolore al petto mi sento in colpa, e Louis continua ad urlarmi contro dicendo che sono un ingrata e non dovevo bere.

"chi cazzo ti ha dato il permesso di ubriacarti? Io? non penso, non lo ricordo!" urla l'ultima frase, dopo di che si alza ed io faccio un passo indietro ma mi faccio coraggio e rispondo.

"Ascoltami.. punto primo tu non sei nessuno per dirmi cosa devo e cosa non devo fare. Punto secondo basta urlare altrimenti ti do uno schiaffo" lo minaccio puntandogli il dito contro, sono molto arrabbiata, ma chi si crede di essere?.

"Io sono più grande di te. E tua madre mi ha detto che dovevo prendermi cura di te."
"Louis ma a te cosa importa che sono andato a letto con quello?.. Ti ho infastidito? ho fatto la cattiva dopo quello?" incrocio le braccia e lui si avvicina, lo guardo dritto negli occhi e per un attimo mi perdo nei suoi bellissimi occhi blu oceano.. dimentico tutto e tocco il cielo con un dito. È così strano e innaturale che anche in una discussione come questa i suoi occhi mi fanno questo effetto ma Lou mi porta alla realtà prendendomi forte il braccio.. chiudo gli occhi con forza dal bruciore che mi sta causando la sua forte mano.. lo guardo con uno sguardo un po' spaventato. Il mio avambraccio è diventato bianco per la sua forte stretta

"Io non voglio una migliore amica puttana! E tanto meno alcolizzata" alza la voce i suoi occhi si scuriscono pian piano e diventano sempre più blu..

dentro di me avviene un esplosione di emozioni.. inizio a tremare da quella brutta frase e provo a lasciare la presa, ma è molto più forte di me. Trattengo le lacrime, proprio in questo momento non voglio farmi vedere debole.

"Louis Tomlinson. Lasciami il braccio ed esci da casa mia." lui mi guarda dopo di che mi lascia l'avambraccio e prende le chiavi della sua macchina

"con piangere Samantha Morgan." Guardo le sue labbra mentre pronuncia il mio nome.. mi si spezza il cuore, cade in frantumi come un bicchiere di vetro che cade da un palazzo di 10 piani.
Istintivamente lo seguo e arrivati giù, mi guarda una seconda volta

"tu hai sbagliato, non io. E se ti sgrido è per il tuo bene. Ma non vuoi capire, hai 19 anni e ti comporti come una bambina" mi guarda da testa ai piedi.
"Non mi importa, e smettila di offendermi stronzo! Ti odio. Escii" urlo arrabbiata, nascondo la tristezza dietro la rabbia
Lui esce e con violenza chiude la porta

Drinn.Drinnn.Drinn

Un rumore fin troppo assordante mi distrae dal mondo dei sogni.Il telefono non smette di suonare da 1 ora cavolo,ma non ho voglia di rispondere.Temo che sia Louis e sinceramente non ho voglia di parlargli adesso.

Metto un cuscino sopra la mia testa sperando che il rumore cessi ma no.Continua e continua.Sbuffo rumorosamente e lancio in aria il cuscino.Prendo con non curanza il telefono dal comodino vicino al letto e senza nemmeno leggere il nome rispondo.

"Chi cavolo mi disturba alle 2:00 di notte."Urlo esasperata.

"Sam devi c-corre-re in o-spedale,L-ouis."Una voce rotta dal pianto parla dall'altra parte della linea e mi sa che sia la voce di Lottie.

Sono ancora assonnata quindi non riesco a capire precisamente che sta succedendo?

"Cosa Lottie,non ti capisco."Dico un po' preoccupata.

"Sam vieni subito in ospedale,Louis ha fatto un'incidente."Stavolta è Jay a parlare.

Istintivamente mi cade il cellulare dalle mani,finendo prima sul letto e poi a terra.Sento il rumore del vetro rompersi,lo sento come se fosse a rallenty.

È come se tutte le cose intorno a me si siano fermate e io non sono in grado di muovermi.Il cuore mi batte fortissimo,quasi mi esce dal petto.Louis,no.

Prendo tutte le forze che ho, e in me che non si dica sono giá in macchina non curandomi del fatto che indosso solo un pantaloncino di tuta e una semplice maglia bianca e aver rimasto mia madre dormire.

Sfreccio veloce tra le strade di Doncaster e per di più non ho nemmeno la patente.Ma non me ne frega.La tensione è altissima e senza rendermene conto numerose lacrime irrigano il mio viso.Una piccola domando mi ronza nella testa adesso.Perchè Louis?.

Per la troppa fretta non mi ferno nemmeno ai semafori rossi e sento numerose macchina suonare il proprio clacson ma i miei singhiozzi coprono quel fastidioso rumore.

Arrivo subito dopo in ospedale e come una pazza da manicomio domando a tutte le dottoresse del piano dove si trova Louis.

"Al secondo piano,sala operatoria."Mi dice poi un'infermiera sulla trentina.

Sala operatoria.Quella parola mi da i brividi.Non la ringrazione neanche che mi precipito subito al secondo piano.Le mie scarpe da ginnastica fischiano sul pavimento lucido.Non riesco a stare calma,sembra di uscire di matto.

Da lontano riesco a intravedere Jay e Lottie sedute su una di quelle sedie blu e difronte a loro c'è una grande porta con su scritto sopra
-Sala operatoria.-

"Sam," Dicono entrambe quando vedono arrivare.

"Cos'è successo."Domando ormai a corto di lacrime.I loro occhi sono rossi e gonfi,da chi sa quanto tempo stanno piangendo.

"Louis ha fatto un'incidente con la sua auto è in fin di vita.. e sono poche le probabilità che sopravviva"

Scoppiano a piangere. Quelle parole fanno eco nella mia testa, mi sento persa.. le mie mani tremano tanto che lascio le chiavi della macchina sul pavimento. Poggio la schiena al muro che ho dietro,non ho più forze mi sento pesante,non riesco a reggermi in piedi così scivolo pian piano a terra, fino a sedermi.. m'incanto a guardare un punto vuoto e sussurro tra me e me

"È tutta colpa mia.."

La voce roca e forte di un uomo mi distrae dal mio stato shock. Giro la testa e vedo Jay e Lottie di fronte ad un uomo di mezza età con un camice bianco con qualche macchia rossa, suppongo sia sangue..
Mi alzo con fatica prendo la mano di Lottie ed ascolto attentamente cosa dice il dottore

"Signora, mi dispiace.. ma il ragazzo.. è in coma.. Non sappiamo se si risveglierà .. ma è probabile che se si risveglierà, avrà seri danni celebrali e non so dirvi se rimarranno danni fisici dobbiamo aspettare che si risvegli..." il dottore ha un tono triste.

A quelle parole sento brividi percorrere tutta la schiena, mi siedo e scoppio a piangere, poggiandomi le mani in faccia, nascondendo il viso. Insieme a me piangono anche Jay e Lottie.

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