|•Lost Memory•|

Capitolo 7

Volto lo sguardo verso Allie che sta guidando, i miei occhi sono pieni di gioia. Gli è ritornata la memoria. Merda!. Sono così felice cazzo.

"L-Louu" non riesco a trattenere le lacrime, metto una mano sulle labbra per la grande sorpresa.
"Devo parlarti" dice, sembra serio.

Oh.. Gli è tornata la memoria.. Quindi ricorda quella notte.. Merda.

"Allie mi accompagni in ospedale?" Sorrido come non mai.
"Quanto sei bellina" ridacchia.
Forse ha capito tutto, mi lascia d'avanti al grande cancello grigio.
"Ci vediamo domani?" Chiede
"Certo che si!" Esclamo felice dopo di che scivolo fuori dalla macchina e corro subito da Lou.
Salgo le scale e arrivo sopra con il fiatone, mi fermo un attimo per regolare il mio respiro. Sento il cuore che sta per esplodere, non so per l'emozione o per essere salita a mo' di flash.

Mi avvio piano nella sua stanza e lo vedo seduto sul letto con un cellulare in mano. Lo trovo benissimo, solo il braccio fasciato la gamba sinistra gessata e alcuni lividi.

"Buonaseraa" dico sorridendo. Alza lo sguardo dal cellulare e mi guarda.
"Hei.." Non è felice di vedermi.
"Ascoltami Lou.. So che adesso ricordi tutto.. E mi dispiace per come ti ho trattato.. Io non ti odio davvero.. Anzi io ti vo-" mi interrompe
"Aspetta famm-" lo interrompo io.
"No Lou, fammi finire. Io ti voglio bene e giuro che mi sono sentita in colpa in questi mesi" mi siedo delicatamente sul letto vicino a lui, facendo attenzione a non fargli male.
"Samantha.. Non so cosa stai dicendo.." Dice dispiaciuto.
"In che senso?" Chiedo confusa, ma.. Lui mi ha chiamata Sammy.
"Nel senso che non ancora non so chi sei.. Mamma mi ha parlato di te.. Che ero l'unico che ti chiamava Sammy, eravamo inseparabili.. E che io non riuscivo a staccarmi da te. Mi dispiace dirtelo ma.." mi sta guardando negli occhi. I miei si sono ormai riempiti di lacrime e stanno per uscire una ad una..
Mi alzo dal letto lentamente e nel frattempo delle lacrime bagnano il mio viso liscio. Ancora una volta.

"Perché mi hai chiamata? Per farmi soffrire ancora di più?!" Alzo di poco la voce, sono ferita. Sono un illusa. Sto così male, ho subito pensato al positivo..invece...
"Volevo chiederti .. Alcune cose" dice senza distogliere il suo sguardo dal mio.
"Ed io non ti risponderò. Vado via. ciao Louis. Riprenditi presto" ringhio ed esco fuori, non lo faccio nemmeno parlare che lo lascio li'.
Esco dall'ospedale e vado a casa di Allie.
Le racconto tutto, sono in lacrime, non riesco a fermarmi. Resto con lo sguardo basso e le lacrime continuano a bagnare il tessuto di pelle del divano bianco dove siamo sedute io e Allie.

"Mi dispiace" sussurra per poi accarezzarmi il viso.
"Sam stai soffrendo molto.. E a me dispiace. Sono le 17 e.." Guarda sul cellulare "sono le 17:15 perché non usciamo un po'? Provi a non pensarci. So che è difficile ma sei giovane e non puoi passare il resto della tua vita a ricordare." Dice sinceramente, ha ragione. Ma sono davvero addolorata.
"Hai ragione" mi limito a rispondere così senza nemmeno guardarla in faccia.
"Lo so, io ho sempre ragione" modesta la ragazza.

Ci alziamo dal soffice divano e vado a sciacquarmi la faccia, dopo di che usciamo e camminiamo per le strade di Doncaster.
Continuiamo a parlare di shopping, della sua vita in Italia e a quando odi i suoi genitori per il fatto che non accettino Harry.

"Ma conoscono Harry? Di persona, intendo" chiedo guardandola
"No, non vogliono conoscerlo. Stiamo da un anno insieme, ma non vogliono capirlo. Io lo amo e non lo lascerò solo perché loro non lo accettano." Sbuffa.
"Oh.. Sono testardi eh?" Ridacchio
"Ovvio! Non accettano la mia felicità. Ogni volta che provo ad affrontare quest'argomento loro mi feriscono sempre dicendo 'tu non sei alla sua altezza. Lui è straricco mentre noi siamo persone normali. Lui è lontano e non sai cosa fa in tua assenza'.." Abbassa lo sguardo, è molto triste. "Ecco perché adesso sono qui. E rimarrò per sempre qui. Se vogliono vedermi vengono qui, conoscono il mio ragazzo" mi piace molto il suo accento italiano, ma nonostante è italiana è molto brava a parlare l'inglese. Mi limito ad annuire, non so cosa risponderle.