⚡︎
Jason detestava essere vecchio.
Aveva le giunture indolenzite. Gli tremavano le gambe. Mentre si affannava a scalare la collina, i polmoni gli sbatacchiavano nel petto come sassi in una scatola.
Non poteva vedersi in faccia, grazie al cielo, ma le sue dita erano ossute e contorte. E una ragnatela di vene gonfie e azzurrognole gli solcava il dorso delle mani.
Aveva perfino il tipico odore dei vecchi: naftalina e brodo di pollo. Com'era possibile? Era passato dai sedici ai settantacinque anni nel giro di qualche secondo, ma l'odore si era presentato all'istante, della serie: "Bum! Congratulazioni! Puzzi!"<<Ci siamo quasi>> Piper gli sorrise. <<Te la stai cavando alla grande>> Facile per lei. Piper e Annabeth erano camuffate da graziose ancelle greche, mentre Daphne era travestita da signora di casa. Pur con quelle vesti morbide senza maniche e i sandali stringati, non avevano problemi a percorrere il sentiero roccioso.
I capelli castani di Piper erano raccolti in una treccia a spirale. Fasce d'argento le ornavano le braccia. Somigliava a un'antica statua di sua madre, Afrodite, e la cosa lo intimidiva un poco. Stare con una ragazza molto bella lo teneva già abbastanza sulla corda. Stare con una ragazza la cui madre era la dea dell'amore... be'. Jason aveva sempre paura che se avesse fatto qualcosa di poco romantico, la mamma di Piper lo avrebbe trasformato in un cinghiale con un solo sguardo, e direttamente dall'Olimpo.
Lanciò un'occhiata verso la cima della collina. Mancavano ancora un centinaio di metri. <<La peggiore idea di sempre>> Si appoggiò a un cedro e si asciugò la fronte. <<La magia di Hazel è troppo potente. Se ci sarà da combattere, sarò inservibile>>
<<Ci sono io per quello>> rispose Daphne, lanciandogli un sorriso da sopra la spalla. Lei indossava una veste porpora, con foglie dorate come fermagli sulle spalle e nei capelli che si abbinassero con i bracciali-spada che le aveva fatto Leo. Non indossava altre coperture per il sole, la magia di Hazel sembrava essere in grado di proteggerla anche da quello. Una felpa con cappuccio avrebbe rovinato l'illusione delle antiche dame, secondo lei. Persino Timeo aveva cambiato aspetto, ma quello non era per magia, Daphne aveva evocato l'animale sotto forma di una bellissima colomba bianca che sorvolava sopra di loro.
<<Non arriveremo a tanto>> promise Annabeth. Sembrava a disagio nella sua veste bianca. Continuava a ingobbire la schiena per non farla scivolare giù. La sua crocchia bionda si era un po' allentata, e alcune ciocche di capelli le ricadevano sulle spalle come lunghe zampe di ragno. Conoscendo il suo odio per i ragni, Jason decise di non farglielo notare. <<Ci infiltriamo nel palazzo>> continuò lei.
<<Recuperiamo le informazioni che ci servono e ce ne andiamo via>> Piper posò a terra la sua anfora, all'interno della quale aveva nascosto la spada. Sfortunatamente non tutti avevano armi mutabili, e Leo non aveva tempo per lavorarci su.
STAI LEGGENDO
VICI | leo valdez
FanfictionLa distanza tra i semidei e Gea si stava accorciando, e i nodi stavano arrivando al pettine. Le ultime tappe erano sparpagliate, confuse e difficili, esattamente come i pensieri di Daphne. Forse per questo non l'aveva visto arrivare finche era trop...