Prologo

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Ho già steso quattro uomini in venticinque secondi.

Ecco che due incappucciati e con le giacche di pelle puntano contro di me una pistola. Io sono ferma, li guardo. Sparisco nel vuoto.

È notte, dunque sono una pantera che cammina e salta mentre si muove all'insaputa di ogni povero malcapitato.

All'apparenza indifesa, adoro quando scoprono loro malgrado il contrario.

Si guardano intorno, puntano i fucili dovunque in allerta.

Dopo essermi arrampicata cado alle loro spalle, con due movimenti decisi e rapidi al collo sono inermi ai miei piedi. Prendo un loro fucile, sparo attorno a me.

Qualcuno mi ha colpita all'addome ma sulla divisa antiproiettile nera rimbalza il colpo e sento solletico.

Il soldato avverso è sconcertato, non capisce.

Che tenerezza. Gli sparo.

Cade all'indietro, da dietro i furgoni neri con le spille rosse ad H cercano di mirarmi.

Con una capriola mi riparo dietro il muro di un vicolo. Mi sporgo, colpisco. Rientro, mi mancano.

La mia squadra insieme a me colpisce senza sosta, sento gemiti di dolore.

Esco allo scoperto, correndo e scivolando per terra sotto al furgone piazzo una mina. Riesco da lì sotto dopo aver piazzato l'esplosivo, uscendo con una ruota tiro un calcio ad un avversario che cade all'indietro e nel mentre con un destro spacco il naso al seguente.

Dall'alto alcuni cecchini mi mirano, troppo tardi. Io li ho già colpiti.

La mina sta per esplodere, ancora trenta secondi. Quel furgone è pieno di armi che avrebbero portato alla loro base.

Ordino alla mia squadra di riunirci, siamo al centro di una piazza illuminata solo da un paio di lampioni. Il vapore delle strade newyorkesi esce dal pavimento ma anche il fumo di alcune auto che sono saltate in aria.

Ecco che circa dieci uomini dalle spille rosse ci puntano insieme delle armi. Noi siamo in riga ad attendere la visuale che ci aspetta.

Sono davanti al furgone.

La mina esplode.

Una colonna di fumo si espande nel cielo. Alcuni avversari saltano in aria, altri spariscono.

La mia squadra si dà il cinque, soddisfatti, continuano a vedere lo spettacolo mentre camminano indietro verso la nostra auto.

Io rimango immobile, a godermi ancora lo spettacolo.

E sorrido.  


ANGOLO DELL'AUTRICE:

Bentornati, lettori!

Prima di lasciarvi immergere totalmente nella storia, che per questioni didattiche ho dovuto pubblicare interamente tutta in una volta, vorrei precisarvi un piccolo dettaglio:

alcune scene, specialmente ad inizio testo, che trattano di omicidi, potrebbero risultare leggermente difficili da leggere, ma è necessario che io le scriva per una continuità logica della storia e, soprattutto, per stupirvi ancora di più.

Capirete il perchè leggendo...

Vi voglio bene!

Marti

Sidereus 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora