Capitolo 24. Scappa via con me

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Non voglio più niente dalla vita, tranne vederti.

Michail Bulgakov

ALEX

"Dove sei, dove sei, dove sei".

Mi sono separato dagli altri perché il pensiero di lei qui, sola e abbandonata mi devasta.

Però, cazzo, mio fratello è vivo.

Ma, per la miseria, abbiamo visto la sua tomba la prima volta che siamo venuti qui! C'è un dannato cimitero con una lapide e il suo nome scritto sopra!

Secondo me è un fantasma.

Comunque, spero di no, insomma, Madison e noi siamo senza dubbio rinati e mi sento talmente carico che sto per correre in mezzo a uomini armati in cerca della ragazza di cui mi sono infatuato.

Infatuato. Non innamorato.

Perché ho promesso a me stesso di concentrarmi su di me e la squadra specialmente ora che Jack è tornato. Poi lei dice che siamo nemici e che dovremmo ucciderci.

Infatti, dopo che l'avrò salvata la ucciderò. Certo, è questo il mio piano.

Non voglio mica rinchiuderla con me nella mia stanza. La farò fuori perché sarebbe un sentimento proibito il nostro ed è giusto che me la tolga dai piedi.

Ho talmente tanta voglia di ucciderla che sto correndo decisamente tanto perché ho foga di farle assaggiare la mia ira. Ho voglia di vederla soffrire così tanto che le sistemerò le coperte quando dorme e mi sento tanto vendicativo da riprepararle il panino che le avevo fatto.

Sono proprio un criminale con i fiocchi. Le acconcerò dei capelli con i fiocchi rosa anche se mi mangerà vivo.

Esco dal passaggio dell'ufficio del signor Torres, corro nei corridoi per tornare nella sala principale attraversando i lunghi tappeti pregiati e le pareti di un legno chiaro.

Non posso fare a meno di pensare quanto lei sia incredibile.

Athena mi aveva promesso di riuscire a ripagare il mio gesto di salvarla dalla mia squadra e nasconderla, lei per ringraziarmi ha liberato mio fratello. Un prezzo carissimo che William Torres ha scontato, perché la storia da adesso in poi prenderà una piega totalmente diversa e inaspettata. Una vera e propria rinascita e da ora la Sidereus Company Revolution ha davvero un significato piuttosto profondo da offrire al mondo.

Io non posso lasciarla qui dopo questo. Anzi, non credo l'avrei lasciata qui a prescindere.

Nel salone principale si è consumata una lotta barbara, ci sono dei corpi e la sala è totalmente distrutta: il gigantesco televisore è spaccato, i divani scuoiati insieme ai quadri e vasi vari.

Lei però non è qui, non c'è più nessuno.

"No, non è possibile!"

Qualcuno urla dalla grande cucina, mi allungo sul muro in modo tale da origliare.

"Chi è stato? Chi l'ha liberato?"

William urla in preda alla furia più totale e mi rendo conto di quanto io sia folle a stare qui, perché se dovesse vedermi mi renderebbe ancora più mal ridotto di questo posto.

Cerco di sbirciare, ci sono delle guardie intimorite, lo vedo dagli occhi. William rovescia tutto ciò che incontra.

Athena legata e imbavagliata.

Che cazzo dovrei fare ora?

"Se scopro chi è stato a liberare mio figlio lo massacrerò, io lo truciderò con le mie mani!"

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