Capitolo 61. Ritorno alle origini

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Buonanotte, amore mio, in qualunque letto tu sia.

Gabriele Scarpelli

SIMON

Sono mortificato per non essermi reso conto prima di quanto grave fosse la situazione.

Parlando a modo di futuro medico, il tumore della situazione è cresciuto a dismisura e ha frantumato la squadra. Perlomeno, due membri fondamentali.

Madison è sparita, isolata, in pericolo.

Ci siamo fatti riferire dalle guardie di Jack i loro ultimi spostamenti e ho hackerato le telecamere nelle loro divise, vedendo cosa hanno registrato.

Ho visto il video insieme alla squadra, siamo rimasti tutti di sasso.

Madison ha lasciato Jack, in maniera inspiegabile, sofferta, dai suoi occhi è chiaro che qualcosa in lei non va. Ma come dice il Dottor Lee e come aveva avvisato Jack, le sue emozioni e il tuo profondo amore per lei lo hanno portato a non ragionare, fidandosi delle parole di Madison, già turbato e pensieroso che fosse lui il vero problema.

Siamo tutti davanti casa sua, nella reggia Torres, siccome da diverso tempo si è isolato e abbiamo messo delle guardie a spiare l'abitazione di Madison ma alcune di loro sembra che non si trovino più. Sono scomparsi dei soldati.

Io, Stella, Alex, Athena, Liam e Benji vogliamo parlare con lui. Immediatamente.

Non ci siamo preoccupati di avere un'entrata elegante, abbiamo scavalcato le guardie e bussiamo alla porta del suo ufficio, anche se sono sicuro sappia del nostro arrivo.

"Avanti". Questa voce già mi mette i brividi.

È rivolto verso la finestra, con un bicchiere di liquore in mano.

Come faceva suo padre.

"Non vi aspettavo".

"Dobbiamo parlare con te" dice la sorellina. "Subito".

"Non ho alcunché da dirvi".

"Jack..." Alex si avvicina. "Che sta succedendo, fratello? Parliamo".

"Signor Torres". Sibila.

"Ma che razza di storia è questa?" Sbotta Stella. "Non hai capito che Madison non è in sé? Che cosa ti sta succedendo? Se ha fatto ciò che ha fatto è perché qualcosa di grave sta accadendo nella sua famiglia".

"È stata chiara in quello che mi ha confessato, rispetterò la sua scelta".

"Allora è come pensavo..." continua Alex. "Tu hai totalmente perso le staffe".

Emette una risata gutturale. "Da troppo tempo, ormai".

"Jack..." mi si spezza il cuore. "Perdonami se non abbiamo compreso subito la gravità della situazione, non avremmo mai pensato che fosse tanto seria da permettere che Madison ti lasciasse. Lei ti ama con tutta la sua anima, c'è qualcosa sotto di pericoloso che l'ha costretta a farlo. Lascia che ti aiutiamo, noi siamo una squadra".

Si gira, mantenendo lo sguardo basso. Ha la nostra età ma al momento dimostra qualche decina di anni in più per come parla o come si muove.

"Io lo avevo detto" ci guarda. "È sempre stato meglio regnare nell'inferno che essere succube del paradiso".

"Finiscila" sibila Stella, ferita nel vederlo in questo modo. "Non so che ti prende, tu combatteresti per lei".

"Esatto" continua Liam. "Il Jack che conoscevamo non l'avrebbe lasciata andare tanto facilmente".

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