Capitolo 16

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Sono passate quasi due settimane  e io sono ancora chiusa in camera, senza mangiare e senza usare il telefono se non per rispondere a papà.
Sono passate quasi due settimane e io non ho ancora avuto il coraggio per chiarire con i ragazzi.
Non ho il coraggio per parlare a tutti quanti perché adesso sono anche in un brutto periodo con le partite e non me la sento di andare lì e magari farli incazzare ancora di più.

<<<pov Federico Chiesa>>>
Sono da due settimane che non la sente più nessuno. Kenan è dimagrito e non poco, viene sempre ad allenamento svogliato e con delle occhiaie da far paura. I suoi occhi sono anche più bui e scuri del solito, manca quella scintilla a far brillare quegli occhi. Danilo parla poco e niente. Io so che è per Francesca e la discussione che sono così però sono uomini devo prendere il coraggio ad andare avanti e fare pace.

C: "Dani, Kenny venite qua vi devo parlare."

Li richiamo dopo aver finito gli allenamenti.

D: "dicci Chicco"

K: "dai parla Fede"

C: "ragazzi io ho visto molto bene come vi state comportando, vi state comportando come due bambini di due anni e cazzo svegliatevi! Siete due uomini non potete andare avanti così, a causa di un litigio vi state richiudendo in voi stessi, se vi vedesse Francesca si incazzerebbe da morire."

K: "fede non tirare in mezzo al discorso Francesca"

C: "Kenan, lasciami finire di parlare.
Ragazzi adesso andate in sala relax senza telefoni e risolvete poi quando avete fatto andiamo da Francesca per vedere come sta e se è ancora chiusa in camera. Su su! Muoversi!"

Siamo appena entrati nella sala relax, prendo i telefoni, li guardo e me ne esco poi li chiudo a chiave.
Adesso mi siedo lì fuori e li aspetto...

<<<pov Danilo>>>
Bene adesso sono in questa cazzo di sala con un coglione.

K: "Dani, scusa. Scusa per tutto, scusa se ti ho urlato contro, scusa per tutte le volte che non ti ho ascoltato."

D: "Kenan, ti perdono però porca puttana non puoi farti prendere dall'ansia, dalla rabbia o anche dalla paura così, subito. Perché se no dopo farai sempre la stessa fine, ascoltami sono padre di due bambini e so cosa vuol dire litigare. Mi dispiace anche a me per averti urlato contro quelle cose."

K: "quindi, tutto come prima?"

D: "tutto come prima."

Ad un certo punto sentiamo la porta spalancarsi e vediamo Chicco saltarci addosso. Forse era troppo euforico ma ci piace così.

<<<pov Federico Chiesa>>>
Li ho origliati per tutto il tempo e devo ammettere che forse qualche lacrimuccia mi è scesa infatti dopo aver sentito che non parlavo più ho spalancato la porto e gli salto addosso. Sono troppo felice che abbiano chiarito. Non ce la facevo più a vederli così, depressi, tristi.

F: "bene ragazzacci miei adesso ci dirigiamo verso la casa della Frency."

La mia stella juventina - Kenan Yildiz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora