Mia

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"Lei è mia! L'ho comprata e tu non puoi decidere quando posso o non posso scoparmela" urlò Evan nel salone
" L'hai comprata con i soldi del palazzo" rispose con tono calmo Nadir
"Credo che dobbiamo calmarci e trovare una soluzione" ribattè il Sultano.
"Ma io sono calmissimo!" Disse Nadir
" Lo vedi come fa?!" Urlò nuovamente Evan rivolto al padre.
" Figliolo ti prego, e tu Nadir dici sempre che non vuoi regnare e ora ti impunti per possedere la ragazza che mio figlio ha scelto per dare un erede al trono?!"
"Scelto? Mi piacerebbe sapere come l'ha scelta, anche se immagino già da che parte del corpo sia arrivato il consiglio "
" Nadir Insomma!"

Mentre nel salone i tre cercavano di arrivare ad un accordo Jadel se ne stava appostata li vicino per capire quale sorte le sarebbe toccata.
Ad un tratto sentì una mano premere sulla sua bocca e un altra stringerla in vita
"Non si spiano le conversazioni, se Evan lo sapesse ti punirebbe, ma visto che è parecchio impegnato ti puniró io"

Dietro Jadel vi era uno degli amici di Evan il quale la trascinò nella stanza del sesso,
" In questi giorni mi sono chiesto, chissà se ha imparato a stare ferma, così mi sono detto andiamola a trovare per vedere cos'ha imparato in questi mesi"
Prese la ragazza e la gettò sul letto, poi le sollevò l'abito e infiló due dita dentro di lei.
"Non ci credo, sei ancora stretta come quando sei arrivata"
Tolse i pantaloni e la penetrò in modo violento poi iniziò a muoversi velocemente cercando di arrivarle più in profondità possibile, mentre con una mano impediva a Jadel di urlare.
" Ho proprio voglia di farti male" disse il ragazzo "ti entrerò così dentro che avrai le contrazioni fino a domani"
Il ragazzo spingeva sempre più forte  con ritmo veloce appoggiando tutto il suo peso sul bacino, Jadel si divincolava e cercava di restare il più lucida possibile.
Dopo pochi minuti il ragazzo venne svuotandosi completamente dentro di lei poi estrasse il cazzo e lo infilò nella bocca di Jadel la quale fu costretta a farlo venire nuovamente.

"Girati!" Le ordinó "ora vediamo di sistemare anche qui dietro" aggiunse piantandole il suo cazzo nel culo, poi iniziò a scoparla con stoccate possenti e profonde mentre perquoteva il suo culo con un frustino portandola a provare un dolore che le fece uscire un urlo agghiacciante, le ordinò infine di rigirarsi sulla schiena e iniziò a scoparla con ancora più forza di prima creando in Jadel un mix di dolore e piacere finchè tutto d'un tratto il ragazzo non si accasciò travolgendo il corpo di Jadel e mostrando un pugnale conficcato sulla sua schiena.

"Gettatelo fuori" ordinò Nadir alle sue guardie mentre buttava giù il corpo del ragazzo dal letto.
"Lo hai ucciso!!" Disse Evan osservando il giovane esamine sul pavimento
" Ti aspettavi che facessi gli onori di casa? Si è intrufolato nel palazzo, è entrato in una stanza e si stava approfittando di una ragazza"
"Era un mio amico! E aveva il permesso di fare tutto ciò!"
Nadir si guardó attorno, osservando tutto quello che vi era in quella stanza.
" Tutto ciò è riprovevole!" Disse,  Poi voltò lo sguardo su Jadel che se ne stava immobile sul letto impaurita
" Portatela nella sua stanza, e dite a Karin di accudirla" disse rivolto ad una delle guardie che aiutò  Jadel a scendere dal letto per poi accompagnarla nella sua stanza.

"Tutto questo domani stesso sparirà" disse con voce ferma Nadir
"ti concedo 3 mesi di tempo per concepire il tuo erede, passato il tempo dovrai andartene da questo palazzo, tu le tue donne e i tuoi amici"
" Ho tempo fino alla fine dell'anno" sbottò Evan
"Sbagliato! Tuo padre ti ha concesso fino alla fine dell'anno, ma non sa che stai drogando la ragazza per non farla restare incinta, e soddisfattare così le manie perverse tue e dei tuoi amici.
Ora dimmi preferisci accettare il mio accordo oppure preferisci che il vada a raccontare a tuo padre cosa stai combinando?"
Evan strinse i pugni e abbassò la testa, aveva solo una scelta, accettare le condizioni di suo Zio.

" Hai 3 mesi di tempo, in questi 3 mesi dovrai fare del tuo meglio per raggiungere ciò che desideri, e non dovrai né barare ne farti aiutare dai tuoi amici se non vuoi che facciano la stessa fine di quel ragazzo"
"Va bene!" Ringhio Evan.
"E ricordati una cosa,  Jadel è mia e ci tengo alle mie cose, perciò se scopro che non rispetti i patti  ti assicuro che non avrai il sultano questa volta a salvarti "

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Jasmis se ne stava rannicchiata sul letto, non riusciva a togliersi dalla testa l'immagine di quel ragazzo morto sopra di lei. Quando la porta si aprì fece un sobbalzo.

"Tranquilla cara ti ho solo portato qualcosa da mangiare " disse una cara signora dai capelli bianchi legati in un elegante chignon
" Il principe Nadir mi ha dato il compito di accudirti, e mi ha pregato anche di consegnarti questo"
La signora appoggiò una scatola color carta di zucchero sul letto della ragazza la quale incuriosita lo aprì all'istante.
Dentro vi era un abito nero, molto diverso da quelli che Evan gli faceva indossare.

Dentro vi era un abito nero, molto diverso da quelli che Evan gli faceva indossare

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"È molto bello. Ma non so se posso accettare" disse richiudendo la scatola
" Devi! Il principe Nadir non è abituato a veder rifutare i suoi regali... Ma ora mangia qualcosa hai bisogno di forze"
" La ringrazio signora ..."
" Karin, senza signora, solo Karin, sarò a tua disposizione per qualunque cosa tu abbia bisogno... Ora però mangia e poi riposa un po', verrò da te più tardi"
Jadel abbozzo un timido sorriso, mai nessuno le aveva parlato con così tanta dolcezza e quella signora dai capelli bianchi le trasmetteva una sensazione strana, era come se per la prima volta in vita sua avesse provato un sentimento di amore"
Prima di mangiare aprí nuovamente la scatola e osservó l'abito , lo prese tra le mani e lo appoggiò sulla sedia al posto di quello usato durante il giorno, poi ritornò sul letto e inizió a mangiare, per la prima volta senza la paura che entrassero le donne.

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