Sultan's Slave

la trappola

Quella mattina Jadel approfittando del palazzo vuoto si era rintanata nella biblioteca.
Nel primo pomeriggio una delle donne la chiamò
"Evan ti vuole! ora! nella serra"
Jadel si alzò e uscì dal palazzo, attraversò tutto il giardino e raggiunse la serra.
Quando entrò si rese conto che in realtà lì non vi era nessuno, o almeno così sembrava, solo il rumore di una porta che si chiudeva la fece sobbalzare.
Dopo essersi girata convinta di vedere davanti a lei Evan si rese conto che in realtà li con lei vi erano Pal e Vax.
" Evan sarà lontano per due giorni e ci ha supplicati di occuparci di te" disse Pal avvicinandosi a Jadel.
"Suo Zio ha proibito la mia condivisione con voi" disse la ragazza avvicinandosi alla porta.
" Vero" rispose  Vax "peccato che lo zietto è lontano oggi e non ci sarà nessuno ad informarlo se ci divertiamo un po' con te"
"Pensi che io non glielo direi?" Ribatté la ragazza "onestamente non credo che sarebbe molto gentile nei vostri confronti se sapesse"
"Quello che succederebbe dopo o non ci interessa, siamo qui interessanti a cosa succede ora " rispose sfrontato Pal.
"Vedi cara" disse Vax prendendo per un braccio Jadel  "i mesi passano, ed Evan ha bisogno di un figlio, perciò ci ha chiesto di fare il possibile per accelerare questa situazione"
" E abbiamo escogitato un piano che non può fallire " ribatté Pal ridendo.
5 ragazzi dai limeamenti africani, alti due metri e muscolosi in quell' istante entrarono nella serra, Jadel li osservó.
"Loro" iniziò a spiegare Pal "li abbiamo trovati al porto, sono Marinai, e non vedono una donna da piu di 6 mesi, devo dire che è stato facile convincerli ad accettare il lavoro"
" Che lavoro?" Chiese Jadel
" Riempirti e farti restare incinta!" Le rispose Vax prendendo la ragazza da dietro e infilandole una mano nelle sue mutandine.
"Quando non sei eccitata sei ancora più stretta" aggiunse mentre Pal iniziò a togliersi i pantaloni invitando anche i marinai a fare altrettanto.
" Direi che possiamo iniziare! Abbiamo tempo solo fino al tramonto e più volte la riempiamo più raggiungeremo il nostro obbiettivo"

Jadel cercò di scappare ma fu presa da Vax e stesa su un mucchio di stracci che avevano preparato come materasso provvisorio
"Cattiva bambina!" Disse Vax strappandole il vestito e l'intimo che indossava " eppure lo sai che se non stai ferma poi ci tocca diventare cattivi! Guarda che belle spade di carne che ci sono pronte ad affondarti dentro non vorrai farle arrabbiare vero?"
Le aprì le gambe e mise un dito dentro di lei
"Aspetta!" Disse Pal " voglio entrare dentro mentre è così stretta"
" Non è ancora bagnata" gli fece notare Vax
"Meglio! Così sentirà meglio quando entro"
I due si misero a ridere e Vax si spostò dietro la ragazza tenendole le gambe aperte  mentre Pal appoggio il suo membro nella sua apertura e con un colpo deciso lo fece entrare per metà.
"Senti come è stretta!" Disse spingendo in modo che le sue palle toccassero la pelle di lei, Jadel urlò dal dolore e si contrasse cosa che fece eccitare di più Pal che iniziò a scoparla con stoccate potenti e veloci finché non scoppiò dentro di lei.
" Resta incinta piccola bastarda!!  Voglio vedere se con tutta la sborra che riceverai oggi non raggiungiamo lo scopo" diceva mentre si svuotava completamente dentro di lei.
" Aspettate ad entrare subito" disse Vax ai marinai che già stavano facendo diventare grossi i loro membri "aspettate che si restringe così goderete di più, mi raccomando dovete essere possenti! Fate entrare tutto il vostro cazzo dentro e uscite solo dopo che si è riempita per bene
" Guarda come si sta stringendo" disse uno dei marinai guardando le contrazioni della figa di Jadel.
"Sembrerà di scopare una vergine" aggiunse un altro.

A turno i marinai entrarono dentro di lei, la scoparono con una crudeltà che Jadel non aveva ancora sperimentato, i loro membri erano uno più grosso dell' altro e superavano le dimensioni di quelle dello schiavo del sultano che aveva provato.
Ognuno di loro aspettò a turno che la ragazza di fosse ristretta prima di appoggiare la punta del membro all'entrata per poi farlo entrare con una spinta potente dovuta non solo alle dimensioni del loro membro ma anche al possente e pesante fisico.
Ognuno di loro le fece raggiungere orgasmi tremanti e già al terzo marinaio non riusciva più a sentire le gambe, avevano una durata impressionante e la riempirono con così tanta crema che temette che il suo utero scoppiasse.
" Forza forza spingi bene!" Li incitava PAL
" Voglio anche il culo! " Disse il primo marinaio che si era svuotato. " Voglio sfondarla per bene!"
"Concesso solo se poi esci per riempirla dentro"  propose Vax
"Anche io voglio il culo! E la bocca!" Aggiunse un secondo marinaio
"Appena lui avrà finito potrete giocarci come meglio credete anche tutti assieme, l'importante è che però la riempiate nel punto giusto"

Quando l'ultimo marinaio si svuotò in lei Pal la prese e la fece girare in modo che il suo culo fosse pronto per il secondo round.
I marinai si impossessarono di lei con spinte potenti e dolorose tanto che Jadel perse i sensi
"Continuate!" Disse Pal "tanto le piace godere anche mentre dorme"
Il tutto continuó per più di due ore in un orgia impazzita dove ogni buco di Jadel priva di sensi veniva usato anche da due membri contemporaneamente, poi quando il sole iniziò a tramontare lasciarono Jadel nella serra e se ne andarono.
"Se dopo tutto questo non resta incinta deve essere difettosa" disse Vax chiudendo la porta della serra.
"Non so se dispiacermi per Evan o essere felice, se non gli serve più me la prendo io ho una voglia di rificcarlo in lei quando non è bagnata, adoro quando urla dal dolore e ho mille idee per renderla sempre più stretta!"

Quando Nadir tornó interrogò le donne per sapere dove fosse Jadel e solo dopo averle minacciate riuscì a farsi dire cosa era successo.
Ordinò a due delle sue guardie di riportare Jadel nelle sue stanze dove venne presa in cura dalla governante.
" Preparate le vostre cose e andatevene da qui entro il mezzogiorno di domani"
Ordinò alle donne poi prese carta e penna e scrisse al sultano per metterlo al corrente di ciò che era successo.
Questa volta suo nipote non l'avrebbe sicuramente passata liscia.