II

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"Allora che faccio?"
"Un serpente sul petto"
"Potter sei sicuro che abbia diciotto anni"
"Si si, puoi fidarti di me"
"Va bene"
Regulus aveva ottenuto il suo tatuaggio, in maniera molto illegale nella camera di un tassorosso amico di James, che al momento fumava alla finestra.
Dopo il campo sarebbe stato libero e lui avrebbe potuto imparare dall'eccellente serpe.
"Senti Regulus, toglimi una curiosità, come mai tua madre non c'è d'estate?"
"Mhm, niente signore oscuro... ripresa la sua stagione politica immagino o roba del genere, magari è in cerca di una moglie per me"
"Ti sposi?"
"No io, speravo di andare via da casa, ma penso di dover aspettare il diploma, non sono come Sirius, non riesco a scappare da casa, infondo è sempre mia madre"
"Prima non eri il figlio modello"
"Ma smettila Potter, non te ne frega un cazzo di me"
"E invece mi importa piccolo Black"
"Non chiamarmi così. Comunque ci sono state incomprensioni, diciamo così"
"Sembra una cosa da sirius"
"Si, lo ammetto"

"Non imparerai mai se stai sulla scopa con una postura del genere Potter, sembri gobbo"
Era la quinta volta che cercava di trovare la posizione giusta, ma in confronto pozioni era più semplice.
Alla fine il moro si era arreso e l'aveva posizionato lui stesso sistemandolo con le mani.
"Ed ecco qui, ora andrai più veloce, prova"
Regulus era seduto a terra mentre guardava distrattamente il castano, aveva tra le mani un libro dalla copertina nera, su cui scriveva, dopo alcuni minuti si accese una sigaretta.
E infine Potter scese dalla scopa soddisfatto.
"Ora?"
"Ora abbiamo finito, dieci minuti e si cena, continuiamo la prossima settimana"
"Va bene"
Si sedè di fronte al moro.
"Che scrivi?"
"Cazzi miei Potter"
"Acido"
"Impiccione"
"Senti... dimmi una cosa, è vero che parli francese?"
"Si, perchè?"
"Sirius dice che è una tortura e che tu eri bravissimo nelle lezioni"
"Ne me dérange pas, tu es un frein"
"Che vuol dire!"
"Non te lo dico, studia"
"Ma dai, l'ho già dimenticato, anche se studiassi non potrei tradurlo"
"Dovrai aspettare che lo dica un'altra volta"
"Dai, dimmi un'altra cosa, cerco di tradurre"
"Tu es belle après tout"
"No, impossibile"
"Vado Potter"
Si alzò e buttò la cicca a terra, abbandonando il castano.

"James, sei sparito tutto il giorno, dov'eri?"
"Mi allenavo"
"E si sente, puzzi"
Si tappò il naso il biondo.
"Pensa noi abbiamo studiato con Evans, dovevi esserci"
"A si?"
Si era fissato a guardare Regulus, che aveva una sciarpa a coprire la camicia aperta, o meglio a coprire il tatuaggio.
"James!"
"Ah si!"
"Sei proprio distratto questi giorni"
"Si, io.. sono stanco"
Tornò a mangiare mentre gli altri parlavano.

"Regulus"
"Potter, domani non oggi"
"Eddai, stanno tutti studiando, io mi annoio"
"Sei una palla al piede potter"
Si sedè davanti a lui.
"Come mai tutto solo piccolo Black?"
"Basta chiamarmi così e come puoi vedere sto leggendo"
"Cosa?"
Cercò di leggere il titolo ma era in francese.
"sorts pour sorciers rebelles"
"E che vuol dire?"
"Studia Potter"
Sbuffò.
"Senti... ma è vero che sei un animagus?"
"Che?"
"Ho sentito che ne parlavi con Narcissa"
"Stalker"
"Sono solo curioso"
"Di cosa?"
"Di te, allora?"
"Si"
"E cosa?"
"Non te lo dico"
Chiuse il libro alzandosi.
"A domani"
Ricevette un dito medio in risposta mentre il moro si allontanava.

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Grazie per aver letto la seconda parte.
Se vi è piaciuta lasciate una stellina, buona lettura.

Soleil [Jegulus]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora