IX

171 9 0
                                    

"Sirus ma che fai?"
"Lo vedi quel pezzo di merda che guarda Regulus, volevo lanciargli un-"
"Calmati, dai, vai a bere qualcosa"
Lo lasciò al tavolo accanto a Remus.

"Dammi un tiro"
Il braccio del castano era attorno al collo del moro, avvicinò la mano alla sua bocca per permettergli di fumare.
"Dovevi farmi ricambiare"
"No, non serviva"
Erano sul letto di Regulus, James l'aveva coperto con le lenzuola e lo guardava da almeno venti minuti.
"Non possiamo dirlo a Sirius"
"Concordo"
"Abbiamo appena risolto e oggi, ha provato a far fuori almeno 5 dei miei compagni di casa, perchè mi guardavano"
"Ero presente"
Il minore rise abbracciando il torace del compagno.
"Grazie Jamy, sei stato fantastico"
"Ti ho solo fatto un bo-"
"Stupido non urlare!"
Gli tappò la bocca con le mani, James leccò il palmo per convincerlo a liberarlo.
"Non mi fa schifo"
Lasciò comunque la presa.
"pensavo che Lord Regulus Black odiasse i grifoni schifosi"
"Si, li odio moltissimo"
"E io?"
"L'eccezione che conferma la regola"
"Da quanto siamo via?"
"Mhm... un'ora?"
"Cazzo, mi staranno cercando"
"Vai, io penso che rimarrò a letto"
"Copriti"
"Ti preoccupi per me?"
"Non voglio che ti vedano nudo"
Gli lasciò la sua felpa tra le mani, poi un bacio sulla guancià, lasciò la stanza in fretta e furia.

"Tra poco finisce la scuola, sono davvero felice Jamy"
"Anche io"
"Che fai?"
Guardò la pergamena su cui stava scrivendo, per fortuna la trovò vuota.
Il castano ringraziò la mente del minore per aver pensato a quell'incantesimo.
Erano due fogli collegati, potevano parlare tra di loro scrivendo, e tutto ciò che scrivevano spariva in pochi secondi.
"Carta magica, sembrava interessante"
-Tuo fratello mi guarda, ti scrivo dopo-
-A dopo Soleil-
L'inchiostro sparì.
"Come va con Regulus?"
"Abbastanza bene, ci credi che è andato contro mamma?"
"Per cosa?"
"Tra poco è il suo compleanno, si è rifiutato di fare un ballo"
"Quando è?"
"Mhm 2 giugno"
"Manca circa una settimana"
"Si, volevo fargli una sorpresa"
Anche James voleva, in realtà voleva chiedergli di essere il suo ragazzo.
Erano mesi che avevano... una strana relazione, sesso, baci, coccole, flirt, ma nulla di ufficiale.
"che gli regalerai?"
"Pensavo di regalargli una nuova scopa, la sua si è rotta"
Se lo ricordava, era colpa sua, voleva provarla, non aveva contato quanto andasse veloce, si era schiantato contro un muro.
"Ah si?"
"Si, dice che ha colpito un albero, strano... è bravo con la scopa"
Fece una risata tirata.
"Sirius, Evans ci aspetta in biblioteca"
"Si, vieni Jamy?"
"No, ho un impegno"

"Mi passi la borsa?"
Il castano prese la borsa nera passandola al minore.
Prese qualcosa da una tasca.
"Abbassati Jamy"
Avvicinò il volto a quello di Regulus, che era sdraiato sulle sue gambe.
Gli levò l'orecchino e lo sostituì.
"Hey!"
"Guarda, ti donano le stelle"
"È il tuo orecchino?"
"Si"
"Aspetta"
James si levò la collana con il sole che pendeva dal suo collo e la mise al minore.
"Adesso va meglio"
"Mi dona?"
"Tutto ti dona"
Sorrise sulle sue labbra.
"Sirius mi ha detto del tuo compleanno"
"Si, ho deciso di rimanere qui"
"Sono felice, posso darti il mio regalo"
"E cos'è?"
"È un segreto piccolo Black"
"Soleil, ti prego..."
"Non mi corromperai con i tuoi occhi dolci"
Davanti ai suoi occhi divenne un gatto.
"Nemmeno con questi occhi dolci"
Si mise sulla sua gamba e gli leccò la mano.
"Non provarci Reg. Cazzo tuo fratello"
Il moro si avvicinò e il castano nascose la borsa del minore.
"Jamy, e il gatto?"
"Mhm, non è carino"
Lo prese in braccio, con disapprovazione da parte sua.
"Collabora"
Sussurrò.
"Si... certo, ti cercavamo"
"Perchè?"
"Dopodomani è il compleanno di mio fratello, volevo... fargli una torta, ma io non sono capace, Remus nemmeno e Evans è in infermeria, tu... hai qualche idea?"
"usa la magia"
"È che volevo farla a mano, sai, fargli capire che posso spendere del tempo per lui"
"Io non ho idea di come farne una... ma, mia madre, lei è un fenomeno, scrivi a lei"
"Grazie Jamy"
Gli saltò addosso rischiando di colpire il gatto, che corse via.
"Si, va bene mi stai strozzando"
Si rialzò, fece per andarsene ma lo fissò interrogativo.
"Ma questo orecchino?"
"Ti piace? L'ho comprato da poco"
"Non è da te"
"Volevo provare"
Se ne andò lasciandoli soli, il maggiore fece un sospiro di sollievo.
Regulus tornò normale per poi scoppiare a ridere.
"Com'eri in difficoltà Soleil"

————————
Grazie per aver letto la nona parte.
Se vi è piaciuta lasciate una stellina, buona lettura.

Soleil [Jegulus]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora