XII

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"Sirius, basta minacciare James!"
"Ma-"
"Niente ma, io sono felice, lui è felice, smettila"
"Io volevo sol-"
"Basta, è il mio ragazzo e io lo amo"
"Ero solo... preoccupato"
"E perché?"
"Perché James è... James"
"Non sono uno stronzo, io voglio stare con Regulus, non potrei mai ferirlo"
"È che ho paura"
"Ma di cosa Sirius!"
"J'ai peur de te perdre après t'avoir trouvé.
tu grandis et peut-être que bientôt tu réaliseras que j'étais un véritable connard.
James a pu te voir tel que tu es avant moi."
"Sirius, ti voglio bene, e si, forse James mi ha visto per come ero prima di te, ma per nulla al mondo potrei pensare che sei uno stronzo. Io lo amo, ma ciò non mi allontanerà da te"
"Tu hai detto che mi ami"
"Non montarti la testa James"
"Scusa Reg"
"Non fa niente, ora vai da Remus, penso di averlo sconvolto"
"Cosa?"
"Vai"
Si alzò subito dopo per andare via.
"Reg, anche io ti amo"
Il minore si avvicinò per dargli un bacio.
James lo strinse a se lasciandogli un bacio tra i capelli.
"Lo so"
"Ti va di andare di sopra?"
"Volentieri"

-Caro Sirius.
Ho parlato con nostra madre, dicendole che volevo andare via di casa, non le ho però raccontato nulla su James.
Questo è il mio ultimo anno di scuola, quindi cercherò di godermelo anche sapendo che voi non ci siete.
Ad ogni modo mostra madre ha acconsentito, purché io tornassi ogni natale.
Non ho acconsentito e mi sono ritrovato costretto a raccontarle tutto.
Non l'ha presa bene come puoi immaginare e mi ha cacciato di casa.
Prontamente James mi ha offerto di stare a casa sua, ho accettato ovviamente.
Ci vediamo tra qualche mese.
Regulus Black-

-Caro James.
Mi manchi molto, ho ricevuto tutte le tue lettere, e anche le foto della casa.
È meravigliosa, e vorrei tanto essere lì con te per aiutarti.
Manca poco e finirò la scuola.
Aspettami.
Tuo Regulus Black-

Guardava le foto della casa.
James era stato così dolce da lasciargli i suoi spazi, aveva perfino levato tutti i suoi stendardi di Grifond'oro per farlo sentire a casa.
E poi c'era una stanza vuota, dietro c'era scritto -lo sceglieremo insieme-
Non capiva cosa intendesse, ma lo fece sorridere lo stesso.
Per una volta, non vedeva l'ora che la scuola finisse.
Sapeva che ad aspettarlo c'era James.

Corse incontro al suo fidanzato, che lo prese tra le braccia
"James!"
"Piccolo, come stai?"
"Ora bene, mi sei mancato molto"
"Anche tu"
Si sentì tossire.
"Ciao anche a te"
"Sirius!"
Anche lui ebbe il suo abbraccio.
"Che hai combinato ai capelli?"
"Volevo tagliarli, ma poi ho rinunciato, quindi sono lunghissimi"
"Che ci fate qui?"
"Vediamo la tua ultima partita di Quiddich, mi sono perfino messo una felpa Serpeverde, solo per te"
"Oh Jamy!"
"Tu dovresti essere a cambiarti"
"Si, hai ragione, ma mi sei mancato così tanto"
"Dopo la partita verrai via"
Sorrise, gli diede un bacio prima di correre via.
"Ti sei ricordato l'anello?"
"Certo"
Si toccò la tasca per poi sbiancare.
"Tieni"
Sirius gli porse una scatolina verde.
"Grazie Sir!"

Aveva vinto, ovviamente, James lo sapeva.
E ora gli stava correndo in contro ignorando la sua squadra che voleva acclamarlo.
Si mise in ginocchio appena gli arrivò di fronte.
"James?"
"Regulus Black, ti ho detto che eri bellissimo su questo campo da quiddich, e dopo anni lo voglio ridire. Sei bellissimo, forse sono i tuoi capelli, oppure i tuoi occhi."
Prese la scatolina.
"Qui mi sono innamorato di te, quindi... mi vuoi sposare?"
"Si, si James!"
Gli saltó addosso facendolo cadere tra l'erba.
"Speravo lo dicessi"
"Stupido"

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Grazie per aver letto la dodicesima parte.
Se vi è piaciuta lasciate una stellina, buona lettura.

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