amore

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« mi volete spiegare cosa andiamo a fare a Milano? » chiesi salendo sul van dei ragazzi assieme alle mie due amiche, « sempre a Milano merda » disse la mia amica facendo la finta scocciata facendosi però tradire da una risatina.

appena salimmo ci posizionammo nei nostri posti, che però erano diversi dal solito, vista anche la presenza della nostra nuova amica, io mi sedetti vicino a Jack ed Andrea, mentre Margot si sedette vicino a Marco e Dario ed infine la mia migliore amica si posizionò tra Duccio e Pietro che dovevano darsi il cambio per la guida fino a Milano; fortunatamente non finii vicino al biondo ed al rosso, erano giorni ormai che tra me e Pietro si era creato un enorme distacco per via della frase che mi aveva detto Duccio, avevo sempre mille paranoie che non riuscivo a far scomparire, mi tormentavano giorno e notte facendomi arrivare anche a perdere il sonno e la fame ed ero sicura che se avessi passato tutto il viaggio vicino a loro sarei potuta esplodere da un momento all'altro.

« andiamo a trovare dei nostri amici » disse Marco prendendo parola rispondendo alla domanda che poco prima avevo posto, « e chi sarebbero i vostri amici Milanesi? » chiese Margo curiosa guardando il biondo ossigenato che sedeva accanto a lei.

« ah perché avete amici? » disse Sere con tono serio beccandosi in risposta delle occhiate da tutti i ragazzi, « sicuramente più di te » disse Andrea con tono scherzoso ricevendo in risposta un dito medio da parte della mia migliore amica; la situazione era abbastanza caotica, con i nostri insulti affettivi ed insulti veri e propri lasciammo Margot più confusa che mai, chissà che cosa pensava di noi in quel momento.

« comunque stavo parlando prima che iniziaste ad insultarvi » disse Marco riprendendo parola quando gli animi si calmarono, « dicci astrocaph » disse Margo ridendo dando una leggera gomitata al ragazzo che aveva appena nominato.

« per la felicità di Sere ci saranno anche Marco ed Alessio, e per la felicità di Rora ci sarà anche Diego » disse il biondo ossigenato continuando a parlare, sentire il suo nome mi faceva salire il voltastomaco ogni volta, se avessi potuto avrei fermato il van e l'avrei fatto tornare indietro.

« minchia che felicità! » dissi io con tono alquanto ironico facendo ricadere tutte le attenzioni su di me, nessuno oltre a Sere e Duccio sapeva quello che era successo con Diego per cui non capirono la mia reazione, « non era il tuo cantante preferito? » chiese Andrea perplesso alzando un sopracciglio.

« certo, da sempre! » dissi a denti stretti, dovevo fingere più che potevo, non avrei sicuramente lasciato trapelare il tradimento a Pietro, oltretutto tradimento avvenuto in una relazione di cui nessuno sapeva l'esistenza.

« parlando di cose serie, ci saranno veramente Marco e Alessio? non li vedo da tantissimo » disse Sere con un sorriso a trentadue denti guardando il ragazzo che prima li aveva menzionati, Marco e Ale erano sempre stati i nostri fratellini, li avevamo conosciuti per via delle loro canzoni ed eravamo riuscite a farceli amici visti alcune conoscenze comuni, tra Marco e Sere c'era stata una frequentazione di cui i ragazzi non erano a conoscenza, e della quale non sarebbero dovuti venire a conoscenza, che fortunatamente era finita in buoni rapporti per cui i due ragazzi si sentivano giornalmente senza alcun problema.

« mi mancano i bambini » dissi tirando fuori il labbro inferiore facendo sorridere i ragazzi che mi stavano guardando, mi consolai al pensiero che ci fossero quei due ragazzi che sicuramente in un attimo sarebbero riusciti a svoltare il mio umore;
il viaggio durò a lungo ma il tempo passò velocemente vista la buona compagnia nella quale eravamo, tra chiacchiere, risate e fermate in autogrill ci trovammo a Milano in poco più di tre ore, nulla in confronto a quelle che facevo quando ero più piccola per tornare a casa quando andavo a trovare Serena.


« ragazze vi lasciamo in hotel e ci raggiungete dopo? » chiese Dario appena scendemmo dal van, « aspettateci dai » dissi io facendo gli occhioni da cucciola per convincere i ragazzi, le mie amiche mi aiutarono ed in un attimo riuscimmo a convincerli, le stanze, come i posti in van, erano diverse dal solito, decidemmo di stare insieme noi tre ragazze e lasciare le altre stanze ai ragazzi in modo da riuscire a distribuirci in modo equilibrato senza mettere a disagio nessuno.

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