cuori di rame | fares

bugie

presi sottobraccio la mia amica ed insieme ci dirigemmo verso l'entrata del bunker, erano passati giorni ormai dal concerto dei ragazzi e per vari impegni che tutti avevamo avuto non eravamo ancora riusciti a vederci, gli unici che riuscii a vedere furono Duccio, che ormai viveva praticamente con noi, e Andrea che ogni tanto dopo l'università mi passava a trovare per vedere come stessi e per farmi e ricevere degli aggiornamenti su Pietro, anche se alla fine ero sempre io a riceverli.

« ciao bellissimi » disse Sere sorridendo andando a salutare tutti i ragazzi con un bacio sulla guancia, feci lo stesso evitando però il biondo, in tutto quel tempo che non ci eravamo visti non si era nemmeno degnato di scrivermi o di venirmi a trovare e quello mi fece pensare che alla fine il distaccamento non era una cosa negativa, non potevo continuare a cercare di salvare un rapporto da sola.

« che stavate facendo di bello? » chiesi sedendomi accanto a Sere e Marco, « mecna ci ha proposto di fare una canzone insieme e ora stiamo provando a decidere chi di noi dovrà cantare » disse Andrea sorridendo, spalancai la bocca incredula, Mecna non mi era mai piaciuto ma arrivare a fare una canzone con lui non era affatto semplice, ero contenta che avesse riconosciuto il loro talento.

« Duccio è d'obbligo, ha la voce migliore » dissi io ridendo ricevendo un'occhiata da parte di tutti i ragazzi, la voce del rosso era sempre stata la mia preferita nelle canzoni, aveva un timbro diverso e trasmetteva quelle emozioni che non pensavi neanche che saresti riuscito a provare « mi sto offendendo eh » disse Marco dandomi una gomitata e facendo il vinto offeso, non potei far altro se non ridere ancora di più, quei ragazzi erano più grandi di me ma sembravano dei bambini.

« tutti tranne Andrea dai » disse Sere ridendo ricevendo come risposta un dito medio da parte del corvino, « canta tu se sei tanto più brava! » disse lui con tono da bambino facendo ridere tutti i presenti.

« non litigate ragazzi dai » disse Dario, quel ragazzo era l'unica parte razionale del collettivo, non capivo ancora come riuscisse ad essere così diverso dal resto del gruppo, ma, effettivamente, senza di lui l'organizzazione e la costanza non sarebbero presenti.

« amo mi accompagni a fumare? non mi va di andare da sola » dissi alla mia amica mostrandole il labbro inferiore e facendole gli occhioni per convincerla, « non dovresti nemmeno fumare rora » disse lei con tono di rimprovero, Sere aveva sempre provato a farmi smettere di fumare ma ovviamente non ci era mai riuscita, anche se, da quando vivevamo insieme avevo drasticamente diminuito il numero di sigarette giornaliere.

« andrò da sola, stronza » dissi sussurrando l'ultima parola facendo sorridere la mia amica, mi alzai e guardandola male uscii dal bunker tutta sola, mi sedetti sul prato e mi accesi una sigaretta, poco dopo qualcuno mi raggiunse, mi girai sperando di trovare la mia amica ma al suo posto vidi il biondo, la sua presenza mi fece sbiancare, mi rigirai velocemente cercando di non dargli peso, magari così se ne sarebbe andato.

« la finisci di ignorarmi? » disse lui con tono infastidito sedendosi accanto a me, scossi la testa in segno di negazione e mi spostai leggermente in modo da distaccarmi da lui, « si può sapere che ti ho fatto per meritarmi questo trattamento? » chiese lui prendendo nuovamente parola, il senso di colpa si fece spazio in me, ma ripensando alle parole del corvino svanì.

« non mi hai cercata, hai fatto come se non esistessi, io mi sono rotta di cercare di rimediare le cose, tu non vuoi e non posso fare tutto da sola, non posso spendere tutte le mie energie per te, per rincorrerti mentre scappi » dissi sinceramente fissando un punto indefinito, « ma che stai dicendo, pensi davvero che a me non importi? pensi davvero di essere l'unica a cercare di riprendere il rapporto? io sto cercando di riprendere la fiducia nei tuoi confronti ma se ti comporti così come credi che io possa fare » disse lui con tono sempre più infastidito ed alzando la voce, lo avevo fatto arrabbiare e non ne capivo nemmeno il motivo.