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16 gennaio.
Chiara continuava ad avere gli occhi fissi sullo schermo dello smartphone. Aveva inviato al suo ganzo un messaggio su Whatsapp in cui proponeva un caffè per poter parlare della loro relazione amorosa. I due si erano conosciuti in una di quelle scemenze chiamate "silent disco" o una roba simile; avete presente quei posti dove ci si mette in cuffia ballando la musica che vi esce sembrando, dall'esterno, una frotta di sonnambuli rincoglioniti? Ecco, quelle situazioni là! Dopo sonnambulandia, Chiara e il suo amato erano usciti qualche volta insieme, lei se ne era innamorata in maniera virulenta ed avevano anche fatto l'amore. Ora, nel presente, in questo momento di tribolazione messaggistica, Chiara si trovava nell'androne di un condominio a Guadovecchio insieme ad un'amica. Era notte ed era rientrata in casa. La stessa notte buia era nel suo cuore a pezzi, visto che lui, da vero principe azzurro (meglio marrone, in verità) dopo alcune serate di sesso era svanito nel nulla come i Jalisse dopo aver vinto al Festival di Sanremo nel 1997.
"Basta, Chiara, dai, basta!" le disse la sua amica, con un fare materno ed al contempo perentorio.
Chiara annuì mentre gli occhi le lacrimavano e continuava ad ogni modo a fissare il telefonino in attesa di risposta. In tutta questa sequenza di lacrimevole strazio sentimentale da teen drama americano, in quel palazzo, da uno degli appartamenti di sopra, uno stereo a palla suonava "Bandoleiro", apparentemente senza alcun motivo plausibile. Di colpo l'allegro motivo ispanico si interruppe come se qualcuno avesse staccato la spina al fattapposta. Da sopra, su un pianerottolo che dava poi alla scalinata, si udirono due-tre passi pesanti, come di chi tentasse di camminare dopo un infortunio. Insieme a questi una specie di lamento strozzato. Chiara era ancora a fissare il cellulare fantasticando romantiche serate con l'amato mentre l'amica, sentendo quegli insoliti rumori e versi, alzò lo sguardo verso la tromba delle scale. La ragazza vide una sagoma che tremava ed arrancava verso il corrimano. Era un uomo, lo stesso dei passi pesanti e dei versi boccheggianti e rantolanti. Questo si sporse dall'inferriata a peso morto.
"Attenta Chiara!" allertò l'amica, indicando in su.
Chiara alzò la testa a guardare, mollò il cellulare e gridò. Le due ragazze si scostarono velocemente da dov'erano. L'uomo rantolante, che abitava alcuni piani sopra, boccheggiò un'ultima volta, perse l'equilibrio accasciandosi sul corrimano scavalcandolo e, gravemente ferito all'addome che grondava sangue, precipitò lungo la tromba delle scale. Cadendo, l'uomo sbatté diverse volte all'inferriata del corrimano, fratturandosi diverse ossa. Il "volo" terminò con un violento schianto al centro dell'androne. L'impatto con il duro suolo in cotto fece schizzare fuori del sangue. Alcune gocce rosse macchiarono le due ragazze, che urlarono.
L'uomo, per via della caduta orrenda appena fatta, aveva braccia e gambe fratturate, metà volto spappolata ed insanguinata. Un tagliacarte da collezione era conficcato nello stomaco, la cui ferita perdeva, come già accennato prima, copiosamente sangue. Chiara rimase pochi secondi impietrita davanti al cadavere, più sconvolta dell'altra ragazza. Successivamente, scapparono terrorizzate
"Aoh, ma che è 'sta caciara???" chiese Aloisi, arrivando trafelato di corsa sull'uscio del palazzo poco dopo.
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"Fratture multiple a tutti e quattro gli arti, di cui due scomposte ed aperte che presentano profonde lacerazioni alla cute, al tessuto muscolare, all'arteria femorale destra e ai vasi arteriosi del plesso brachiale sinistro. –commentò il dottor Pino Benvenuti- Rottura del bacino in tre punti: cresta iliaca sinistra, destra e zona sacro coccigea. Altre fratture, comminute, su tre vertebre cervicali e quattro lombari con copiosa fuoriuscita di midollo spinale. Il decesso è avvenuto per il collo spezzato durante la caduta, urtando probabilmente ad una parte del corrimano; tuttavia la pugnalata all'addome aveva già causato un'importante emorragia. In conclusione, se questo disgraziato non si fosse spiaccic..."
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Michele Longone, giornalista
Misteri / ThrillerIl giornalista d'inchiesta Michele Longone, dirimpettaio di Aloisi, è stato trovato morto sul pianerottolo della sua palazzina. È caduto dalla tromba delle scale con un coltello nella pancia. I due detective, qui alla loro quarta avventura, indagher...