POV JUNGKOOK:
Min Yoongi è ufficialmente un uomo morto.
Credo di aver appena sferrato un pugno ed aver incrinato la penisola in cucina ma adesso questo è sicuramente il mio ultimo pensiero. L'odore che emano è sicuramente fin troppo intenso siccome avrebbe il potere di risvegliare i morti ed è proprio a tal proposito che riesco a sentire una voce debole, richiamare il mio nome. Prendo un profondo respiro ma la mia pazienza è al limite e la mia rabbia cieca sta cercando in tutti i modi di farmi perdere il controllo e guardare il viso del mio omega, adesso, potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso. Entro a passo lento e nervoso in camera e la sua figura seduta teneramente sul letto, mentre si strofina gli occhi, quasi mi ammorbidisce. I suoi occhi blu, in effetti, hanno questo strano potere calmante su di me e mi sento persino in pace con me stesso ma mi costringo a distogliere lo sguardo per ritrovare la rabbia perduta, per sentirla riaffiorare ancora più ardentemente. Jimin cerca un contatto visivo con me e poi sussurra:<J-Jungkook? Il tuo odore è pungente. È successo qualcosa? Sei arrabbiato?> sta soffrendo ma è ancora fin troppo lucido per essere in heat, evidentemente questo mese il suo calore non è troppo forte. Digrigno i denti e cerco di respirare profondamente ma ciò che esce dalla mia gola è un ringhio talmente spaventoso da far tremare impercettibilmente Jimin. Tenta di alzarsi ma io porto una mano davanti per obbligarlo a bloccarsi ad una distanza di sicurezza da me, evito ancora il suo sguardo e sussurro rocamente:<c-cosa è successo oggi, Jimin? Ovvero ieri mattina..> tento di recuperare la lucidità, magari Jimin troverà il modo di tranquillizzarmi.
Lui mi guarda per un attimo spaesato per poi ritornare seduto a letto e grattarsi la nuca:<c-cosa dovrebbe essere accaduto?>
Ringhio e mi volto nella sua direzione facendolo sobbalzare per l’urlo quasi sovraumano:<non lo so, devi dirmelo tu!>
La sua pelle viene attraversata da milioni di brividi che possono quasi essere visibili ad occhio umano e il suo terrore è percepibile attraverso il suo odore che nonostante l’heat, tenta di nascondersi. Balbetta:<n-non capisco di c-cosa tu stia parlando e t-ti prego, potresti avvicinarti? S-sto male e-e vederti così freddo nei miei confronti p-potrebbe r-risultarmi fatale> ridacchia per smorzare l’atmosfera tesa ma il mio umore peggiora sempre più ma nonostante tutto mi avvicino perchè lui sta male e se sta male io, cazzo, non potrei perdonarmelo. Mi avvicino mantenendo comunque una certa distanza di sicurezza ma lui si avventa su di me abbracciandomi e portando il viso tra l’incavo ¹ del mio collo per respirare il mio odore che gli fa storcere il naso:<Jungkook potresti parlarmene? Ti prego sento quanto tu sia teso e non posso permettermi di ignorare la tua richiesta di aiuto. Parlami, confrontati con me>
Me lo scrollo dolcemente da dosso, ricevendo in cambio uno sguardo spaesato e continuo a ringhiare:<Jimin sii sincero con me una volta per tutte. Oggi, quando sei andato in heat, cosa è successo?>
Si immobilizza.
Diventa una statua di cera e la sua pelle diafana sembra ancor più bianca, quasi come se volesse sparire:<c-cosa sai?> chiede.
Rido nervosamente:<ti ha toccato?>
Trema ma non risponde. Mi volto verso di lui e gli prendo il mento tra le mani, stringendogli il viso e avvicinandolo al mio per soffiarci sopra:<ti ha toccato, Jimin?> ringhio.
Lui deglutisce e si morde il labbro inferiore, continuando a rimanere in silenzio e facendo accrescere, in me, l’ira più primitiva. Lo allontano da me, mi alzo di scatto e tiro un pugno contro il muro, lui urla:<Jungkook!> mi volto e tento di raggiungerlo ma impongo al mio lupo di starsene buono e non fare cose di cui si potrebbe pentirsene e urlo:<Jungkook un cazzo, Jimin! Ti sto facendo una domanda ed esigo delle cazzo di risposte. Ti ha toccato quel pezzo di merda?!>
Lui sospira e abbassa la testa, sussurrando:<non come credi.. Ha cercato di toccarmi ma io non glielo avrei mai permesso!> continuo a ridere spaventosamente:<certo, mi stai dicendo che un omega di per sè già debole, si sarebbe potuto difendere in pieno calore, contro un alpha predominante?! Mi stai prendendo in giro, Jimin?>
Inizialmente spalanca gli occhi come scioccato dalle mie parole ma poi li socchiude e sospira per rispondere tremante:<dosa bene le parole, Jungkook-ah! Sei arrabbiato e ne hai tutte le ragioni di questo mondo ma non sfogare la tua frustrazione su di me! Sputi sentenze su quanto noi omega siamo deboli e voi invece? Appena il nostro odore si fa più dolce ed intenso perdete la ragione come dei fottuti automi? Non siamo così diversi io e te!>
Ho sbagliato e lo so, me ne pento ma questo non riesce a frenare la mia ira e quindi urlo di rimando:<frustrazione dici, Jimin?! La definisci veramente solo frustrazione, questa? Cristo, un altro alpha ha tentato di prendersi con la forza qualcosa che mi appartiene e tu cosa fai? Menti, anche? Sei serio?>
Scoppia a ridere per poi soffocare la risata con una tosse, segno evidente della sua sofferenza. Sono uno stronzo, lo sto facendo sforzare mentre invece dovrei farlo stare meglio ma adesso non posso, non riesco. Ringhia tra i denti, guardandomi con sguardo dolorante:<non sono un fottuto oggetto, Jungkook! È vero che ci apparteniamo grazie al nostro legame ma non rivolgerti a me in questo modo! Prima mi dai del debole e adesso persino mi ritieni come un premio da contendere! Ti senti quando parli?> continua a tossire ed il mio lupo mi obbliga ad avvicinarmi a lui per tendergli aiuto ma la mia parte razionale ed arrabbiata prende il sopravvento, prendendo a botte il lupo e rimanendo nella stessa posizione. Stringo entrambi i pugni e lui mugola per poi guardarmi e chiedere:<come hai fatto a scoprirlo?>
Sbuffo:<non dovevo scoprirlo, dovevi dirmelo tu!> urlo.
Lui alza la voce per sovrastare la mia:<scusami tesoro mio se appena ti ho visto ho pensato a farmi scopare siccome sto male da morirne e non ho pensato di renderti partecipe di ciò che ho vissuto stamattina!> mi avvicino per poter rimanere a pochi centimetri dal suo viso:<però fare la prima donna e punirmi perchè non ti avevo detto che Mingyu lavorasse con me te lo sei ricordato, eh?> lui mi spintona lontano e si va a mettere in un angolo del letto con le gambe strette al petto. Il mio cuore si restringe e ho quasi voglia di mandare tutti a cagare per poterlo stringere tra le mie braccia ma di nuovo mi pone la stessa domanda:<come hai fatto a saperlo?>
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo, rimanendo in religioso silenzio. Lui mi fissa curioso ma dopo un pò qualcosa muta nel suo sguardo, divenendo più scuro. Sussurra:<non hai spiato sul mio cellulare, vero Jungkook?>
Continuo ad ignorarlo e lui si alza per avvicinarsi a me e continuare:<hai veramente guardato sul mio cellulare i messaggi? Ti sei adeguato a simili bassezze pur di mantenere alto il tuo controllo su di me?!> urla portando le mani ai capelli, quasi come se volesse strapparseli da testa. Io allungo una mano verso di lui ma la scansa malamente fulminandomi con lo sguardo per poi piegarsi su sè stesso e ululare da dolore, io mi avvicino nonostante la rabbia che prende possesso di me e nonostante i suoi fallimentari metodi per allontanarmi. Lo prendo in braccio e lo poggio dolcemente sul letto per accarezzargli la schiena e lui si chiude a riccio e ringhia:<perchè non ti fidi di me?> lo guardo con sopracciglio alzato:<non mi fido di te? Jimin se non mi fossi fidato di te adesso tu non lavoreresti più in quel posto in cui tutti quei matti hanno cercato di metterti le mani addosso!> sospira e urla:<ma hai guardato il mio cellulare>
Mi tiro alcune ciocche di capelli per evitare di sferrare un altro pugno contro il muro e ringhio tra i denti:<Jimin il tuo cellulare squillava continuamente, volevo spegnerlo ma poi ho visto la miriade di chiamate perse ed è ovvio che io abbia buttato l’occhio. Tu non lo avresti fatto?>
Sbuffa e non mi risponde perchè sa di avere torto marcio quindi mi alzo dal letto, pronto per recuperare una felpa e lui sussurra intimorito:<dove vai?>
Non lo rispondo, dovrebbe sapere dove io stia andando in questo momento e molto sinceramente ho già perso troppo tempo. Il mio lupo mi sta graffiando da dentro per poter uscire definitivamente e sbranare vivo colui che ha cercato di mettere le mani su JImin ma una presa gracile e debole mi costringe ad abbassare lo sguardo e fissare poi quei due occhi profondi blu che raccontano poesie silenziose. Mi guarda preoccupato:<d-dove stai andando? Ti prego Jungkook, rispondimi!>
Mi divincolo e lui ci rimane male, quasi ferito. Indosso la felpa e borbotto:<dove credi che io vada, eh?> mi volto per fulminarlo con lo sguardo e lui comincia a scuotere la testa, rendendo i suoi occhi lucidi:<no no no Jungkook, ascolta..> prova a riprendermi il braccio ma io continuo ad evitare il contatto diretto con lui:<Jungkook ascolta, ha fatto una cazzata ed è vero ma quello che ha sbagliato sono io. Ieri mattina non mi sentivo bene e dovevo immaginarmi dell’imminente heat, lui si trovava semplicemente lì e..> ma non gli faccio finire la frase poichè lo spingo contro l’armadio, facendolo mugolare dal dolore e poggio entrambe le mani intorno alla sua testa per bloccarlo e gli urlo in faccia:<taci Jimin taci! Lui si trovava semplicemente lì e cosa? Ah? Quante volte mi sono ritrovato di fronte omega in calore ma ho saputo tenerlo nei cazzo di pantaloni, mh? Prima di essere lupi siamo esseri umani, persone, te ne rendi conto, Cristo?!> lui trattiene il respiro e i suoi occhi precedentemente lucidi adesso sono colmi di lacrime che solcano il suo bellissimo viso.
Mi sento una merda.
Sono una fottuta merda.
Lui mi spinge lontano da sè, si asciuga violentemente le lacrime e urla:<sai cosa?! Tanto il tuo stupido orgoglio alpha ti obbliga ad andare ad uccidere un mio amico e superiore facendomi anche perdere il lavoro, bene! In passato, appena ricevuto il lavoro di procuratore lui era stressato e sai cosa..?>
Io rimango immobilizzato di fronte il suo crollo di nervi sapendo che la causa sono io e del mio poco autocontrollo ma soprattutto sto temendo...ho paura che adesso dica qualcosa che mi faccia totalmente perdere la ragione.
Sbuffa e sorride piangendo, ormai preda di una crisi:<gli ho fatto un pompino! Anzi, cosa dico? Ben due, Jungkook. Due pompini belli con tanto di risu-> ma no, non può davvero sperare che questa discussione possa finire nel migliore dei modi.
Corro verso di lui e gli tappo la bocca, stringendogli violentemente la vita per ringhiare fuori controllo:<Omega taci!> i miei occhi sono rossi e la sete di sangue e violenza mi investe in pieno viso. Le sue lacrime calde che bagnano la mia mano stretta intorno alla sua bocca non mi fanno effetto e continuo:<smetti di parlare o giuro che ti faccio togliere io la facoltà di parola! Gli hai fatto un pompino?! Bravo omega, adesso dì addio al tuo amico e vattene al diavolo!> lo spingo sul letto, facendolo ricadere di schiena mentre singhiozza impaurito.
Mi sono perso.
Jungkook si è perso e l’alpha è uscito.
Lo prendo a pugni, lo maledico a gran voce ma non mi fa uscire, non me ne dà modo. Vedere Jimin disteso a letto mentre piange fino quasi a svenire mi fa sentire un fallimento come alhpa ma soprattutto come uomo. Mi accingo velocemente ad uscire di camera ma un suo lamento mi frena:<J-jungkook ti prego calmati e p-parliamone..i-io amo solo te e l-lo sai e sì, Yoongi ha sbagliato a reagire così ma a-desso ho così tanto bisogno di te..non mi sento bene, sento che potrei perdere conoscenza da un momento all’altro. Non ti chiedo di non far nulla, ti chiedo solamente di rimanere con me, adesso> mi guarda mentre è in una valle di lacrime.
Sbuffo indifferente:<se hai voglia di scopare vai nella camera dei giochi, cercati un dildo e scopati con quello> lui sussulta e riprende a piangere più violentemente, attaccandosi al braccio ed inginocchiandosi, facendo forza per non farmi andare via e implora:<non lasciarmi ti prego, adesso te ne andrai, vero? Non mi vuoi più, vero? Ti prego perdonami non lasciarmi, non adesso> mi scosto violentemente e lui cade in ginocchio, piangendo silenziosamente a testa bassa. Lo guardo dall’alto e sputo acido:<non so quando e se tornerò Jimin, sono troppo incazzato e potrei farti del male sia verbalmente che fisicamente. Prenditi cura di te> e così dicendo esco frettolosamente dalla nostra camera per evitare di osservare la scena e sentirmi ancora meno degno di rimanere al suo fianco.
Corro velocemente giù per le scale, sbatto la porta e decido di non prendere l’ascensore ma correre giù per quasi venti piani, sperando di poter scaricare un minimo di ansia e frustrazione ma più mi allontano dal nostro appartamento e più il mio petto si squarcia come una voragine.
Cosa cazzo ho fatto?
Oh Jimin, cosa ti ho fatto?
Arrivo al pian terreno ormai con le lacrime agli occhi e con mani tremanti, recupero il cellulare dalle mie tasche per far partire una chiamata. Dopo un solo squillo Jin risponde trafelato:<Jungkook! Cazzo fratello mi hai lasciato in mano agli squali ier-> un singhiozzo però lo interrompe e chiede preoccupato:<Jungkook stai piangendo? Cosa succede?> cerco di recuperare un pò di lucidità ma sussurro roco per il pianto trattenuto:<hyung ho fatto una cazzata!>
Sospira:<vuoi venire a casa e me ne parli?>
Scuoto la testa anche se so che non può vedermi:<no, a parte che è mattino presto e non voglio disturbare nè te nè Nam e poi..non posso lasciare troppo Jimin da solo> al solo nominare il suo nome mi sale un groppo in gola e per poco non mi fa rigettare tutto. Sospira di nuovo:<allora racconta, cosa è successo?> mi siedo a terra e chiudo gli occhi, cominciando a raccontare come un fiume in piena:<ieri me ne sono andato velocemente da lavoro perchè Jimin mi ha videochiamato che era in calore> quasi urlacchia:<oddio ecco perchè puzzavi così tanto durante la riunione!> ridacchio per la prima volta da quando è successo questo casino e alzo gli occhi al cielo:<io non puzzo>
Lui sbuffa:<sisi come no, vabbè continui?>
Mi mordo il labbro nervoso e comincio a giocherellare con il piercing:<bene allora torno a casa e vabbè sai..ci diamo da fare..>
Urla:<non voglio sapere in che modo scopa il mio fratellino quindi evitami i dettagli, va bene?>
Sbuffo:<non te li avrei comunque detti ma dicevo..mi alzo in piena notte per preparargli una colazione sostanziosa ma vengo distratto dal suono insistente del suo cellulare e..> lui mi interrompe preoccupato:<non dirmi che hai sbirciato nel suo cellulare!>
Sbuffo:<mi fai finire, hyung?>
Lui ridacchia:<si continua>
Continuo:<beh ed ho scoperto una cosa che...JIn...sono andato su tutte le furie. In realtà lo sono ancora e ho un conto in sospeso con Min ma...adesso che mi sono calmato mi sono reso conto di quanto merda sia stato nei confronti di JImin. È andato in heat a lavoro e..>
Sussurra:<oh no..non dirmi>
Mi mordo il labbro inferiore:<sì..Min ha cercato di..di..Dio hyung non posso nemmeno continuare la frase sennò vado ad ucciderlo!>
Prende un profondo respiro:<JUngkook ragiona se tu vai lì e gli fai del male non solo perdi la fiducia di Jimin ma potresti andare seriamente nei guai e diciamoci la verità che il periodo che stai vivendo non volge a tuo favore. Vero è che ormai non sei più il sospettato principale della morte della povera Irene ma sei comunque tenuto sotto controllo. Vuoi peggiorare le cose? E perchè mi hai detto di sentirti in colpa nei confronti di Jimin?>
Trattengo il respiro ma gli rispondo:<gli ho urlato le peggiori cose hyung e poi lui a causa della sua storia passata ha anche molte insicurezze che tende a nascondere, tra queste la paura di essere abbandonato ed io l’ho fatto..io gli ho detto che lo avrei lasciato solo e l’ho lasciato in lacrime a terra...i-io sento che sta male perchè anche io sto da cani. Sta ululando, sta soffrendo e invece di stargli vicino durante il suo periodo più difficile l’ho lasciato da solo urlandogli appresso di provvedere a sentirsi meglio da solo mi ha anche detto che in passato ha fatto due pompini a quel cazzo di nano di merda>
Urla:<cosa? Davvero?>
Spazientito tiro un pugno sull’asfalto, riuscendomi a ferire la mano finalmente:<cazzo hyung lo uccido!>
Sospira:<fermati, ok? Calmati, respira e se vuoi vengo da te e ci andiamo a fare un giro ma come mi hai ben detto poco fa non riesci ad allontanarti e non vuoi lasciare JImin solo quindi adesso ascoltami..Vai sopra e abbraccia forte a te JImin, lui ti perdonerà perchè è un ragazzo perspicace ed intelligente e sa perfettamente che hai perso il lume della ragione per paura che qualcuno avesse potuto fargli del male. Fatti perdonare, facci l’amore e rassicuralo. Adesso ha bisogno più che mai di te e delle tue rassicurazioni, me lo prometti Jungkook-ssi?>
Sospiro e una lacrima finalmente si libra dai miei occhi per rigarmi una guancia:<non mi perdonerà mai hyung, l’ho ferito troppo...>
Ridacchia:<non sottovalutarci Jungkook, noi omega non siamo così deboli come voi credete>
Sospiro:<lo so, voi siete molto più forti e razionali di noi che ci lasciamo sopraffare da un lupo> ride:<esatto quindi, và di sopra e fatti perdonare, ok?>
Prendo un profondo respiro e sorrido:<grazie hyung, per tutto>
E attacco la chiamata per poi sospirare e darmi forza da solo.
Sei forte Jungkook, JImin ti ama e capirà, forse...
Ogni passo che mi avvicina a lui mi rende sempre più impaziente ma soprattutto ansioso. Riesco a percepire il suo dolore quasi straziante e l’odore pungente della paura, paura di essere rimasto solo di nuovo. Mi do dell’idiota e per poco non sbatto da solo testa contro il muro ma adesso l’esigenza di tranquillizzarlo è sempre più impellente, quasi come se ne dipendesse la mia intera vita.
D'altronde è davvero così, io dipendo da lui.
Rientro velocemente in casa e non mi curo di togliermi le scarpe per accorrere in camera da dove ne proviene un lamento e piccoli singhiozzi, spalanco la porta di camera nostra e lui è lì, in tutta la sua triste bellezza. È seduto a letto con le gambe strette sul suo petto e la sua testa abbassata mentre la schiena si alza e si abbassa ritmicamente a causa del pianto disperato. È talmente perso in sé stesso e nel suo dolore che non si è reso conto della mia presenza, almeno fin quando non poggio un ginocchio sul letto per potermici sedere definitivamente e prenderlo tra le mie braccia per stringerlo forte a me. Lui inizialmente sussulta e si irrigidisce ma appena percepisce il mio odore mi stringe le braccia intorno al busto per crollare ancor di più e piangere disperatamente. Dio, quanto mi sto odiando in questo momento. Ha avuto sicuramente paura, ieri mattina. Avrà sicuramente chiamato il mio nome sperando di salvarlo. Si sarà sentito umiliato ed io cosa ho fatto? L'ho giudicato e mandato alla gogna senza ascoltare il suo punto di vista e capire i suoi sentimenti. Non ho dimenticato, tuttavia, ciò che Min ha fatto ma aspetterò che il piccolo scricciolo tra le mie braccia cominci a stare meglio. Gli accarezzo la schiena e lo stringo sempre più forte a me, sussurro emozionato:<perdonami Minnie, so che le parole sputate poco fa non sono degne di te o del tuo perdono ma ero accecato dalla rabbia ma non verso te piccolo mio, verso me stesso. Per l’ennesima volta non ci sono stato per salvarti e non riuscivo a perdonarmelo ed ovviamente me la sono presa con te nonostante posso immaginare quanto sia difficile quello che hai dovuto e continuerai a vivere. Ti amo Jimin e non potrei mai vivere senza te, non ce la faccio a lasciarti nemmeno se mi pregassi. Ogni passo che mi conduceva un pò più lontano da te, mi lacerava il petto. Sono arrivato giù e ho cominciato a frignare come un neonato a telefono con JIn> ridacchia tra i singhiozzi ma ancora non parla, evidentemente non credendomi sulla parola quindi, lo allontano dolcemente dal mio petto e faccio scontrare le nostre labbra che adesso si scambiano saliva e gocce salate delle nostre lacrime. Nel bacio gli accarezzo le guance e sussurro:<sono irrecuperabile lo so ma ero troppo arrabbiato, non posso però starti lontano a lungo e cinque minuti sono stati abbastanza>
Lui ricambia con trasporto il bacio e lecca famelico il mio labbro superiore:<ho sentito qualcosa spezzarsi dentro me Jungkook..ho avuto seriamente paura di morire. È così che ci si sente quando si viene rifiutati dal proprio mate?> Mi allontano leggermente dalle sue labbra per fissarlo con occhi lucidi:<non lo so anche perché io non ti ho rifiutato, non ho rifiutato ciò che siamo. Ho solamente voluto prendere le distanze e siamo stati malissimo entrambi quindi non voglio immaginare un probabile rifiuto. Sono una merda, lo so e so fin troppo bene anche che non ti merito ma Jimin, sei la mia vita e il mio ossigeno, senza te non potrei più vivere> le mie labbra si scontrano di nuovo sulle sue per dare vita ad un bacio dolce ma bisognoso. Lo aiuto a distendersi sul letto di schiena e mi pongo tra le sue gambe per cominciare a far frizionare le nostre aste dure e constatare che lui è già tremendamente eccitato, anche peggio di me. Tuttavia, appare ancora assente e distante ed infatti sussurra ansimando:<J-jungkook…non devi scoparmi solo perché t-ti senti obbligato, n-non ti preoccupare per l’heat provvederò da solo. Questo mese è più leggero e c-credo sia quasi alla fine>
Maledetto me.
Ringhio e faccio combaciare I nostri petti per sussurrare al suo orecchio:<non voglio scoparti Jimin, non adesso. Ora voglio fare l’amore con te e farti capire quanto le parole che prima ho pronunciato erano uno sbaglio. Ti amo> lo afferro per la nuca, con necessità, per esprimergli tutto il mio bisogno di lui. Mi avvento nuovamente sulla sua bocca, gli mordo il labbro, gli sfioro i capezzoli e ringhio tra i denti:<cazzo se non ti voglio, Jimin-ah> la mia voglia di lui è talmente palpabile che i miei pantaloni credo si strapperanno da un momento all’altro se non provvedo a privarmene. Lui mi spinge più contro di sé palpandomi il culo in maniera indecente ed io porto immediatamente una mano sul suo pene per pomparlo e farlo ansimare contro la mia pelle. Intanto che lo masturbo, lui, seppur preda del piacere, comincia a sbottonarmi i pantaloni e abbassa leggermente i miei boxer per prendere in mano la mia asta dura e anche lui comincia a toccarmi, muovendo il pugno su e giù, dapprima lentamente per poi velocizzare sempre più i suoi movimenti frenetici. Io ringhio senza pudore e comincio a spingere il bacino seguendo i movimenti impazziti della sua mano:<oh piccolo come mi tocchi bene> gli porto una mano contro il collo, stringendo dolcemente e lo percepisco ansimare sempre più:<oh alpha voglio sentire sempre più le tue mani su di me> io stringo leggermente e lui inarca la schiena per ricevere più piacere possibile ma io allontano la mano dal suo membro, invitandolo a fare lo stesso con me.
Non voglio che veniamo così.
Voglio essere dentro di lui e sporcarlo fin dentro la sua anima. Gli metto il pollice in bocca e lui comincia giocarci lascivamente con la lingua e con occhi languidi, sussurro:<sei amore ed erotismo allo stato puro> gli tolgo il pollice da bocca e mi faccio aiutare a liberarmi della felpa, mi siedo sul letto e lo porto a cavalcioni su di me. Lo afferro per le natiche e comincio a farlo strusciare su di me, facendo scontrare le nostre erezioni bagnate e dolorosamente dure. Socchiude gli occhi e schiude le labbra, ansimando:<oh alpha, vorrei tanto che tu mi soffocassi con il tuo ca-> gli porto un dito alle labbra e lo bacio sulle labbra, sussurrando:<alzati e affonda su di me. Voglio che tu mi senta dentro, ovunque> lui si struscia su di me e piagnucola:<J-jungkook scopami e anche forte, ne ho tremendamente bisogno>. Si alza e si abbassa su di me, facendo scomparire il mio membro tra le sue pareti umide, calde e strette. Comincia a saltellare ed io dopo essermi perso per un attimo ad osservare lo spettacolo di un Jimin che si auto-penetra e che gode per i suoi saltelli, comincio a sbattere violentemente il mio bacino sul suo culo, facendolo urlare di dolore misto ad intenso piacere. Afferro i suoi fianchi per alzarlo e tirarlo indietro per poi spingergli il cazzo di nuovo dentro e con foga per almeno tre o quattro volte. Lo sbatto senza pietà sia per sfogare la frustrazione che per curarlo del suo male e accontentare i suoi bisogni. Ansima e urla:<oh sì ti prego ancora più forte ancora più forte oh si> lo faccio alzare di scatto da me per scaraventarlo a quattro zampe sul letto e per penetrarlo violentemente e sussurrare roco e privo di ragione al suo orecchio:<è questo l’effetto che mi fai e solo io posso scoparti così. Sei solo mio> lui annuisce piagnucolando e spingendo il suo culo sempre più contro il mio bacino, gli prendo i capelli per tirarglieli e consentirmi di mordergli il collo mentre spingo sempre più in fondo ma poi gli afferro il membro e comincio a masturbarlo a ritmo delle mie stoccate animali che lo spingono in avanti quasi a sbattere la testa contro la ringhiera del letto fino a quando non sento le sue pareti restringere convulsamente, quindi lo volto a pancia in su e gli do un’altra spinta facendolo venire schizzando sul suo stomaco:<oh cazzo oh Jungook oh alpha> cavalco il suo orgasmo e lui ancora preda agli spasmi urla:<vieni dentro di me, rimani dentro, ho bisogno di sentirti > ed è proprio dopo aver udito queste parole pronunciate da un Jimin a gambe aperte sotto di me e sporco del suo stesso seme che decido di raccogliere con le dita il suo sperma dal suo stomaco per inserirle nella sua bocca. Lui lecca e assaggia le mie dita sporche di lui mentre spingo ancora e prima di cadere preda agli spasmi lo bacio assaggiando il suo sperma mischiato alla sua saliva e vengo a fiotti dentro di lui, ingrandendomi e rimanendo bloccato in lui. Lo sento gemere mentre vengo copioso in lui e cado sul suo petto, stringendolo a me. Il suo petto si alza e si abbassa velocemente ed io lo bacio all’altezza del suo cuore che sembra volergli uscire dal petto e alzo lo sguardo per implorare:<perdonami Jimin..io non riesco a perdonami per ciò che ti ho fatto. Hai avuto paura?>
Lui si morde il labbro inferiore, parecchio a disagio per la mia presenza ancora dentro di lui e annuisce con le guance rosse:<volevo che ci fossi tu lì e che mi salvassi …ho temuto per la prima volta da quando sono nato, ho temuto che tutti gli alpha potessero perdere il controllo e uccidermi, sono stato uno stupido> la rabbia sembra esplodermi in petto ma mi costringo a mantenere la calma ma non per me, per lui. Gli accarezzo lo zigomo per poi toccare le sue labbra gonfie e rosse:<non ti lascerò più e Jimin, dal mese prossimo tu non uscirai di casa almeno tre giorni prima dal tuo calore>
Contro ogni mia aspettativa annuisce e si stringe a me, costringendomi a poggiare la schiena sul materasso e trasportare lui sul mio petto. Gli accarezzo i capelli e nonostante io mi trovi ancora dentro di lui so che ha bisogno di rassicurazioni, quindi gli sussurro dolcemente:<questo litigio mi ha fatto capire quanto tu sia indispensabile per me e quanto un nostro allontanamento , seppur momentaneo, possa farci male da morire. Davvero sei in grado di perdonarmi?> lui alza lo sguardo e posa il mento sul mio petto mentre lo lecca proprio come lo farebbe un gatto:<mh mh abbiamo sbagliato entrambi però tu mai più dovrai lasciarmi solo in quel modo o ti stacco il cazzo a morsi, intesi?> sussulto e questo mio leggero movimento lo fa ansimare e ricominciare a muoversi sensualmente su di me. Gli metto le mani sui fianchi per guidarlo e spingerlo più a fondo, verso il mio bacino e ringhio:<n-non potresti..ti mancherebbe troppo>
Lui si alza con il Busto e si porta una mano sul membro mentre lo accarezza per poi cominciare a toccarsi in maniera quasi sconnessa:<c-come hai detto t-tu posso usare i tuoi giochini> Ringhia e gli do una spinta più forte delle altre, facendolo urlare:<nessun giochino può eguagliare la carne nella carne, no?> Lui si morde il labbro e annuisce frenetico:<oh sì, ti prego sbattimi più> sorrido soddisfatto e con altre due spinte riesco a farlo venite copiosamente sul mio stomaco per riversarmi , un attimo dopo, dentro di lui. Lo accarezzo e gli bacio il naso, poi le guance ed infine la fronte. Esco lentamente da lui che mugola in risposta e dopo averlo pulito per bene, lo stringo a me e sussurro:<non lasciarmi mai più farti del male> ma ormai lui già dorme profondamente , stringendosi a me come se avesse paura di un mio ripensamento.
Mi mordo il labbro nervoso e tutta la rabbia di qualche ora fa sembra essersi dissolta ma non del tutto evaporata e so anche perfettamente che dovrò sfogarmi e rivendicare il mio fottuto territorio ma Jimin adesso ha bisogno di me ed ho deciso di passare il suo ultimo giorno si calore con il cellulare e la mente spenta.
Devo donare ogni cosa a lui: il mio corpo, la mia mente e la mia anima.Il mio cuore è già suo, dal momento in cui I nostri occhi si sono trovati e scelti.
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My killer man (OMEGAVERSE)
RomansaAmbientato nel 2024. L'omega eccentrico, Park Jimin, detective della omicidi, si ritrova a dover risolvere un caso di omicidio di una giovane donna alpha, sposata con colui che risulta essere l'unico sospettato, il CEO Alpha dall'agenzia di moda più...