Jungkook💜

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POV JUNGKOOK:











Il sollievo che sto provando nel constatare la salvezza e benessere del mio omega e dei nostri cuccioli è talmente forte e profondo da farmi spesso mancare il respiro. È talmente inebriante da aver dimenticato, grazie anche e soprattutto all’odore dolce dell’inverno, di trovarci ancora in un luogo sequestrato e sotto indagine, infatti, sentiamo qualcuno schiarirsi la voce ed entrambi alziamo lo sguardo per posarlo sulla figura apparentemente scocciata ma sicuramente sollevata di Min:<non vorrei disturbarvi anche perchè ci tengo alla mia testa ed il tuo alpha è abbastanza violento ma...Jimin, abbiamo bisogno di sgomberare l’aria e tu hai assoluto bisogno di andare in ospedale per poi tornare a casa e riposare> il mio omega di districa malvolentieri dal mio abbraccio e si alza con me che lo seguo per aiutarlo a reggersi in piedi e sbuffa:<sto bene, non ho bisogno di alcuna visita> ringhio:<ti ci porto con la forza Jimin> alza gli occhi al cielo:<ho del lavoro da svolgere qui>.
Sta scherzando.
Evidentemente ha battuto la testa e adesso sta delirando.
Cerco di mantenere la calma, prendendo un profondo respiro e sussurro tra i denti per evitare di urlare e rilasciare feromoni che potrebbero indebolirlo ulteriormente:<il tuo lavoro lo hai svolto e anche fin troppo. Adesso devi pensare a te stesso e se proprio non ci tieni al tuo benessere..> riprendo un profondo respiro e stringo le mie mani in due pugni, continuo:<pensa a quello dei bambini. Vogliamo accertarci del loro stato, no?> lui sussulta, rendendosi conto di dover essere responsabile non solo per se stesso ma per altre piccole ed indifese esistenze quindi, malvolentieri sospira e annuisce silenziosamente per voltarsi verso Min che è rimasto in silenzio paziente ad ascoltarci:<sono stati arrestati tutti?>
Inarco un sopracciglio e chiedo curioso:<in che senso tutti? Non è stato solo quel figlio di puttana l’artefice di tutto?> vedo le spalle di Jimin irrigidirsi ed il suo odore diventare leggermente più acre, volge uno sguardo di richiesta e comprensione a Min e si volta velocemente verso di me per raggiungermi e prendere le mie mani tra le sue. Riesco a percepire la sua preoccupazione, nonostante non siamo ancora legati dal marchio ma orami i nostri gemelli hanno deciso da sè. Sospira  e comincia ad accarezzarmi il palmo della mano per sussurrare:<Jungkook..potremmo parlarne in un posto più tranquillo?> mi mordo il labbro e lo guardo negli occhi, percependo tutta la tensione. Annuisco ma ribadisco:<prima andiamo in clinica> mi guarda sorpreso:<non vuoi prima sapere tutto?>
Io alzo le spalle e rispondo certo:<forse ancora devi capire che la mia unica preoccupazione sei tu e i nostri figli. Tutto ciò che c’è intorno a noi funge da cornice. Puoi farmi il piacere di farti visitare, medicare le ferite, mettere qualcosa nello stomaco per nutrirti e poi ne parliamo con calma se sei in forza?> lui sembra intenzionato a non assecondarmi ma rafforzo il mio sguardo e rilascio feromoni quindi sospira e borbotta:<è molto importante ciò che ho da dirti Jungkook, ha a che fare con gli omicidi e il rapimento e non è solo Min ad esserne coinvolto, anzi-> ma lo interrompo posandogli le labbra sulle sue per scambiarci un bacio veloce e casto, per evitare di andare oltre e cerco di mettere fine a questo teatrino davanti ad uno Yoongi palesemente irritato ed impaziente di continuare il lavoro:<nulla è più importante di te, di voi. Adesso andiamo?> gli tendo la mano e lui dopo aver fissato Min sospira, annuisce e accetta la mia presa mentre ci dirigiamo fuori da questo luogo che spero di non vedere mai più. Lui si blocca un attimo e guarda negli occhi il procuratore come se si stessero scambiando informazioni silenziosamente e la cosa mi dà parecchio fastidio, perchè sembra quasi che quelli con un legame profondo siano loro e non noi ma lui rafforza la sua presa intorno la mia mano e annuncia:<fammi sapere tramite messaggi o chiamami se ci sono novità> annuisce e Yoongi cerca di poggiargli la mano sulla spalla ma io ringhio e me lo porto dietro le spalle:<giù le mani> alza gli occhi al cielo e Jimin, di rimando, mi tira una testata tra le scapole e borbotta irritato:<la finisci?> mi volto di scatto ma entrando in contatto con le sue iridi azzurre mi calmo immediatamente, rilasciando un sospiro frustrato:<andiamocene, devo accertarmi che voi stiate bene e poi dopo possiamo affrontare un discorso da adulti> gli riprendo la mano e non mi premuro nemmeno di salutare Min che ci fissa sconcertati. Ignoro persino le lamentele e piagnistei del mio omega e lo porto in macchina per farlo sedere e allacciargli la cintura, rientro anch’io e metto in moto, non prima di notare la postura buffa e tenera di Jimin a braccia incrociate al petto e un broncio che gli dà un’aria bambinesca, tutto il contrario di ciò che vuole esternare. Sorrido senza farmi vedere:<perchè hai quel broncio? > mi guarda in cagnesco per voltare velocemente lo sguardo fuori il finestrino e rispondere con stizza:<non credo ti interessi> sospiro.
Quanta pazienza dovrò avere:<oh beh, io credo invece che sia il mio maggiore interesse. Non ti vedo da quasi un giorno e sono quasi morto in queste ventiquattro ore. Il non saperti al sicuro tra le mie braccia mi ha reso una persona ancor più pessima, scusami se mi sto preoccupando da matti!> lui sospira, evidentemente resosi conto della situazione e porta una mano sulla mia coscia, cominciando a carezzarla:<scusami Jungkook è che n-non è stato semplice nemmeno per me> annuisco e gli prendo la mano per stringerla alla mia:<non hai nulla da scusarti, Jimin. Sono preoccupato, frustrato e ancora devo realizzare di averti, anzi di avervi qui con me di nuovo, sani e salvi> sorride e si allunga verso di me per darmi un bacio all’angolo della bocca, poi ritorna serio:<per un attimo ho avuto paura> trattengo il respiro e lui se ne accorge, per questo riprende ad accarezzarmi e continua:<non fraintendere..sono stato spesso rapito e picchiato..> mi volto di scatto e freno di botta, finendo quasi contro la macchina davanti a noi e urlo:<cosa?!> alza gli occhi al cielo e urla:<ma sei scemo? Hai rischiato di fare un incidente!> tiro un pugno contro lo sterzo, mi parcheggio al lato destro della carreggiata e spengo la macchina per portarmi le mani tra i capelli:<tu mi stai dicendo che sei stato spesso picchiato e rapito. Come cazzo pensi che io debba reagire?> sbuffa:<Jungkook è il mio fottuto lavoro. Prima di conoscerti ho persino partecipato ad alcune missioni sotto copertura e mi sono spesso trovato in pericolo di vita> comincio a ridere nervosamente:<certo complimenti, cosa ti devo dire? Adesso cosa stai cercando di dirmi? Vuoi per caso informarmi che hai deciso di partire, che ne so, domani per fingerti un narcotrafficante e andare nella tana della mafia coreana?> si slaccia la cintura e cerca di scendere dall’auto ma io lo trattengo per un braccio e urlo:<dove cazzo credi di andare?> si avvicina pericolosamente al mio viso e urla di rimando:<lontano da te, cazzo!> si allontana con altrettanta velocità e cerca di scendere ma io lo spingo dolcemente, nonostante dentro di me stia ribollendo di rabbia, lo porto a cavalcioni su di me e chiudo le sicure. Lui cerca di divincolarsi e scendere dalle mie gambe ma io lo trattengo stringendogli i suoi glutei sodi,  a contatto con il mio pene che sembra essersi risvegliato improvvisamente e l’aria in macchina cambia immediatamente. Il suo odore diventa più seducente e dolce ed io non resisto a lui, quindi mi avvento sulle sue labbra e gli tiro i capelli per avvicinarlo ancor di più a me. Lui si lamenta nel bacio ma dopo qualche secondo di finta ribellione si lascia andare e comincia a ricambiarlo famelico. Le mie mani si arpionano e stringono i suoi glutei e lui comincia a dondolarsi sulla mia semi-erezione, rilasciando alcuni gemiti di eccitazione. Smetto di torturare le sue labbra gonfie e screpolate per cominciare a dare attenzioni al suo collo per scendere verso la spalla e leccarla, per sussurrare roco:<voglio farti mio, Jimin> lui ansima e continua a dondolarsi su di me, percependo il suo pene indurirsi contro il mio stomaco:<p-perchè non lo fai?> io per un attimo mi irrigidisco e mi allontano leggermente dalle sue eccitanti clavicole sporgenti e lo guardo famelico:<e s-se facesse male ai bambini? Se facesse del male a TE? S- sei debole ancora e i-io> lui mi interrompe riportando le sue labbra dolci contro le mie e nel bacio implora:<ti prego Jungkook sono stanco di rinunciare al consolidamento del nostro legame. I bambini vogliono sentirti ed io più forte che mai. Ti vorrei dentro di me mentre mi rendi tuo definitivamente ma q-uesto n-non so se si può fare> ringhio:<non dirmi queste cose mentre siamo entrambi eccitati e ti muovi come una fottuta sirena sul mio cazzo che ha il bisogno di te> ansima e si lecca le labbra, si abbassa verso il mio collo e lecca, sussurrando contro la mie pelle:<mordimi, rendimi tuo> mi guardo intorno circospetto e riesco a constatare che la strada sia libera, poichè la luna è alta e luminosa in cielo e nonostante il buonsenso mi grida di dover fare le cose per bene e con calma, non riesco a frenare il mio istinto animalesco di renderlo mio, per sempre. Lo prendo da sotto i glutei e lui squittisce, ci trasferisco entrambi dietro e lascio avanzare i sedili per darci più spazio. Lo volto di spalle a me, con la faccia schiacciata quasi contro il finestrino e mi arpiono di nuovo ai suoi fianchi, cominciando a strusciare la mia erezione coperta dai pantaloni, contro il suo sedere altrettanto coperto da troppi strati di stoffa. Inarca la schiena e mugola:<oh Jungkook, ti voglio> ringhio e lo prendo dal collo per costringerlo ad alzarsi in ginocchio e far collidere la sua schiena contro il mio petto, per poi sussurrargli all’orecchio, dopo avergli morso e leccato il lobo:<sei pronto a diventare mio?> ansima:<sono sempre stato tuo, Jungkook> gemo e senza rendermi conto delle mie azioni sconsiderate, gli strappo la maglietta a brandelli, lasciandolo a petto e schiena nuda e comincio a stuzzicargli i capezzoli ormai turgidi, lui spinge il suo sedere contro la mia erezione ed io non ce la faccio più.
Voglio sentirlo.
Devo sentirlo.
Voglio che diventi mio come io sono suo, per sempre.
Mi abbasso i pantaloni insieme ai boxer per fare lo stesso con i suoi indumenti, rivelando quel culo che tanto agogno, nudo e perfetto. Mi abbasso alla sua altezza e gli allargo le natiche per rivelare il suo perfetto buchetto che pulsa convulsamente e quasi non vengo senza nemmeno toccarmi ma l’odore che i suoi ormoni rilasciano, mi sta facendo andare in visibilio e un’acquolina mi pervade interamente. Gli lecco l’entrata e geme:<Oh Jungkook!> sorrido e lo penetro con la lingua, cominciando a cibarmi di lui e dei suoi umori, lui si spinge verso il mio viso ed il mio naso si schiaccia contro la sua pelle ma poi introduco anche un dito e lui urla:<scopami!> ringhio:<sai che non posso farlo, ci sono i bambini!> sospira e so che ha bisogno di me, quindi mi rialzo per riabbassarmi e far combaciare il mio petto contro la sua schiena. Mi abbasso all’altezza della sua nuca, dove vi è tatuata la mezza luna e la bacio, leccandola e venerandola. Ansima e si struscia contro il mio pene ormai al limite. Gli prendo il viso con una mano, lo giro e lo bacio, facendo scivolare la saliva lungo i nostri menti. È una scena lussuriosa, oscena ma così pregna del sentimento che ci lega. Con una mano comincio a pompare la mia erezione e sussurro roco:<apri bene le gambe, Jimin-ssi> lui ubbidisce ed io inserisco il mio pene tra le sue gambe e sussurro:<adesso stringile forte> il mio pene si sfiora con il suo e comincio a dare profonde stoccate che rendono lo sfregamento dei nostri falli eccitante. Lui viene incontro alle mie spinte ma poi con una mano al centro del petto, lo faccio alzare in ginocchio per far combaciare la sua schiena al mio petto e gli continuo a baciare la mezza luna dietro la nuca. Mi spingo contro di lui e prendo in una mano le nostre due erezioni che si sfiorano e si strusciano, ansima:<ti voglio>
Ringhio:<sei mio>
Gli prendo la mano e la porto sulle nostre erezioni per aiutarmi a pomparci e lui abbassa la testa, invitandomi a portare a termine ciò che abbiamo cominciato. Riesco a percepire i miei canini allungarsi e poggio le labbra su quella mezza luna perfetta, la lecco e lui ansima mentre entrambi ci masturbiamo e ci muoviamo in una danza erotica e colma d’affetto. Continuo a leccare il suo tatuaggio e sussurro:<sei pronto?> ansima:<ti prego, fammi tuo> ringhio ed affondo i canini nella pelle, dapprima lentamente per infondergli calma ma poi perdo il controllo e affondo rapidamente, sentendo la sua pelle lacerarsi sotto i miei canini affilati. Inizialmente Jimin mugola dal dolore ma dopo che sento il suo sangue scorrere nelle mie vene ed il nostro legame consolidarsi maggiormente, comincia a mugolare dal piacere per riprendere a masturbarci. Non potrei spiegare a parole le sensazioni che sto provando.
Riesco a percepire il mio godimento ma anche il suo piacere, riesco a toccare quasi con mano ogni suo pensiero e sensazione. Riesco a percepire al tatto il legame che ci unisce e ci lega indissolubilmente. Il mio piacere si moltiplica perchè si amalgama al suo ed è per questo che il piacere ci travolge entrambi allo stesso momento, in maniera quasi impetuosa. Riversiamo il nostro piacere sulle nostre mani, schizzando anche contro lo sportello dell’auto. I miei canini rimasti nella sua pelle lacerata, adesso fuoriescono da essa e vedo il segno del marchio, completare la mezza luna che adesso sembra essere diventata una luna piena.
Il mio cuore si riempie ancor di più d’amore e lecco i residui di sangue che cade dalla ferita che spero si rimarginerà presto. Lui mugola ed io lo stringo a me. Lo volto e lo abbraccio, lui stringe le sue mani contro la mia vita e sussurro preoccupato:<ti ho fatto male?> sento il mio petto inumidirsi e terrorizzato da quel che ha potuto provare Jimin, lo allontano per guardarlo in viso ma vedo i suoi occhi lucidi e...felici. sorride e scuote la testa:<non immagini nemmeno come io mi sia potuto sentire e come mi sento adesso..> trattengo il respiro e continua:<sento tutto..percepisco ogni molecola di te. Riesco a sentire che sei felice e finalmente completo e questa felicità si moltiplica perchè condivisa i-io> comincia a singhiozzare e lo bacio, racchiudo ogni nostro prorompente sentimento in questo bacio che ha il sapore di amore, unione, eternità. Stringe i pugni contro il mio petto e ansima nel bacio ma veniamo interrotti dalla suoneria del mio cellulare e sbuffo, lui ridacchia e poi mi guarda pensieroso:<adesso come andiamo in clinica?> inarco un sopracciglio e lui risponde senza aver bisogno della domanda:<hai completamente rovinato la mia maglia, adesso sono a petto nudo> scoppia a ridere ed io lo seguo per poi rivestirmi velocemente, aiutare ad indossare boxer e pantalone a Jimin e sussurro:<aspetta qui>
Scendo dall’auto e apro il bagagliaio per rovistare e trovare finalmente una felpa larga, ritorno in auto e gliela lascio indossare. Mi avvicino a lui e lo bacio di nuovo, ignorando l’insistente suoneria che disturba il nostro momento di unione ed intimità. Jimin sbuffa:<ti prego rispondi, mi sta dando fastidio> alzo gli occhi al cielo e lo aiuto a ritornare avanti per poi rispondere:<che c’è?> Felix ride:<sempre dolce e simpatico tu, eh! Vedi che è notte inoltrata e mi hai costretto ad aprire la clinica e chiamare l’infermiere a quest’ora per visitare Jimin ma tu NON sei ancora qua. Dove sei finito?> jimin mi lancia uno sguardo di traverso e so che mi sta giudicando per non averlo avvisato dell’attesa di Felix quindi sospiro:<scusami c’è stato un contrattempo> il mio amico mi interrompe, fintamente irritato:<lo spero bene> metto in moto l’auto e mi rimetto in carreggiata:<dieci minuti e siamo da voi. Scusami> sospira:<non ti preoccupare, stavo scherzando lo sai. Ero solo preoccupato, d’altronde è notte e voi siete stanchi, non vorrei vi accadesse qualcosa> annuisco, mi scuso di nuovo e termino la chiamata. Riesco a percepire lo stato di quiete e aspettativa provenire dal mio omega e mi volto verso di lui per prendergli la mano e baciargli il palmo. Le sue gote si colorano di rosa ed io non posso che risentire l’amore scoppiarmi nel petto, sorrido, quindi e lui con il broncio, borbotta:<cosa c’è di così tanto divertente?> Scuoto la testa e gli ribacio il palmo della mano per ritornare a guardare la strada dinanzi a me:<oh Jimin, mi fai sentire così fortunato essere tuo mate e adesso, avere la consapevolezza di essere legato a te indissolubilmente, mi fa sentire sereno e completo> anche se non posso vederlo, so che sta sorridendo e so che il sentimento è reciproco perché posso sentirlo, posso percepirlo.
Percepisco i battiti del suo cuore accelerare, il suo sangue defluire velocemente nelle vene e la pelle accapponarsi ed i suoi pensieri che oh..non li immaginavo così… dolci.
Sbuffa e borbotta di nuovo:<dovremmo mettere dei limiti> inarco un sopracciglio e svolto a sinistra:<cosa intendi?> Sbuffa:<per i pensieri. Io percepisco i tuoi e tu i miei. Paletti, Jungkook. Dobbiamo mettere dei paletti> scoppio a ridere e annuisco:<se a te ti fa sentire bene meglio va bene ma io amo sapere che puoi conoscere tutto di me e viceversa>
Trovo facilmente parcheggio a causa dell’orario di visita inusuale e lui sbuffa di nuovo contrariato:<Jungkook anche in una relazione così profonda dovrebbe esserci un po’ di privacy> inarco un sopracciglio, spengo il motore e mi volto verso di lui, prendendogli le mani per stringerle tra le mie:<d’accordo Jimin, non è un attacco personale, il mio. Io sono felicissimo di poter condividere con te ogni sfaccettatura di me ma se tu hai bisogno dei tuoi spazi io non ho nulla da dirti> lo guardo negli occhi e vedo come i suoi, dal colore della nocciola, mutano nel colore del mare blu. Sospira:<scusami, hai ragione. Sono felice di poterti rendere partecipe di ogni cosa di me, Jungkook è che ultimamente non so cosa mi succede, sono più nervoso del solito. Ho dei continui sbalzi d’umore e ho paura continuamente di sbagliare con te> gli Sorrido e rilascio feromoni per tranquillizzarlo, lui mi giarda scioccato per il pensiero che ho appena avuto e va in panico:<o no, oddio.. Gli ormoni della gravidanza!> scoppio a ridere e annuisco, rido così tanto che lacrimo:<sì, amore mio. Sono proprio loro> si porta una mano tra i capelli e mi guarda terrorizzato:<mi lascerai! Sono già insopportabile di mio, adesso diventerò da rinchiudere> rido ancora più forte ma mi rendo conto che le sue reazioni esagerate sono dettate da tutti gli eventi accaduti in così poco, quindi lo prendo tra le mie braccia e lo stringo a me, gli accarezzo i capelli e lui si tranquillizza sotto i miei tocchi:<Jimin.. Io ti amerei anche se diventassi l’uomo più insopportabile del mondo. Certo, dovrò armarmi di santa pazienza e dovremmo affrontare dei piccoli litigi a causa anche del mio carattere non molto paziente ma io non smetterò di amarti, non smetterò di definirti il centro di tutto il mio mondo anche se dovrai condividere un po’ di spazio con i nostri cuccioli> tira su col naso e oddio, adesso piange! Vorrei ridere di nuovo ma gli asciugo le lacrime e gliele bacio.
Gli bacerei l’anima.
Sorrido e sussurro:<ti amo e adesso muoviamoci o Felix si viene a prendere come trofeo la mia povera testa> finalmente scoppia a ridere e scende dall’auto, gli prendo la mano e ci dirigiamo lentamente verso la sala d’attesa ma mi giro continuamente per accertarmi della presenza di Jimin al mio fianco, nonostante possa sentirne i pensieri, l’odore, il respiro, il battito cardiaco. Al mio ennesimo sguardo Sbuffa e alza gli occhi al cielo:<ci sono Jungkook, ci siamo. Siamo qui e non andiamo da nessuna parte> mi stringe la mano e sospiro fino a quando non arriviamo davanti l’ufficio di Felix che con sguardo assonnato sta controllando qualcosa al computer. Per buona educazione busso e lui alza immediatamente lo sguardo per posarlo su Jimin e correre da lui. Io mi pongo tra loro due e ringhio. Lui mi fissa sconcertato e scoppia a ridere:<Jungkook, davvero? Volevo accertarmi stesse bene. Ha parecchi ematomi> sospiro:<scusami mi viene istintivo proteggerlo ancor di più dopo tutto quello che è successo> mi sorride e comprensivo annuisce ma poi comincia ad annusare l’aria che ci circonda per spalancare gli occhi e sussurrare:<v-voi?> alzo gli occhi al cielo e sento Jimin ridacchiare. Annuisco controvoglia, Felix batte le mano felice come farebbe un bambino e urla:<il vostro odore è diverso! Adesso sembrate davvero una cosa sola> Jimin ritorna al mio fianco e gli sorride, chiedendo:<tu che odore avverti adesso?> Felix risponde immediatamente, come se non aspettasse altro che rispondere a questa domanda:<pioggia estiva.. Avete presente quelle giornate assolate, calde e tremendamente afose? Quando l’unica cosa che ti riesce fare è rimpiangere il freddo d’inverno? Bene, il vostro odore è questo: fa un caldo tremendo e la terra è secca e calda ma quando finalmente cade l’acqua, nell’aria si percepisce inevitabilmente l’odore di terra e fresco> sorrido e prendo il mio omega tra le mie braccia per abbracciarlo e accarezzargli il ventre ancora piatto. Come se si fosse appena ripreso da uno stato di trance, il mio amico si dà uno schiaffo in fronte e invita Jimin distendersi sul lettino ma io non lo lascio un attimo e sempre tenendoci per mano lo aiuto a salire per poi distendersi. Ignoro le lamentele del mio amico e lui comincia a fare un’ecografia a Jimin fischiettando ed indicando il monitor:<posso confermare che si tratta di una gravidanza ma è ancora troppo presto per capire se si tratta di due gemelli o meno ma vedete questi minuscoli pallini?> annuiamo emozionati e sento Jimin tremare, Felix continua:<sono loro o ne è uno solo. Ripeto, la certezza non c’è ma c’è una buona probabilità che si tratti davvero di gemelli>
Vorrei ululare alla luna e lasciare che splendide lacrime righino il mio volto e questo sentimento è accresciuto perché lo percepisco anche nel cuore di Jimin. La mia mano si stringe alla sua, ci guardiamo come se fossimo gli unici due esseri umani rimasti sulla terra e ci sorridiamo scambiandoci eterne ed indissolubili promesse. Felix si schiarisce la gola:<mi raccomando, le prime settimane e i primi mesi sono quelli più complicati. Jimin, devi riposare. Non dico che non devi andare a lavoro ma fatti dare qualcosa d’ufficio, non trovarti troppo invischiato in inseguimenti o altro e poi...> mi fissa insistentemente:<niente sesso fino al parto>. Entrambi sussultiamo.
Lo sapevamo, eravamo preparati a tale eventualità ma sentirselo dire fa comunque effetto. Jimin ridacchia, evidentemente divertito dalla strada che i miei pensieri hanno preso, ma subito riesco a percepire anche il suo che mi fa salire lo stato di eccitazione alle stelle’”tranquillo alpha, ci sono tantissimi altri modi per fare l’amore senza la penetrazione” per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva e lo fulmino con lo sguardo, scoppiando inevitabilmente a ridere entrambi. Felix alza gli occhi al cielo e borbotta:<mate> continuo a ridere:<è l’invidia a parlare> sorride e annuisce poi si rivolge serio a Jimin:<adesso che abbiamo appurato la gravidanza e del loro benessere, tocca curare queste ferite> tremo impercettibilmente al ricordo di ciò che gli è stato fatto o che, peggio ancora, gli poteva accadere ma Jimin si volta verso di me, mi sorride e mi dà un dolce bacio a stampo.
Felice, sereno, soddisfatto.
Adesso ho di nuovo tutto ciò di cui ho bisogno, se non di più.
Una volta tornati a casa, ho costretto Jimin a mettersi a letto per poter riposare, nonostante le sue proteste sul voler parlare e confessarmi qualcosa. Riesco a percepire tensione e ansia, quindi lo calmo rilasciando i miei feromoni e posso constatare che era davvero distrutto perché, dopo nemmeno due minuti, crolla come un sasso tra le mie braccia. Sorrido gli bacio la fronte e poi mi abbasso verso il suo ventre e sussurro:<piccoli di papà, vi proteggeremo per sempre> e gli regalo due baci perché certo di avere due piccoli fagiolini. Mi rimetto in posizione per stringere a me Jimin e sospirare sollevato. Non credevo fosse possibile, fino a qualche ora fa mi sembrava di impazzire e invece adesso, per fortuna, sto stringendo il mio omega e i nostri cuccioli tra le mie braccia, custodendo gelosamente l’amore che ci lega. So che deve parlarmi di qualcosa di importante che ha volutamente nascosto anche tra i pensieri, per evitare di rivelarmelo così apertamente ma nessuna notizia potrebbe scioccarmi, non adesso che sono finalmente completo.


Mi risveglio, distratto dall’odore forte ed inebriante del mio omega che dorme pacificamente al mio fianco con la bocca semi-chiusa e la sua gamba a cingere la mia vita. Sorrido, gli sfioro il viso dai tratti angelici ed androgini con cautela ma lui apre istintivamente un occhio, sbuffando rocamente:<hai smesso di fissarmi di prima mattina?> scoppio a ridere e scuoto la testa, mentre ancora lo venero:<perchè dovrei privarmi di un simile spettacolo di primo mattino?> si porta entrambe le mani sul viso per coprirsi ma io l’ho visto e lo percepisco.
Sta arrossendo.
Sorrido intenerito e gli sposto dolcemente le mani dal viso per avvicinarmi a lui e dargli un bacio sul naso per sussurrare:<non coprirti Jimin, sei bellissimo soprattutto quando arrossisci> riesco a sentire il suo cuore accelerare ma non faccio in tempo a gongolarmi in questa inebriante sensazione che un calcio sugli stinchi mi fa gemere dal dolore per sussurrare:<m-a ti sembra il caso di picchiarmi! Diamine che dolore> lui si siede e incrocia le braccia al petto:<e tu non devi certamente fissarmi di primo mattino, mi sento in imbarazzo> continuo a mugolare mentre mi massaggio la parte lesa e lo guardo di traverso:<sei una bestia di satana, te l’hanno mai detto?> annuisce ancora con il broncio e io scoppio a ridere, seppur ancora un tantino dolorante. Lui mi guarda con stizza ma poi sorride e si lancia sul mio corpo, cominciando a riempirmi di baci su tutto il viso, ridacchia ed il suono della sua risata non può che essere musica per le mie orecchie :<buongiorno Kookie del mio cuore> scoppio a ridere e lo stringo a me, sussurrando divertito:<certo che i tuoi ormoni mi faranno impazzire prima ancora di vedere i nostri cuccioli...> mi siedo e porto a cavalcioni su di me Jimin, sussurrando e abbassandomi sul suo ventre per rilasciargli due baci e sussurrare:<buongiorno piccoli miei, scusate se non vi ho salutati prima ma la mamma mi ha distratto> lui mi tira uno schiaffo dietro la nuca e borbotta:<non chiamarmi mamma o ti eviro> scoppio a ridere ed ammicco:<non so se ti conviene che io rimanga senza il mio apparato riproduttivo> sbuffa:<i figli li abbiamo concepiti, no? A cosa mi serve poi>
Mi sta provocando?
Sorrido malizioso e mi avvicino al suo orecchio per sussurrare seducentemente:<vuoi farmi credere che non vorresti che lui..> gli prendo la mano e la porto sul mio cavallo, sussulta ed ansima:<ti serve solo per riprodurci?> comincio a muovere la sua mano sulla mia ormai erezione e ringhio roco:<rispondimi>
Lui geme e infila la sua mano paffuta all’interno dei miei pantaloni e mutande, facendo aderire la sua mano alla pelle nuda del mio pene già fin troppo duro. L'odore in camera muta e diventa tutto più teso ed asfissiante. La voglia di appartenerci ancora, diventa sempre più prorompente e quando lui comincia a pompare velocemente la mia erezione io gemo fortemente, soprattutto quando con il pollice sfiora la punta, facendomi inarcare la schiena ma io voglio vederlo, quindi lo sposto da sopra le mie cosce e lo pongo di fronte a me. Lui fa il labbruccio ed io mi avvicino per tirarglielo con i denti, mugola dal dolore e comincio di nuovo a masturbarmi mentre lo guardo, ringhio famelico:<toccati> lui sussulta e arrossisce:<m-ma..> tuono autoritario:<m-ma un cazzo! Voglio vederti toccarti e voglio vederti venire mentre guardi me che mi masturbo per te, solo per te> lui geme e velocemente si apre la vestaglia, rivelando il suo petto niveo e introduce una mano nelle sue mutandine bianche di pizzo per cominciare a toccarsi. Geme e si muove sinuoso mentre con il bacino va incontro alle sue spinte sul suo pene che gocciola come se volesse scoppiare da un momento all’altro. Aumento le spinte sul mio pene e lui mi imita, ringhio:<s-sei b-bellissimo> lui abbassa definitivamente le sue mutandine, rivelando il suo pene al limite e continua a tirarselo senza freni inibitori, geme:<t-ti voglio dentro me> gemo:<a-anche io piccolo m-ma per adesso fammi vedere come sei bravo e vieni, vieni solo per me> ansima e dopo due ultime stoccate schizza il suo seme che arriva fin sopra la mia coscia e vederlo con la schiena inarcata, il petto ansante, le labbra voluttuose schiuse, i capelli sudati e gli occhi lucidi; mi fa perdere la lucidità a vengo, schizzando sul mio stomaco e lo tiro su di me per scambiarci un bacio osceno, bagnato ed i nostri umori si mischiano sui nostri corpi sudati, accaldati e ancora insoddisfatti. Tuttavia, la suoneria fastidiosa del cellulare di JImin ci interrompe e sbuffo per prenderlo e cederglielo, lui risponde ed io non presto alla maggior parte della sua conversazione perchè troppo concentrato sulla sua figura nuda, ancora su di me, ma all’improvviso sento:<ti prego, ci tengo ad interrogarlo io..> sussulto e lui continua:<tranquillo, tuo padre lo lascio a te, non ci tengo a rivederlo..> si volta finalmente verso di me e mordendosi il labbro nervoso, sussurra:<”lui” l’avete trovato?> avverto tensione e paura, quindi gli prendo la mano e la stringo tra la mia. Sospira e termina la telefonata, io lo guardo di traverso:<jimin non avrai mica intenzione di andare a lavoro, vero?> lui annuisce:<ti prometto che non mi sforzerò, ho solo bisogno di fare un interrogatorio in particolare> ringhio:<quel pazzo ha quasi rischiato di violentarti e tu vuoi continuare a vederlo?> sussulta e scuote la testa:<non è lui che devo interrogare..> inarco un sopracciglio non capendo e lui sospira:<Jungkook ciò che ti dirò...mi prometti che non andrai in panico?> lo vedo teso e annuisco:<tranquillo ci pensi già tu a farmi stare in tensione, non credo di riuscire a farlo con altro> si morde il labbro inferiore:<devi capire che Min, il padre di Yoongi..non è stato l’unico ad architettare tutto quel che ti è successo ultimamente> sussulto:<mi stai dicendo che aveva un complice?> annuisce;<in realtà lui mi è parso più il “burattino” nelle mani del carnefice> chiedo curioso:<cosa intendi?> prende un profondo respiro:<Jungkook..ad aver ucciso Mingyu e ad avermi rapito è stato..Namjoon> lo guardo esterrefatto, come se non avessi compreso realmente il senso delle sue parole:<cosa c’entra Nam?> mi prende il viso tra le mani e mi costringe a guardarlo negli occhi azzurri:<c’entra più di quel che immagini, lui è innamorato di te e..> lo interrompo:<ma lui ama mio fratello!> sussulta e trema. Mi riavvicino a lui e lo abbraccio:<scusami, non intendevo alzare la voce con te è che mi sembra assurdo ciò che mi stai dicendo> annuisce e mi sorride tirato:<assurdo ma non impossibile. Sospettavo da tempo di lui, infatti ho fatto fare alcune ricerche da Hoseok senza però, trovare alcun riscontro. Ho scoperto che lui ha agito in tal modo solo per potersi far notare da te>
Se non avessi Jimin sulle mie gambe ed i miei bambini, adesso sarei già scattato sull’attenti per andare da Nam e dargliele di santa ragione ma per amore del mio omega mi impongo di rimanere immobile e cercare di mantenere la calma. Ringhio:<è lui che ti ha rapito?> annuisce e abbassa la testa ma sento che c’è ancora altro, qualcosa di più grande:<Jimin..cosa mi stai nascondendo?> alza lo sguardo e vedo i suoi occhi lucidi, percepisco il suo battito cardiaco accelerare e la tensione prendere il sopravvento.
Si sta sforzando di non pensare per non farmi capire cos’è che nasconde.
Lo stringo a me e sussurro:<non nasconderti da me, Jimin. Qualsiasi cosa sia successa io rimango al tuo fianco, non ti lascio nemmeno se mi costringi> tira sù col naso e sussurra:<non ho paura che possa accadere qualcosa a noi, ma ho il timore di come tu possa reagire o sentirti...> scuoto la testa e lo bacio sul naso:<se ho te, anzi voi..> e gli accarezzo la pancia piatta:<nulla potrà abbattermi..> sospira come se non credesse alle mie parole ma demorde e finalmente comincia a rivelare ciò che più lo sta stressando:<Nam e Min sono dei semplici burattini nelle mani di una sola persona..> sussulto e trattengo il respiro, sentendo l’ansia montarmi dentro a causa del nostro legame:<Nam ne ha approfittato per poterti avere tutto per sè, Min per avere me ma lui..lui ha organizzato tutto e ucciso la tua ex perchè, aveva scoperto il suo doppiogioco> chiedo preoccupato:<di chi stai parlando?>
Si stringe a me:<Jin..>
Trattengo il respiro ed il mio cervello va in corto circuito:<di cosa stai parlando, JIMIN?> so che il mio tono può risultare freddo e spietato ma dentro di me, in questo momento, si sta riversando una tempesta. Lui cerca di calmarsi e balbetta:<t-ti prego calmati, mi manca il respiro>
Porca puttana.
Prendo profondi respiri, chiudo gli occhi e lo stringo a me per respirare il suo odore che ormai è diventato nostro:<perchè mi stai dicendo questo?> comincia a piangere:<anche io vorrei che tutto questo fosse uno scherzo ma è la realtà..lui è sempre stato geloso di te e le cose sono peggiorate da quando mi hai incontrato e ti ho dato di nuovo la speranza...scusami Jungkook, non volevo mettere a repentaglio il vostro rapporto>
Cosa sta dicendo?
Lo allontano leggermente da me, per poterlo guardare negli occhi e ritrovo due pozzi pieni d’acqua ed un dolore sordo mi attraversa il petto:<JImin tu non c’entri niente, anzi se non fosse per te adesso io sarei già morto da qualche parte. Jin..jin, io non ci credo...io voglio, anzi, DEVO parlarci. C'è anche lui?>
Scuote la testa:<è scappato ancor prima che i rinforzi potessero arrivare>
Ringhio:<se la vuole cavare così, mh? Vuole scappare? Lo troverò, lo troverò e gli estorcerò ogni verità e gli farò rimpiangere di essere nato perchè ha messo a repentaglio la tua vita e quella dei nostri bambini. La pagherà cara!>
Jimin mi guarda terrorizzato e si getta su di me, sussurrando dolcemente:<tranquillo amore mio, ci sono io>
Non capisco cosa intende, perchè dovrei stare tranquillo?
Perchè piange?
Perchè io..sto piangendo?
Perchè Jin mi ha fatto questo?
p-perchè il mio hyung mi ha preso in giro?
Jin ....perchè non mi hai mai voluto bene?
Entrambi piangiamo ma lui cerca di tranquillizzarmi abbracciandomi e sussurrandomi parole di conforto e piene d’amore e capisco che ho lui..lui che da quando l’ho conosciuto ha stravolto il mio mondo e gli ha dato un senso. Lui che mi ha donato la voglia di vivere e adesso mi donerà una famiglia. Lotterò per lui, lotterò per noi. Cerco di reagire e mi pulisco il viso dalle lacrime:<vengo con te in centrale, non voglio che tu affronta tutto questo da solo e vorrei parlare con Namjoon..> annuisce seppur titubante:<te la senti?>
Annuisco:<per te? Sempre> sorride e mi bacia:<c-come stai?>
Sospiro:<non c’è bisogno che tu lo chieda Jimin, riesci a percepire il mio dolore e mi fa ancora più rabbia sapere di infliggerne anche te. Jin è stata la mia unica famiglia, mi ha cresciuto amorevolmente e mi ha sostenuto in qualsiasi situazione. Se c’era una persona di cui mi fidavo, prima di incontrarti, era lui e solo lui e venire a conoscenza del suo doppio gioco mi ha spezzato ma ho te, ho voi. Tu mi dai la forza, tu mi dai la speranza. Voglio solo trovarlo e parlarci a cuore aperto, ho bisogno di sentirmelo dire. Ho bisogno di sentirmi dire che io, per lui, non valgo niente> gli occhi di Jimin si inumidiscono nuovamente ma io lo bacio e gli trasmetto tutto l’amore. Sento il nostro legame, sento il nostro amore e questo mi basta.
Mi basta per continuare a respirare.

Una volta vestiti, usciamo dal mio appartamento e prendiamo l’ascensore, percepisco l’ansia provenire dal mio pulcino e gli bacio il palmo della mano:<Jimin tranquillo, ok?> lui annuisce:<è che l’hai presa in maniera troppo diplomatica> scoppio a ridere e lo abbraccio:<sono consapevole che quando avrò nam davanti i miei occhi lo ucciderò di botte> lui mi dà una leggera spinta:<di nuovo no! Non peggiorare la situazione, ho già dovuto retrocedere per le tue azioni! Hai quasi ammazzato Min> sbuffo:<se lo meritava, cazzo! Se lo vedo di nuovo lo finisco sul serio> ringhio.
Jimin alza gli occhi al cielo ed esce dall’ascensore una volta arrivati a piano terra ma si blocca vicino la cassetta della nostra porta. Recupera una lettera e si irrigidisce e capisco di cosa si tratta, ancor prima che annuncia:<J-jungkook...Jin ti ha mandato una lettera..>


~
Buonasera, innanzitutto volevo chiedervi scusa per il ritardo. Sapete che amo pubblicare in tempo ma la scorsa settimana è stata talmente frenetica che non jo avuto modo di scrivere.
Allora, in questo capitolo, sono successe molte cose e volevo farvi notare quanta frustrazione e paura ha provato Jungkook nel pensare di perdere Jimin e i suoi cuccioli. A tal punto da riversare la sua frustrazione stessa su Jimin e poi l'omega che, guidato dagli ormoni della gravidanza, risponde a tono. Litigano sempre ma questo è dovuto anche da un fattore: vogliono appartenersi e il rapimento ha fatto aprire gli occhi ad entrambi, ecco perché il marchio avviene in maniera fugace e molto poco romantica. Immagino che molti di voi avrebbero voluto uno scenario da togliere il fiato ma i miei jikook, in questa OMEGAVERSE, sono anti-convenzionali e per essere coerenti ecco che il loro appartenersi avviene istintivamente, in mezzo alla strada in una macchina. Unica testimone, la luna. Poi abbiamo provato l'emozione dell'ecografia, la conferma di una gravidanza.. Qualche smut che non fa mai male e la scoperta di Jungkook su Namjoon e Jin.. E la sua presa di consapevolezza, oltre che amarezza sul constatare un "fittizio" affetto da parte di Jin, suo fratello. Ma sarà stato un finto affetto o qualcos'altro? Lo scopriremo tra pochi minuti, poiché, per farmi perdonare.. Ho scritto un ulteriore capitolo, molto breve ma intenso... intensissimo.
Io HO PIANTO.
BHE, che dirvi.. Spero che il capitolo sia di vostro gradimento e.. Leggete il prossimo capitolo🥹 vi voglio bene💜 ah e DONATE TANTO AMORE A SMERALDO GARDEN MARCHING BAND di Jimin. F A V O L O S A, un inno alla felicità. Quanto amo vedere il mio bias così FELICE E SE STESSO💜

My killer man (OMEGAVERSE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora