4. "𝐍𝐨𝐧 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢"

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RED'S POV:

Mi svegliai verso le 11:30 di mattina, era sabato, c'erano le vacanze estive, quindi suppongo che potevo svegliarmi tardi, no?

Mi alzo ancora mezzo assonnato, anche se ho dormito più di 8 ore, e vado ad piano di sotto a fare colazione in cucina.

Presi un toast e ci misi sopra la marmellata.

Infine, da bere, presi un semplice tè fresco alla pesca.

Mentre mangiavo tenevo il telefono acceso e con una mano scorrevo i vari tiktok che mi capitavano nei perte.

D'improvviso mi arrivò un messaggio da Alessandro:

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Ale💙:

Oi Ri', ti va oggi di venire a casa mia per fare i compiti delle vacanze insieme e poi magari divertirci un po', vederci un film?

Tu:

Sento mamma e ti faccio sapere subito.

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- Mamma! Posso andare da Alessandro a fare i compiti e stare un po' insieme?

MAMMA DI RED: Eh?

- Ok, va bene grazie per aver detto di sì!

MAMMA DI RED(💭): Boh.. si sarà sbagliato.

Lo prendo come un sí.

Tanto a mia madre basta che faccio i compiti.

VERSO LE 14:30:

- Mamma, papà, io vado a casa di Ale. Ciaoo!

Cosí presi il mio zaino nero e uscii di casa per andare da Alex.

10 minuti dopo:

Uff, finalmente sono arrivato.

Va bene che non è troppo lontana casa sua, però con questo sole è comunque difficile raggiungerla..

Suonai il campanello e lui aprí in meno di 5 secondi.

- Wow.

ALEX: Wow cosa? Che velocità? Haha! Mi sto solamente annoiando.

- Ti capisco, tranquillo.

Mi misi a ridere.

Poco dopo io e Alessandro ci incaminammo per le scale dirigendoci in camera sua.

Ci sono stato parecchie volte.

La sua camera, naturalmente, è bastata tutta sul celeste chiaro, verde acqua, ciano e bianco.

Però anche se è piena di sfumature del celeste, è parecchio carina.

Dá l'aria di una camera molto silenziosa e calma, ma in realtà è molto spesso in disordine.

Mi siedo sul letto di Ale e mi metto a tirar fuori le materie da svolgere.

- Quindi.. geografia, grammatica, inglese, geometria, storia.. (ecc.)

ALEX: MA QUANTI SONO?!

- Ma non li faremo tutti oggi, scemo!

ALEX: Menomale..

Mi alzai dal letto e mi sedetti sulla sedia da parte ad Alex dalla scrivania e incominciammo a fare i compiti.

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- Senti, mi stava girando per la testa una domanda..

ALEX: Dimmi tutto.

- E se non dovessi piacere ai nostri amici?.. beh non è che sono chissà chi dal vivo, anzi, nemmeno online.

ALEX: Riccardo, non dire cavolate. Non succederà mai, i nostri amici sono le persone più gentili che esistano e non lo penseranno mai, e poi, stiamo parlando di te, come potrebbero giudicarti? Anche se dicessero qualcosa, cosa che non succederà, non credere a quello che dicono gli altri.

Alessandro mi sorrise, un sorriso innocuo e amichevole.

Io ricambiai il sorriso e lo abbracciai.

- Grazie..

ALEX: E di che, siamo amici o sbaglio? Haha!

Poi scoppiammo a ridere insieme.

ALEX: Dai, vieni con me in giardino, con questo caldo dovremmo divertirci un po', no?

Mi prese la mano e corsimo in giardino insieme.

Poi mi lasciò e andò verso il garage.

Io rimasi lí davanti la porta d'entrata ad aspettarlo.

...

Passarono 5 minuti e tornò con due pistole d'acqua già pronto a colpirmi.

Nemmeno il tempo di difendermi, che..

ALEX: Preso! HAHA!!

Mi bagnò tutti i capelli, e beh, anche i vestiti.

Corsi verso di lui e gli sfilai dalle mani una pistola d'acqua rossa.

Incominciammo a spararci a vicenda e alla fine ci ritrovammo fradici tutti e due.

Però devo ammettere che è stato divertente!

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Erano le 19:45 ed era l'ora di tornare a casa.

Salutai Ale e tornai a casa.

Direi che ora devo passare un po' di tempo con i miei, non li vedrò per un mese!

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