Capitolo 5

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Jade è venuta a casa mia e insieme stiamo facendo un disastro i cucina.
L'intenzione era quella di fare la chicken pie.
Jade si doveva occupare della panna mentre io ero intenta a cucinare il pollo.
Tutto è tranquillo finché non vedo una goccia di panna sul braccio.
Mi giro e vedo la planetaria girare del burro.
"Jade!" le urlo mentre la vedo tirare fuori una birra dal frigo.
"Hai lasciato girare la panna così tanto che è diventata burro!" continuo a urlarle.
"Mica sono una cuoca" Si limita a dire sorgeggiando la birra.
Mi metto le mani tra i capelli dall'esasperazione.
"Ho un'idea migliore" dice la mia amica, e mi indica fuori le finestre dove la sua auto è in bella vista.

Siamo in macchina di Jade, dirette sicuramente a Londra, Jade ha una fissa per il Tamigi, però ovviamente ci blocchiamo nel traffico, ragion per cui Jade alza a tutto volume la canzone 'Give your heart a break' di Demi Lovato e iniziamo a cantare.
Finchè un ragazzo con la moto dietro di noi non inizia a suonare.
"Ma guarda sto cretino che suona, il traffico è fermo!" sbotta arrabbiata.
"Jade, è Justin, non riconosci la sua moto?" le chiedo e lei alza gli occhi al cielo, lo odia tantissimo.
Vedo Jade abbassare il finestrino e fargli il dito medio per poi cantare a squarciagola di nuovo.
"Ti odierà" mormoro divertita.
"Sai che me ne frega, il mio obbiettivo lo sai, dobbiamo lasciare l'università, andare in Portogallo, e sedurre un miliardario portogese, sposarlo e fare un figlo, la mia idea di felicità è questa" mi spiega e mi metto a ridere.
Per amore di Justin decido di cambiare la playlist e mettere Taylor Swift che odia ancora di più.
Mi viene in mente che anche Benjamin odia Taylor Swift, sento un nodo alla pancia... Mi fa male non sapere cosa fa o dove sia, se sta bene... Ma dopo due anni sono rassegnata a questo dolore, da quando ha finito le superiori ha preso un appartamento per sé e non l'ho più visto... Ma mi sembra di star vivendo una condanna, forse lui ha davvero deciso Kayla... Chissà se si sono lasciati, e se ha saputo che non era davvero incinta...

Una volta arrivate a Londra decidiamo di fare un giro nel Tamigi.
È pazza, ha quasi corrotto l'autista del motoscafo per lasciar guidare lei, ma infondo le voglio bene, nonostante sia spericolata, infondo anche se non siamo sorelle di sangue, siamo sorelle di cuore.
"Dopo andiamo a mangiare un croissant con il caffè" le propongo.
"Ma sono le tre del pomeiriggio" ribatte.
"Merenda!" sostengo infine.
"Allora pancake, con bacon e burro sciolto!" protesta e io accetto, anche se ha davvero dei gusti originali.

Il mio caffè ha ceduto il posto alla vodka redbull, Jade è davvero una cattiva compagnia, infatti non mi sorprende che ci ritroviamo in una discoteca di Londra a ballare.
Non è la prima volta che ci ubriachiamo, ma ho bisogno di rovinarmi, deve farmi male, il dolore copre il dolore, se ne sento uno non ne sento l'altro, quello che fa più male, sentire la mancanza di una persona che ha avuto sempre un posto nel mio cuore, nonostante l'odio.
Pensavo che trasferirmi mi avrebbe fatto bene, ma non è affatto così.

In mezzo alla discoteca un uomo con la mascherina sul viso mi spinge al muro del'edificio.
"Pensavo di non riaverti mai più" la sua voce è bassa, ha un qualcosa di familiare ma non riesco a riconoscere cosa.
"Chi sei" gli chiedo dopo avermi lasciato libera la gola, dove un attimo prima c'era la sua mano appoggiata delicatamente.
"Un fantasma" dice e io lo spingo via da me.
"Elizabeth!" mi chiama Jade, ma un attimo prima che il tizio misterioso se ne vada riesco a vedere bene i suoi occhi... Benjamin...

Questa non è estateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora