Capitolo 16

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Diario di Elizabeth

Romeo e Giulietta, che tragica storia d'amore romantica.
Adoravo quella storia da piccola... pensavo che morire per amore fosse una cosa così romantica, eppure ora sono qui, nella camera degli ospiti, gentilmente offerta da Sarah, dove è come se stessi morendo, perchè amavo Benjamin.
E parlo al passato perchè sono decisa a mettere fine a tutto questo sentimentalismo nei suoi confronti.
A volte penso proprio che Benjamin sia un vero deficente, ma proprio tanto.
Passa da una ragazza all'altra, e il suo metodo di scelta è in base alla bellezza, ma lo capisco, scegliersi una ragazza intelligente per lui sarebbe un problema, e visto che ha un QI equivalente ad un neurone l'unico modo che ha per sentirsi intellettuale è guardare solo la bellezza e non la testa delle ragazze.

Nonostante il mio disprezzo per Benjamin un po' mi sento in torto... non sa ancora che l'ho ingannato e ho omesso il fatto di aver scoperto che suo padre è stato ucciso dal mio, ecco se dovesse scoprirlo non mi sorprenderei se mi odiasse per davvero.
Ma dopotutto la nostra relazione è sempre stata fondata su alti e bassi, più bassi che alti.
Ammetto però che la nostra vita sarebbe stata noiosa se non ci fossimo mai conosciuti, con tutti gli scherzi che da piccoli ci facevamo, come quella volta che a dodici anni ero a casa sua, lui aveva l'incarico di suo padre di lavare il pavimento, e dopo aver finito di asciugarlo, io per dispetto di tutti i suoi commenti per farmi innervosire decisi di inzuppare di acqua tutto il pavimento, beh ha passato due ore in più per ripulire il macello che ho combinato.
Oppure come quella volta, lo stesso anno, in cui mi ha dedicato una canzone... probabilmente lui se ne sarò già scordato, ma io me la ricordo bene, quell'anno sapeva che me ne dovevo andare, e ha scritto quella canzone cantando il fatto che ci scorgeremo probabilmente ma le ferite e i tagli che abbiamo ci uniscono lo stesso.
Dopotutto gran parte del tempo dai miei otto anni a tredici li ho passati con loro.
Siamo cresciuti insieme.
Bastava uno sguardo per capirci da piccoli, vedevamo il mondo in modo uguale.
Io e lui siamo come acqua e fuoco.
Eppure quando Benjamin era piccolo era educato e carino... ok forse educato un po' meno.
Le canzoni che scriveva erano sempre con un sottofondo che parlava di noi due, in una diceva che non voleva affezzionarsi.

Ora ti lascio caro diario, Justin mi sta chiamando, stasera a quanto pare c'è un incontro molto importante con varie industrie alimentari per sponsorizzare i prodotti della fattoria, sono invitata! Che gioia... finché parleranno mi sposterò in un angolo a guardare le prossime offerte di viaggi per il Portogallo, l'obbiettivo è andarci entro quattro mesi, quindi entro settembre, ma sarà possibile mettere d'accordo tutte le mie amiche.

Questa non è estateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora