Capitolo 1

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Dopo due anni...

I voli per Madrid del mese di maggio sono molto interessanti, forse potrei chiedere a Kira, Jade, la mia compagna di università con cui ho legato subito, di andare a fare un viaggio.
Penso a delle mete per i viaggi mentre sono distesa sul letto della mia camera a sfogliare tutto Booking.

Vivo nella villa della casa di mia madre senza di lei, abitiamo qui solo io, mio fratello e sua moglie Octavia.
Quando l'ha conosciuta ad un party dove era la dj si è follemente innamorato ed è riuscito a cambiare l'università qui ad Oxford per poter stare con lei.

Decido di posare il telefono, o sarebbe meglio dire lanciarlo completamente lontano da me dall'altro lato del letto matrimoniale.
Mi alzo e mi siedo sulla scrivania dove si trova il libro sulla letteratura e rivoluzione inglese, siamo a maggio questo vuol dire che si avvicina la sessione estiva, dove spero di superare tutti gli esami.
Alla fine della prima pagina il mio cervello decide di pensare agli errori che ho commesso negli ultimi dieci anni della mia vita, quindi entro in un loop di overthinking.
A risvegliarmi da questo ci pensa Dennis, che mi manda un messaggio dove mi spiega che ci sarà un'importante evento organizzato a casa nostra.
Domani il cinque maggio sarà l'anniversario di matrimonio di un anno di Dennis e Octavia.

Mi avvio in cucina mentre cerco di non pensare al lavoro che devo svolgere sulla letteratura inglese del medioevo.
Per pranzo mi si presentano dinnanzi dei gnocchi ripieni di carne, patate e verdure, preparati dalla domestica.

Il pomeriggio a motivo del tempo che minaccia pioggia vado nella piscina a coperto, in cui trovo Justin e Dennis che parlano.
Li ignoro, anche se Justin continua a fissarmi e mi tolgo le scarpe, sfilandomi la sopraveste, mostrando il mio costume.

Entro in acqua e Justin viene da me in apnea, lasciando mio fratello da solo sconvolto con le mani in mano.
"Elizabeth, guarda chi si vede" mi dice mentre i capelli castani gocciolando sui suoi occhi.
"Non ci credo che sei in acqua" dico in tono canzonatorio.
"E perchè?"
"Sei venuto a casa mia solo per farti un bagno in piscina con il tempo che minaccia pioggia?" chiedo.
"Tuo fratello mi ha invitato, e dire che ha fatto bene" dice sogghignando.
"Si immagino, la mia vista deve essere ammaliante".
"Come mai sei qui?" mi chiede curioso.
"Ho un appuntamento" dico soddisfatta.
"Appuntamento? Con chi?" chiede di colpo ansioso.
"Eccomi!" esclama Octavia, la moglie di mio fratello, con i suoi lunghi capelli biondi e il suo soprabito molto femminile.
"Ciao Justin" lo saluta mentre si affianca a me in acqua, dove mi parla della festa di domani.

Il giorno dopo, finalmente una giornata di università passata a guardare male i miei compagni di corso è finita, e cammino da sola verso casa, l'autista è stato placcato da mio fratello per aiutarlo nei preparativi di stasera, mi tocca prendere un taxi.

"Elizabeth!" mi richiama una voce, quando mi volto Justin è davanti a me, la felpa nera con il cappuccio calato sulla testa, giacca da motociclista e jeans neri.
"Voglio offrirti un passaggio sul mio destriero, pensi di accettare l'offerta di questo povero gentiluomo?" mi chiede ironico.
"Se tu sei gentiluomo questa generazione è messa male, la classe non è di certo muschio, ma acqua di colonia" dico provocatoria, facendo riferimento al suo profumo, è convinto che piaccia a tutto il mondo, ma è quasi inestistente sul mercato da quando abbia fallito nel commercio.
"Andiamo, non vuoi accettare di salire in moto con questo ragazzo, il più bello e gentile del mondo?" chiede.
"E anche più egocentrico ricordiamocelo, non vorremmo mica sbagliare nel descriverti".
"Ho imparato dalla migliore" mi risponde facendomi l'occhiolino, al che scoppio a ridere.
Mi guardo intorno, ma non trovando taxi nelle prossimità accetto il passaggio di Justin in moto.

Verso il pomeriggio vedo mio fratello e mia cognata super entusiasti oltre che felici dell'anniversario, continuano a farsi foto davanti ai fiori, si vede che si amano e sono contenta per loro.
Il mio problema è arrivato quando gli invitati iniziano ad arrivare, oddio le mie compagne di corso! Uccidetemi, mi stanno simpatiche come un palo infilato su per il... Si beh avete capito.

Fortunatamente Octavia mi salva da quelle persone poco simpatiche e mi porta in camera mia.
"Dobbiamo trovarti un abito adatto" annuncia facendo entrare anche Jade.
"Non era nell'accordo" protesto ma non serve a niente, ero contenta così nel mio abbigliamento casual.

Io amo vestirmi sportiva, ho il terrore che Octavia combinerà qualcosa che mi farà sentire a disagio.
E infatti Octavia, non trovando niente nel mio armadio passa qualche minuto nel suo, e ritorna in camera mia con un abito lungo rosa pastello con il corpetto ricamato a tema floreale, la scollatura non mi convince.
"Devo proprio?" le chiedo restia a indossare quella cosa obrobiosa che mi tende con le mani.
"È il mio anniversario, è fai come dico io" annuncia senza ammettere repliche Octavia e io, rassegnata vado ad indossarlo.
Al trucco ci pensa Jade, ombretto rosa pastello, blush dello stesso colore e rossetto rosa scuro e opaco.
Passano quindici minuti a discutere su quale trucco mi starebbe meglio e quali colori usare, ma poi l'inferno finalmente finisce.
Raccolgono i miei capelli con uno chignon e poi Octavia mi pone davanti agli occhi dei tacchi Saint Lauren.
"Non li so usare" metto le mani avanti appena li vedo.
"Anche io non sapevo camminare, ma tesoro come hai imparato a camminare e non gattonare così impari a usare i tacchi!" dice risoluta Jade.
Jade ha un abito corto, le arriva a metà coscia, è di colore azzurro e le spalline si incrociano per poi formare un fiocco dietro al nuca che poi si allunga sulla schiena, il tutto esaltato dallo chignon.
Anche Octavia era già pronta quando mi ha aiutato, ovviamente la festeggiata è la più elegante; indossa un abito lungo con delle bretelli sottoli, lascia la schiena abbastanza scoperta ma non tanto da essere provocante, e il suo abito è di un bellissimo rosa antico, i suoi capelli biondi sono spostati di lato con la piega mossa.

Mi guardo allo specchio e quello che vedo non mi dispiace così come pensavo, le ragazzo dietro di me guardando lo specchio con aria compiaciuta.
E adesso si può dare inizio alla festa.

L'allestimento della sala ricevimenti è stupendo.
Avevo già visto le devorazioni; erano tutte a tema floreale e sul blu, ma non avevo ancora visto il tavolo da banchetto.
Rose e fiori di qualsiasi tipo, di colore rosa sono sistemati nel tavolo, sulla grande tovaglia bianca cotone.
Non mi sorprende trovarmi a mio agio in tutto questo lusso, sono nata per vivere così, in questo ambiente.
Sono solamente stata costretta per due anni a vivere nella miseria più totale con un padre che in realtà è un assassino... da quando ho scoperto quello che ho fatto non ci ho più parlato ad eccezione delle volte in cui era indispensabile, ma non lo sento da quando sono ritornata qui ad Oxford, come anche mia madre, vengo solo informata delle sue condizioni dal dottore della casa di cura.

Nonostante queste problematiche mi piace la vita che sto vivendo, tutto sta andando secondo i miei piani.

Questa non è estateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora