Due giorni dopo la disastrosa serata e niente era cambiato.
elax era scomparso e non sarei preoccupato per lui se prima di scomparire non mi avesse mandato un messaggio con un numero di uno psicologo.
Alzai gli occhi al cielo.
Ci ero anche andato, gli avevo dato una possibilità, ma non faceva per me.
Sembrava uno di quei dottori che ti vedono come una statistica.
Statistica sui gemelli, statistica sull'avere genitori di merda.
Statistica sugli omosessuali.
Era disgustoso ed ero completamente scappato da lì senza guardarmi indietro, quando mi aveva chiesto se credevo che gli omosessuali fossero normali.
Avrei voluto insultarlo o dire migliaia di parole filosofiche o meglio picchiarlo, ma non devi nulla di tutto ciò, davvero non volevo dover spiegare ad elax perché.
forse non era lui ad essere sparito, ero io.
sospirai non avrei mai voluto nulla di tutto ciò.
Stavo ancora metabolizzando il mio sub interiore.
ero sdraiato nel mio letto a guardare le stelline dipinte sul soffitto cercando di calmarmi.
un bussare alla porta mi fece gemere.
-orion? hai dimenticato qualcosa d'altro di nuovo?
mi alzai dal letto e aprii la porta della mia stanza solo per trovarmi davanti elax.
volevo chiudergli la porta in faccia ma decisi che potevo essere uno stronzo con i fiocchi.
lasciai la porta aperta e tornai a sdraiarmi sul letto.
e-mi stai evitando.
-mi hai mandato da un troglodita omofobo... strano che ti parlo ancora in effetti...
e-di che diavolo stai parlando?
aprii gli occhi e lo guardai.
-sono andato dal tuo caro amichetto collega... ed era più interessato ad infilarmi in una statistica per potermi dare delle pillole, quando ha notato che non ne facevo parte, praticamente ha cercato di infilarmi in qualche stronzata statistica sugli omosessuali... come diavolo pensi che possa guardarti? parlarti? se mi facessi quello che quel coglione voleva farmi? Neanche ti guarderei...
rabbrividii.
solo il pensiero di cosa avrebbe potuto fare.
Scossi la testa.
elax sospirò e si sedette.
-non metterti troppo comodo...
elax mi ignorò.
e-mi dispiace non lo sapevo... mi ha detto che non hai parlato molto e poi che te ne sei andato... pensavo avessi cambiato idea sulla terapia...
-e naturalmente invece di chiamarmi dovevi continuare a stare fuori dalle palle?
elax mi guardò a disagio.
e-non sapevo cosa dirti... poi tu non ti sei più fatto sentire e credevo avessi cambiato idea anche su di noi... È quello che ha detto Giò...
-chi?
e-lo psicologo...
lo guardai male.
volevo fare una scenata di nuovo ma non potevo scaricare la mia frustrazione per colpa di un coglione su qualcuno che non c'entrava.
Non proprio almeno.
Le urla mi avrebbero fatto sentire meglio, ma non mi avrebbe aiutato a sistemare la cosa.
-senti... mi dispiace non averti chiamato ma non credo che...
Elax mi si mise davanti.
e-non dirlo...
-hai degli amici di merda... se tu fai così con i tuoi pazienti non capisco come tu possa aiutare qualcuno e non traumatizzarli ancora di più... non sono a mio agio... e non voglio più parlare con nessuno di niente...
e-ehi aspetta...
-non voglio andare in terapia!
Urlai con tutto il fiato che avevo.
elax sospirò.
e-capisco che dovresti avere più tempo... ma credimi che...
-o piantala... non voglio farlo quindi smettila... non mi costringerai e non sono un sottomesso, non mi puoi obbligare a fare qualcosa... non sei il mio dom!
e-MA SONO TUO AMICO!
-e allora comportati come tale!!!! non costringermi, sii con me, sii mio alleato, complice se questo è il tuo modo di essere il mio ragazzo non ti voglio! non ti voglio come dom e forse neanche come amico...
e-solo perché ti ho mandato da un coglione... mi sembri un po' drammatico...
-drammatico? drammatico? ti sei mei domandato cosa sarebbe successo se Orion fosse andato da una persona del genere? come avrebbe ucciso la sua autostima?come hai rischiato di uccidere la mia? e se mandi qualcuno troppo fragile e finisce morto?
e-ehi non sarebbe colpa mia...
-forse no... ma dovresti conoscere come lavora un tuo collega prima di mandargli delle persone...
e-e lo conosco... conosco come lavora... a volte abbiamo dovuto lavorare su coppie di pazienti...
lo guardai meglio e per la prima volta da quando era entrato, lo guardai davvero.
era curvo, triste ,agitato, colpevole, addolorato ma oltre a tutto vedevo nei suoi occhi paura, puro terrore.
-quindi veramente tu non lo sapevi...
elax scosse la testa.
e-te lo giuro, non lo sapevo... se lo avessi saputo...
elax scosse la testa.
sospirai e mi avvicinai a lui.
scesi dal letto e mi misi in ginocchio e gli presi le mani.
elax mi guardò.
sembrava un ragazzo perduto.
mi sembrava di essere tornato a quando aveva quindici anni e non sapeva come sfuggire hai suoi genitori e alla realtà di chi era.
sorrisi e gli accarezzai la guancia.
-lo so... so che se lo avessi saputo non mi ci avresti mai mandato...
e-mi dispiace..
-lo so... ci credo... dispiace anche a me...
e-no... no, avevi ragione... non hai niente di cui scusarti...
-non è vero e lo sai... ti ho fantasma... e mi dispiace... avrei dovuto parlarti... raccontarti tutto... ma ero così sconvolto... non potevo credere che tu potessi mandarmi...
Scossi la testa solo a pensarci mi veniva la nausea.
elax si sporse e mi bacio.
sospirai nel bacio e da quasi due settimane, ora era la prima volta che mi rilassavo.
le mie spalle finalmente non erano così tese e i miei muscoli non erano più contratti.
aprii la bocca e gemetti nella sua bocca.
mi infilò la lingua nella mia esplorandola, ma non volevo cedere, volevo scoprirlo anche io, assaporarlo.
mi concesse un po' di dominio per poi recuperarlo.
mi misi a cavalcioni su di lui senza rompere il bacio e lui mise le mani sui miei fianchi.
sorrisi.
sentivo la sua durezza sul mio culo e iniziai a macinare.
dopo la terza spinta elax ruppe il bacio e mi tenne fermo.
gemetti e misi il broncio.
elax ridacchiò.
e-sei carino quando non ottieni quello che vuoi...
-o potresti darmelo e non sarei offeso...
elax ridacchiò.
e-non è così che funziona...
-a no? e come funziona master?
elax ridacchiò tirandomi un colpetto sul culo.
e-master è?
alzai un sopracciglio.
-non ti piace?
elax ridacchiò.
e-è così che ti fai chiamare?
ridacchiai.
-forse...
e-non vorresti darmi un nome solo tuo?
misi il broncio.
-non c'è niente che ti piace? come ti chiamavano i tuoi sub?
elax sospirò ma continuò a guardarmi negli occhi.
e-vorrei che avessi un nome solo tuo... solo nostro...
-formaggio...
elax sorrise.
e-ti piace...
scrollai le spalle...
-ci penserò...
e-mi occuperò di Gio... ma questa volta ti prego... non sparire...
-ehi hai iniziato tu!
e-è vero... allora promettiamoci che non ci allontaneremo... che parleremo anche quando farà male e l'unica cosa che vogliamo è scappare... voglio crescere con te... voglio che tu sia il mio ultimo...
-niente pressione è?
elax sospirò.
e-mi dispiace ma mi piaci dalla prima volta che mi hai curato il viso...
-come puoi essere sicuro che ero io?
e-l'ho chiesto a Gerard e non sapeva di cosa stavo parlando...
-quindi è per questo che sapevi che eravamo in due?
e-o questo o avevi problemi di memoria e visto che quando ne ho parlato con te, tu sapevi di cosa stavo parlando... e poi non eravate così simili come pensavate, anche se hai fatto di tutto per assomigliargli ci sono cose che non potrai mai cambiare...
misi il broncio.
-magari eri innamorato di Gerard e stai solo proiettando...
elax ridacchiò.
e-dovrei offendermi e arrabbiarmi... ma in realtà non hai torto ad avere insicurezze... col tempo ti mostrerò che entrambi siete sempre stati nel mio cuore ma tu... tu eri lì in modo diverso, anche se ho sempre creduto di non avere una possibilità con te...
sorrisi allora e lo baciai.
mi piace baciarlo.
e a quanto pare era l'unica cosa che potevamo fare senza troppe parole... o con tante parole in mezzo...
mmmmmm quanto sono saporite le sue labbra!!!!
Baciabile.
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FILTER (mxm)
RomanceSeconda stagione di promise Non è facile vivere quando ti sembra di essere il gemello sbagliato. Molte cose ti sembrano dei dejavu, molte volte gli sguardi ti sembrano giudicanti. All'inizio volevo solo tornare nella vita di Orion e farmi conoscere...