Capitolo 4

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Sole

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Sole

Chi riesce ad alzarsi dal letto sorridendo e pieno di energia merita un premio. Questa mattina svegliarsi è stato molto complicato e non so con quale energia io e Selene stiamo facendo colazione e avendo un'amabile conversazione con Morinn.
«Ragazze, vi lascio qui il caffè. Se non serve altro vado a ritirare i vestiti, prima che si bagnino tutti.» ci dice gentilmente posando due tazze fumanti sotto i nostri occhi caffeinomani.
«Buongiorno ragazze.» ci saluta il signor Williams facendo il suo ingresso in cucina, ricambiamo il saluto con un finto tono gentile solo perchè è il rettore della nostra università e stiamo facendo colazione a casa sua.
«Oggi c'è veramente un tempaccio eh? Proprio una giornata da passare a casa, ma come devo fare? Il dovere chiama.» domanda cercando sul ripiano della cucina qualcosa. «Vorrei trovare le chiavi, già sono in ritardo.» ci spiega, ma sembra stia solo riflettendo ad alta voce. Quando ci da le spalle per cercare le chiavi, Selene con uno sguardo scocciato fa finta di premere dei pulsanti. Ciò vuol dire solo una cosa: conversazione d'ascensore. Le do una gomitata ridendo per farla smettere, ma poi Selene incomincia a parlare.
«Si, è proprio vero. è difficile alzarsi dal letto con questo tempo, io personalmente dormo meglio quando piove.» le reggo il gioco e ribatto: «In queste giornate tutto ciò che mi va di fare è stare a casa a leggere un buon libro, però almeno le piante ameranno tutta questa pioggia.» stiamo dicendo i dodici cliché di Philips di The Office quando piove, non ho mai visto la serie, ma con Selene che l'ha guardata almeno quattro volte ho fatto un apprendimento passivo.
«Trovate.» esclama il signor Williams sorridendoci. «Allora io vado, buona giornata ragazze.»
«Arrivederci, guidi in modo prudente che le persone non sanno guidare con la pioggia.» gli risponde Selene e quando lui va via scoppiamo in una rumorosa risata.
«Ho un'idea, vieni con me. Porta la tazza.» mi ordina Selene alzandosi dallo sgabello.
«Dove vuoi andare?» le domando alzandomi.
«Ti porterò in uno dei posti più eleganti, più chic...» comincia muovendo le mani in maniera teatrale, per poi incominciare a salire le scale. «... di questa maestosa dimora. Superando questa scale realizzate a mano da degli operai sottopagati e passando tra numerosi quadri di famiglia come le famiglie dei padri fondatori, appena scese dalla Mayflower, possiamo salutare la dinastia Williams.» continua Selene facendomi ridere, questa ragazza guarda decisamente troppe serie tv. Mentre attraversiamo il lungo corridoio non posso non notare che questa casa sembra veramente una reggia. «Eccoci qui, finalmente giunti a destinazione. All'apertura di questa porta vi ritroverete davanti a solo una delle terrazze reali.» Selene apre la porta-finestra e ci ritroviamo davanti a questa maestosa terrazza, piena di piante. Non è molto grande e si trova al di sotto di una tettoia, quindi non arriva l'acqua. Il balconcino richiama lo stile dell'intera casa, un po' classico, con le tipiche collonne bianche, la caratteristica della terrazza sono le numerose piante, tutte verdi e viola, infatti si può percepire un dolce odore di lavanda, ci sono diversi tavolini con tanto di sedie, entrambi di colore bianco, ma la cosa più bella della terrazza è la vista mozzafiato, con una grande distesa di verde da cui si può scorgere il giardino al piano di sotto. Io e Selene ci sediamo su una delle sedie e dopo aver commentato la bellezza del posto decido di prendere parola.
«Allora Sele, è arrivato il momento. Perché hai bevuto ieri?» domando guardandola sottocchio.
«Avevo voglia.» mi spiega alzando le spalle.
«Selene, so benissimo che non sei un'amante delle sbronze, quindi dimmi perché lo hai fatto.»
«C'entra Lucas?"» continuo.
«Sole...» fa per andarsene, ma le poggio la mia mano sulla sua per trattenerla e lei si risiede.
«Mi spieghi cosa c'è che non va tra di voi? Sono la tua migliore amica, puoi dirmi tutto.» la rassicuro, Selene fa un sospiro e io odio quando si comporta così, come se non potesse parlare con me, come se avesse paura che la giudicassi. «Sei sempre così comprensiva con lui, perchè adesso no?» domando.
«Appunto, io sono sempre così comprensiva, ma lui? Quando Lucas si è messo nei miei panni?» mi domanda lasciandomi riflettere.
«Appunto...» risponde quasi in un sussurro. «Sono stanca di chiedere amore...e pensare che ha dovuto pregarmi di stare con lui.» mi spiega alzando gli occhi al cielo facendo un sorriso amaro, ciò che apprezzo di Selene e che trovo piuttosto paradossale è che quando è molto triste sorride sempre, quasi per cercare di camuffare la tristezza che si cela nel suo sguardo. «Io non merito questo, non merito di pregare sempre di essere amata, di darmi attenzioni, non mi merito un amore monotono, non mi merito di tenermi sempre tutto dentro. Io penso sempre a Lucas, a come sta, a ciò che pensa. Ma dimmi una cazzo di volta in cui lui ha pensato a me. Se io lo dovessi definire con un aggettivo direi che è impossibile farlo con uno solo perchè lui è intelligente, solare, simpatico, addirittura altruista, passionale, gentile, attento. Solo che tutte queste cose non lo sono più con me. Se lui dovesse definirmi con un aggettivo direbbe solo: pesante.» Selene comincia a sfogarsi e piano piano, vedo una lacrima scendere lungo il suo piccolo viso, ma io rimango ferma, in silenzio, perchè quello che vuole adesso Selene è solo sfogarsi, non una mia opinione. «Mi credi Sole se ti dico che a volte è così difficile? Io amo Lucas, con tutto il mio cuore, ma hai presente quando Summer in 500 days of Summer dice a Tom come ha capito di essere pronta per sposarsi?» mi domanda alzandosi e io annuisco non sapendo bene dove voglia andare a parare. «Ecco lei dice: mi sono solo svegliata un giorno e lo sapevo. E lui dice: cosa? E lei risponde: quello di cui non ero mai sicura con te. Summer parlava di amore Sole e io amo Lucas, ma quando a volte mi sveglio, io non lo so se lo amo. In un anno di relazione non ci sono mai stati dei grandissimi problemi...per lui, per me si. Ma lui ha sempre pensato che io potessi ignorarli e andare avanti e io lo facevo, ma non li ho mai superati concretamente e lui lo sa. Nascondermi di avere un fratello è la goccia che ha fatto traboccare il vaso, la nostra relazione era basata sulla fiducia e trasparenza e quando in passato non lo era stato io gli facevo capire che non mi andava bene, ma questo è ancora peggio e lui non ci ha pensato di chiarire con me, sopratutto dal momento in cui abito a casa sua. Io sono sempre stata l'altra donna, e con lui l'altra donna che ama è se stesso perchè è troppo egocentrico per pensare a me, io sono solo una dama da passeggio. Se lui ci tiene a me come tanto dice, avrebbe stretto la corda tanto tempo fa e nonostante io avessi minacciato di andarmene e non l'ho mai fatto, lui ci avrebbe provato. Tutto ciò che ho avuto nell'ultimo anno sono solo delle briciole di amore elemosinate a Lucas. Però io adesso voglio di più, voglio essere realmente felice, perchè me lo merito, anche se questo significa che devo lasciare qualcuno indietro. Adesso voglio restare in silenzio e aspettare che capisca da solo, perchè sono stanca di parlare con lui. Quindi se mi chiedi perchè ho bevuto ieri, è perchè ho brindato a me stessa senza Lucas, alla speranza di essere realmente amata da qualcuno, ogni shot l'ho dedicato a ogni volta in cui ho chiesto amore e da come hai visto, mi sono ritrovata ubriaca a fine serata.» mi dice arrabbiata, frustrata, ma soprattutto come se non avesse più energie per combattere. Mi avvicino piano a lei e l'abbraccio dolcemente, cullandola tra le mie braccia mentre le sue lacrime si mescolano alle mie e con questa pioggia abbondante, sembra quasi che il cielo pianga con noi, che ci dia il permesso di lasciarci andare. Piango con Selene perchè l'ultima cosa che voglio è vederla stare male. A volte è strano sapere come puoi vedere qualcuno quotidianamente, ma non sapere mai cosa stia effettivamente passando. E detesto come Selene arrivi sempre al limite prima di lasciarsi andare.

Eclipse: The way of sunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora