Capitolo 9

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Sole

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Sole

Chi dice che la mattina dopo una sbronza basti un caffè per riprendersi non si è mai sbronzato veramente.
Mi sento completamente a pezzi, il mio stomaco è in subbuglio e l'unica soluzione a mia disposizione è chiamare il Dio delle dopo-sbronze.
Prendo il telefono e digito velocemente il numero che ormai conosco a memoria mentre attraverso il lungo corridoio a tentoni.
«Pronto?»
«Hey...mi serve un favore.»dico e lo sento ridere dall'altro capo del telefono.
«Non mi chiedi neanche come sto? Sei scortese amore.» dice e io mi maledico in almeno tre lingue diverse, scendo velocemente le scale reggendomi la pancia.
«Non fare l'idiota, ci siamo scritti ieri, so già come stai.»dico mentre mi accascio sul divano, mi guardo intorno e la casa è immersa nel silenzio, dormono ancora tutti.
«E se oggi mi fossi svegliato con la luna storta? Sai il mio capo oggi è parecchio irritato, penso gli manchi sua figlia.»dice e io rido.
«Manca anche a me e mi manchi anche tu.»dico nostalgica e lo sento sospirare.
«Allora sorellina a cosa devo questa chiamata?»chiede e me lo immagino con una mano a reggersi la tempia stretto nel suo solito completo.
«Mi serve la tua magica ricetta.»dico e lui inizia ad elencarmi tutti gli ingredienti mentre io vago per la cucina con il telefono in viva voce
Mescolo l'intruglio verdognolo disgustoso che è anche il mio salva vita, «Allora perchè hai lasciato Christine? Pensavo volessi chiederle di sposarti.» dico  versando il liquido maleodorante in un bicchiere.
«Io sposarmi? Non sono quel tipo d'uomo.» spiega e io rido, «Tu non sei mai quel tipo d'uomo.»dico sorseggiando la bevanda e avvertendo immediatamente sollievo.
«Sposami tu, sei l'unica donna al mondo che mi ama per quello che sono.»dice e io rido, sento il rumore di alcuni passi e avvicino di nuovo il cellulare all'orecchio.
«Sposarti? Sono troppo giovane per impegnarmi così seriamente.»dico ironica e Nathan fa la sua entrata in cucina a petto nudo e con dei semplici pantaloni della tuta, il mio sguardo vaga sul suo torace che è pieno di tatuaggi.
Distolgo l'attenzione dal suo petto scolpito e verso un po' del mio intruglio in un altro bicchiere per poi allungarglielo, lui mi fa un cenno d'assenso per poi sedersi sullo sgabello e fare una faccia disgustata una volta aver sentito l'odore della bevanda.
«Aspetterò quello che serve, ora però devo andare. Ci sentiamo più tardi?»
«Sì, ti scrivo dopo.»dico e stacchiamo la chiamata, prendo un altro sorso del mio intruglio e porto lo sguardo su Nathan che già mi stava fissando.
«Era Ryan?»chiede e io rido facendogli segno di no, mi sono divertita con Ryan e ci sentiamo spesso, ma non è nulla di impegnativo.
«No, mio fratello.» dico mettendo il bicchiere nel lavandino e allungandomi per prendere un biscotto.
«Non sapevo avessi un fratello.» dice e sembra davvero sorpreso, «Ne ho due in realtà.» spiego e lui annuisce.
«Tu hai altre fratelli oltre a Lucas?» gli chiedo e lui mi lancia un'occhiataccia, «Lui basta e avanza non credi?»chiede retorico e  io alzo gli occhi al cielo contrariata.
«Che c'è?»
«Non sono una sua grande fan, ma potresti dargli una possibilità. Durante le partite andate d'accordo perchè non farlo anche nella vita reale?» dico e non capisco cosa celino i suoi occhi.
«Tu non sai com'è crescere ed essere continuamente paragonati. Il basket è l'unica cosa che abbiamo in comune.»
«So cosa significa crescere e deludere i propri genitori perché non si è all'altezza dei propri fratelli, ma una volta grandi te ne fai una ragione. Vai avanti e segui la tua strada indipendentemente dalle opinioni altrui. Lucas non è la brutta persona che tu credi sia, certo ha tanti difetti, ma se Selene lo ama ci sarà un motivo, dagli una possibilità.»dico accennando un debole sorriso.
«E se invece fosse proprio la persona che credo che sia?»mi chiede e io gli sorrido in risposta, «Mi dirai che avevo torto, ma almeno ci avrai provato e non avrai rimpianti.»
«Vado in palestra, ci vediamo più tardi.»dico allontanandomi, ma Nathan mi richiama:«Ce l'hai un vestito per il gala?», sorrido istintivamente scuotendo la testa.
«Quando Selene si sveglia dille di raggiungermi, dobbiamo andare a fare shopping.»

Eclipse: The way of sunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora