Capitolo 3

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POV'S Eris

Eros da ore su quella scomodissima sedia blu e piano piano gli occhi si fecero pesanti ma tenni comunque le orecchie ben aperte.
Una mano iniziò a scuotermi e subito saltai in aria.

Eris:"NO !"

Solo in quel momento mi accorsi che erano i due poliziotti.

Poliziotto1:"tesoro tutto bene? È successo qualcosa?"

Eris:"n-no, non è successo niente, sto bene"

Poliziotto2:"sicura?"

Annuii subito, anche se sembravano molto dubbiosi, mi portarono in un piccolo ufficio e mi fecero sedere davanti una grande scrivania.

Poliziotto2:"allora, il test del DNA è risultato positivo, hai un padre e 9 fratelli a New-York e stanno venendo a prenderti...sei contenta?"

Disse l'ultima parte sorridendo,come se potesse darmi sollievo ma nella mia testa girava una sola frase.

hai un padre e nove fratelli

Era l'unica frase che continuava a girarmi in testa, e la cosa non faceva altro che terrorizzarmi ancora di più.

Eris:"age-nti, sie-te sicuri? mio pad-re è mo-rto e non ho frate-lli"

Poliziotto1:"si amore, è credo ti abbiano detto una bugia, sono vivi e vegeti...lo so che è difficile da metabolizzare sopratutto dopo una grande perdita, che ne dici di dormire un po? Prima non sembravi proprio rilassata"

Annuii ma non perché volevo dormire, avevo bisogno di solitudine per fare un piano e scappare, con 9 fratelli morirò prima delle 24h ne sono sicura.

Eris:"ok"

...

POV'S Ares

Eros ad un matrimonio insieme ai miei figli di un nostro alleata.

Alexander:"papà quando c'è ne andiamoooo? Mi annoio a morteeee?"

Adriano:"parla piano Alexander"

Ares:"non lo so figliolo, ma una cosa è sicura il primo possibile"

Appena terminai la frase il mio telefono inizio a suonare, un numero francese così risposi incuriosito.

Ares:"Romano"

Agente:"salve signor Romano, *tosse* ecco vole-vo comu-nicarle che sua moglie è scomparsa e il suoi figlia-stri e comp-agno sono mor-ti in un incid-ente-"

Ares:"e quindi?"

Mi stavo irritando a bestia

Agente:"abbia-mo qui sua fig-lia, è sen-sa un tut-ore vuole la cust-odia?"

Figlia

Ho sempre voluto una figlia, com'è possibile che non ne ero a coscienza.
Sbattei subito un pugno sul tavolo, ottenendo l'attenzione di tutti i miei figli, persino Alexander che stava giocando a spaventare i camerieri con  le posate.

Adriano:"che succede?"

Gli feci segno di rimanere in silenzio e poi continuai.

Ares:"le prese per il culo non mi piacciono, se avessi una figlia li saprei"

Agente"signore le assicuro che il DNA di sua figlia combacia perfettamente con il suo. "

Solo in quel momento ebbi dei ricordi,
Miranda andava spesso dal ginecologo però da sola, mi dive sempre cose tipo " cose da donna" o "problemi mestruali", era anche un periodo in cui eravamo in guerra contro la mafia brasiliano e non ci feci molto caso.
Diceva sempre che aveva la pancia gonfia perché prendeva medicinali e roba simile. Fino a che non scomparve nel nulla lasciandomi solo.

Cazzo sono un coglione

La rabbia iniziò a ribollirmi nelle vene, ma prima più sicuro che mai risposi

Ares:"prendo io la custodia"

E chiusi la chiamata.

Adriano:"papà vuoi dirci che è successo?"

Raccontai loro tutto filo per segno e alla fine, tutti erano rossi dalla rabbia.
Presi il telefono e chiamai uno dei miei uomini.

Ares:"prepara il jet, andiamo a Parigi"

È chiusi

Ares:"ragazzi andiamo a casa a prepararci per il viaggio"

Tutti annuirono, e ci aviammo nelle rispettive macchine.

Sto arrivando bambina mia...

...

l'innocente principessa [Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora