Mentre passeggiamo all'interno della tenuta il telefono della nonna inizia a squillare e lei con la classe della più alta nobiltà si scusa e si allontana da me.
Mi fermo ad aspettarla seduta su una panchina sotto un albero di ciliegio.
In un attimo di quiete mi lascio cullare dalla natura che mi circonda. Il calore del sole mi accarezza dolcemente il viso donandomi un mometo di conforto da tutta la scelleratezza degli ultimi giorni.
Ogni rumore nel giardino sembra essere amplificato e ciò mi permette di godere di ogni singolo sbattere di ali o movimento di animale.Mentre sono assorta nei miei pensieri mi arriva un messaggio da parte di Erik:
"Che succede ragazzina, lo sento che sei preoccupata"
"Dio Covenant non ho davvero bisogno del tuo caratteraccio in questo momento"- la mia risposta sorprende anche me ma non ho neanche il tempo di pensarci che ho già inviato il messaggio.
"Oh andiamo ragazzina non fare la difficile."
Giuro che questo ragazzo mi manda in bestia.
"Non sono affari tuoi!"- le uniche parole carine che mi vengono in mente da potergli dire.
"Oh questo lo dici tu. Ti ricordo che sento molte delle cose che provi tu."
"Beh allora non sentirle. Chiudi qualsiasi tipo di collegamento che ci tiene legati e prosegui per la tua strada."Con due messaggi è riuscito a farmi dimenticare la bella mattinata passata insieme. Povera stupida che ho pensato anche solo per un momento che in lui ci potesse essere qualcosa di buono.
"Santo cielo ragazzina pensi davvero che se volessi non lo farei?"
"Certo che puoi me lo hai detto tu stesso che è una cosa possibile"
"Ho detto che posso non che voglio. Ho bisogno di sapere come tu stia. Non posso farne a meno. Perciò ora puoi dirmi cosa diavolo sta succedendo!"Ed ancora una vola questo ragazzo mi lascia senza parole. Non so davvero decifrare il suo carattere; un minuto prima mi manda al manicomio e quello dopo mi fa tornare ad essere un'adolescente alle prime armi con i ragazzi.
"Diciamo che per ora è tutto ok, sono solo preoccupata per stasera"- non me la sento di dirgli la verità, d'altronde non conosco affatto questo ragazzo e non credo sia una decisione giusta spiattellare una cosa così importante al primo che passa, sopratutto visto che il nonno sembra essere veramente preoccupato per questa situazione.
"Va bene farò finta di credere alle tue parole, anche se sento che mi stai nascondendo qualcosa. Se hai bisogno sai dove trovarmi."
"Grazie, credo"- le uniche due parole che riesco a dirgli.
Mentre mi fisso a pensare alle sue parole ricomincio a giocare con la collana che mi ha regalato quasi come se questa potesse aiutarmi a trovare delle risposte.Finalmente torna la nonna dopo aver concluso la sua telefonata giusto in tempo per vedere Max venirci incontro in tutta fretta.
"Il signor Moon e il Custode vorrebbero vedervi signorina Helena"
Colgo all'istante che quel "vorrebbero" è un velato "devi andare velocemente da loro".
Annuisco e mi avvio verso la casa.
Seguedo Max arrivo in una parte più isolata della casa.
Ci troviamo davanti una porta massiccia di color marrone scuro visibilmente molto vecchia ma comunque molto robusta.
Bussiamo e Max apre la porta.Difronte a me un uomo magrolino con degli occhiali alla Harry Potter. Dall'aspetto non sembra essere molto più grande di me, visto anche il suo look, ma lo sguardo è quello di qualcuno che sa il fatto suo e non appena incrocia il mio sembra come se mi stia studiando e scrutando solo con gli occhi.
E' seduto dietro una scrivania,sommerso da libri, e alle sue spalle ci sono molti scaffali ripieni di libri, scartoffie e scatoloni. La stanza sembra essere un archivio o comunque un luogo in cui vengono riposti documenti e libri importanti. La maggior parte di questi sembra essere veramente antica e sopratutto hanno un'aria quasi magica.
Quello che sembra essere un ragazzino deve essere colui che il nonno chiama Custode.Faccio un passo in avanti ed entro nella stanza. Saluto con un timido gesto della testa e accenno un sorriso.
Il nonno chiude la porta dietro di me lasciando Max al di fuori della stanza.
Mi fa segno di avvicinarmi al ragazzo seduto alla scrivania e così faccio."E' un piacere conoscerla di persona signorina Moon"- mi dice mentre mi porge la mano
"Oh la prego signor Custode mi chiami solo Helena."
"Certamente Helena, però tu dovrai chiamarmi Noah."Sorrido in modo impacciato e gli stringo la mano.
Mi siedo e prendendo coraggio gli chiedo:"Noah hai quindi capito cosa mi sta succedendo?"
"Cara Helena sto facedo di tutto per capirlo ma come penso ti abbia già detto tuo nonno la tua situazione è a dir poco straordinaria in quanto non siamo a conoscenza di nessun esemplare portatore del gene nato da un matrimonio misto"
"Si in effetti mi è stato detto più volte questa cosa nell'ultimo periodo"- il mio tono è visibilmente stizzito.
"Bene allora fin'ora nei libri non ci sono risposte a questa questione. Come immaginavamo, nessun custode di nessun branco è mai venuto a conoscenza di un caso come il tuo."
"Quindi fin'ora solo con due genitori licantropi può nascere un portatore del gene"
"Esatto, da quello che conosciamo il gene può essere trasmesso solo da due genitori licantropi oppure mediante il morso di un licantropo."Continuano a non esserci risposte alle mie domande e questa cosa mi fa stare davvero male.
"Però abbiamo anche una buona notizia"
"Ovvero?"- con una sola frase il mio cuore riprende a sperare.
"Abbiamo altri casi in cui un licantropo abbia conosciuto il proprio lupo prima della sua prima luna piena e alcuni di essi sono sopravvissuti alla transformazione proprio come te."
"Oh bene almeno in questo non sono l'unica. Quindi diciamo che quello che mi è successo non è poi cosi raro, giusto?"
"Beh, insomma, in realtà è abbastanza raro ma non impossibile. Fin'ora tutti i casi registrati hanno ricondotto a i veri Alpha"
"Veri alpha?"
"Esatto, si tratta di alpha che sono tali a prescindere dalla stirpe e dai precedenti alpha e lo diventano senza dover uccidere un altro alpha, ora questo a te non interessa visto che comunque un domani sarai l'alpha del branco dei fondatori però questo ti rende un licantropo estremamente forte e speciale"
"Oh, fantastico un altro motivo per essere diversa"- non mi rendo conto ma questa frase non la dico solo nella mia testa.
"Oh non preoccuparti Helena questo non può che renderti speciale e non diversa."
"Comunque che significa che un giorno sarò l'alpha?".Noah guarda il nonno come se si aspettasse da lui una risposta alla mia domanda, di tutta risposta il nonno lo fulmina con lo sguardo e digrignando i denti fa un cenno con la testa.
"Bene, ora devo andare ma ci sarà sicuramente modo di rivederci e rispondere ad altre omande."
Cerco di sorridere per rinquorare sia lui che me stessa ma con poco successo. Prima che se ne vada però lo fermo per un'ultima domanda.
"Aspetta, vorrei almeno sapere cosa mi devo aspettare per stasera?"
"Oh mia cara la parte difficile ormai è passata, stasera sarà molto probabile che neanche ti trasformerai sopratutto se ci sarà tuo nonno a guidarti."Questa frase effettivamente mi da un po' di pace. Detto questo Noah saluta me e il nonno e si congeda.
Io e il nonno rimaniamo in silenzio per un po' e dopo di che raggiungiamo la nonna che nel frattempo ha preparato un tè con qualche biscotto in salotto.
La informiamo su quanto ci ha detto il Custode e anche lei sembra essere sollevata dalle poche risposte ottenute.Ci sediamo sul divano e accendiamo la Tv. Non ci resta che aspettare la mia prima luna piena.
STAI LEGGENDO
La Luna Nascosta
LobisomemQuesta è la storia di Helena una ragazza apparentemente come tante altre che però nasconde un segreto che lei stessa dovrà scoprire per prima. Per fortuna è circondata da persone che le vogliono bene e che non la lasciano sola nel momento del bisog...