Capitolo 6 (Il sogno)

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Ormai è quasi ora di cena quando finalmente riesco ad alzarmi dal letto.
L'incontro con quello spocchioso di Erik mi aveva lasciato un alone di paura mista ad eccitamento nella testa.

Come diavolo aveva fatto a entrarmi nella testa in quel modo ma soprattutto come aveva fatto a dirmi quelle cose da così lontano.

Mentre rimugino su quello che è successo in quel bagno scendo verso la cucina con una fame da lupo visto che non ero riuscita a mettere nulla sotto i denti se non un caffè e una gomma da masticare.

Entrata in cucina trovo Michelle già seduta al tavolo e la mamma intenta a tirare fuori dal forno le ultime pietanze.

Quando mi vede esordisce dicendo:

"Oh ecco finalmente sei risorta dalla tua tana"

Accenno un sorriso e vado a sedermi accanto a mia sorella.

Ceniamo tranquillamente e finiamo con dei pasticcini che la mamma ha comprato questa mattina assieme alla nonna.

Mentre sparecchiamo sento suonare il mio telefono. Mi avvicino titubante e con dispiacere noto che la mia preoccupazione era corretta.

Di nuovo Erik.

Con i denti stretti apro la chat.

"Ragazzina perché mi ignori? Non puoi nasconderti da me. Ho risorse illimitate e farò di tutto per averti"

Dio questo coglione mi manda in bestia. Sto per fargli una sbraitata quando mi rendo conto che in questi casi e con questo tipo di soggetti l'arma migliore è l'indifferenza.

Chiudo la chat e imposto la modalità aereo non ho voglia di ricevere altri messaggi indesiderati.

Finito di sistemare i piatti nella lavastoviglie mi dirigo in salotto insieme a mia madre e mia sorella dove accendiamo la TV e mettiamo la nostra serie preferita: The Vampire Diaries.

Ormai questo per me è un rewatch ma per mamma e Michelle è la prima volta che lo vedono.
Siamo alla 2 stagione e ancora stanno litigando per chi dei due fratelli Salvatore dovrebbe stare con Elena.
Io nel frattempo me la rido sapendo già come va a finire.

Sono sempre stata attratta da questi mondi fantastici e ho sempre guardato serie simili. Mio padre non era d'accordo con questa mia passione anzi ha sempre fatto di tutto pur di allontanarmi dalle figure fantastiche rappresentate in questi film o serie tv. Io da brava figlia non ho mai dato retta alle sue parole e sono cresciuta a pane e figure come lupi mannari, vampiri e streghe.

Si sono fatte ormai le 23:00 e la stanchezza comincia a farsi sentire (dopo tutto la giornata di oggi non è stata per niente semplice) così do la buona notte a mia madre e a Michelle e mi dirigo verso la mia stanza.

Una volta essermi messa il pigiama e aver raccolto i capelli in un elastico mi metto nel letto ma prima di provare ad addormentarmi decido di riaccendere velocemente il telefono per controllare se Melissa mi ha cercata.

Ovviamente lo ha fatto. Mi chiede come sto e se domani sarei andata in università.
La rassicuro sul mio stato di salute e le dico che ci saremmo viste l'indomani in università.

Non posso perdere giorni di lezione per un bambino viziato che vuole solo dare fastidio alle persone.

Mentre sto per spegnere lo schermo del telefono noto la notifica di un numero sconosciuto.

Non può essere Erik. Ho salvato il suo numero.
Penso mentre apro il messaggio per leggerlo.

"Ci dobbiamo assolutamente vedere prima di venerdì. Devo spiegarti cosa ti sta accadendo e in che modo c'entra tuo padre. Vediamoci domani verso l'ora di pranzo fuori la tua università. Passo a prenderti io.
Jack tuo nonno"

Leggendo questo messaggio non posso fare altro che pensare al motivo di tutta questa fretta e soprattutto a cosa diavolo voglia mio nonno da me visto che è praticamente quasi tutta la vita che non mi considera se non in qualche raro momento.

Nel mentre arriva un altro messaggio sempre da parte sua

"Ti prego per il momento non dire nulla a Cara"

Perché non vuole che dica alla mamma che mi vuole vedere.

Mi limito a rispondergli con un OK.

Imposto la sveglia per il mattino seguente e cerco di prendere sonno.

Corro e non mi fermo. Sento il suo fiato sul collo. Continuo a seguire la luna. Le mie gambe iniziano a vacillare. Sono stremata non rispondo più dei miei passi.
Lo sento è sempre più vicino. Mi volto velocemente per cercare di vedere quanta strada ci separa ma non riesco a capire da quale direzione mi sta inseguendo.
Mi volto di nuovo in direzione della luna ma inciampo e cado.
Mi giro rapidamente ed è sopra di me. È Erik.
Mi afferra per la vita e con voce possente che accende ogni nervo presente nel mio corpo mi dice:

"Sei MIA".

Apro gli occhi di scatto trattenendo a malapena un urlo. Mi rendo conto che sono in camera mia e che era solo un sogno.
Faccio per prendere il telefono per vedere che ore siano.
Fortunatamente mi sono svegliata solo poco prima della sveglia che avevo impostato la sera prima.
Noto che c'è una notifica.
È un messaggio da parte di Erik.

"Hai visto che questa notte sono riuscito a prenderti?"

Mi si gela il sangue. Come fa a sapere cosa ho sognato. Che abbia fatto il mio stesso sogno? È possibile una cosa del genere?

Decido di non dare peso a quel messaggio e alzarmi per prepararmi alla giornata che mi aspetta.
Già perché questa giornata mi sembra come una montagna da scalare.
Prima le lezioni in università sperando di non incontrare il coglione e poi l'incontro con il nonno.

Spero solo di riuscire a tornare a casa viva.

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