Famiglia

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I quaderni di Emily

Appena arrivati alla tenuta erano tutti fuori pronti ad accogliermi, Angeline ed Antony mi abbracciarono come si fa con una nipote che viene a passare le vacanze con gli zii amorevoli. Kate, attese con trepidazione che i suoi finissero di strapazzarmi e mi attirò a se avvolgendomi in un abbraccio caldo e accogliente.

" Vieni, non sai le novità, devo raccontarti un sacco di cose..."e così facendo mi accompagnò di sopra in camera sua.

La sua stanza era ordinata e luminosa, al centro troneggiava un letto a baldacchino ad una piazza e mezza in legno di noce, completato con dettagli lilla che esaltavano lo stile un po' retrò. Il copriletto aveva disegnati dei cespugli di lavanda e anche le tende lilla alle finestre , trattenute ai lati legate con dei mazzetti di lavanda, si abbinavano alla perfezione. Ai piedi del letto un piccolo scrittoio con una seggiola bianca, su cui era volutamente abbandonato un golfino di pizzo panna che non si addiceva affatto al carattere voluttuoso della ragazza che avevo davanti.

Con un gesto della mano buttò a terra tutti i cuscini, dai toni del rosa che digradavano al lilla al bianco con dettagli in pizzo, liberando la superficie del copriletto e mi fece segno di sedermi sul letto con lei.

Dannazione a mia madre e alle sue manie per l'arredamento, sembrava di essere nella stanza di una bambola.

Con aria trasognata si accomodò dal lato dei guanciali con il suo orso di peluche consunto e spelacchiato stretto al petto.

"Ti devo raccontare troppe cose, la vecchia matta ha un nipote che è un bocconcino niente male, anche se secondo me è fuori pure lui. Pensa che ieri si è picchiato con Tibbs, capisci con Tibbs, perché aveva fatto un apprezzamento sul mio fondoschiena. Credo di averlo già conquistato, non che ci sia stato qualcosa, non ci siamo neppure presentati però dal suo sguardo..."

Parlava a raffica senza prendere fiato, gli occhi trasognati e lo sguardo perso nel ricordo della sua giornata.

"Frena Kate! Mi stai dicendo che ti sei presa una cotta per il nipote di quella vecchia strega?"

Buttandosi definitivamente indietro con la testa tra i cuscini, emise un gridolino eccitato che mi fece scoppiare a ridere.

"Kate è innamorata, Kate è innamorata!" Chiocciai ridendo mentre la colpivo con i cuscini che raccoglievo dal pavimento. Nel mentre Angeline bussò alla porta.

Vieni ho già sistemato la tua roba, se vuoi indossare qualcosa di più comodo, ti aspettiamo di sotto". E così dicendo mi sospinse nella mia stanza. Il profumo di gelsomini penetrò nelle narici come una cura.

La mia camera al contrario di quella di Kate era tutta bianca e azzurra in stile shabby chic, era la camera di mia madre da ragazza e ogni elemento di arredo trasudava già la sua incontenibile finezza. Non era di mio gusto, avevo chiesto mille volte ad Anthony di apportare qualche modifica ma la risposta era sempre la stessa, senza il permesso di mia madre non si poteva spostare uno spillo. Accidenti a lei. Poco importava in questo momento perché avrei passato più tempo possibile fuori di casa e al mio ritorno a casa la mia pelle sarebbe stata cotta e dura come il cuoio, le mie mani graffiate e ferite dai rami e dalle redini, i capelli schiariti e arruffati, resi crespi dai continui bagni al fiume e dalla polvere del campo dove giravano i cavalli.

Aprii il rubinetto della doccia e scelsi dall'armadio un paio di shorts di jeans e una camicia quadri. I miei adorati stivali erano lucidi e ben ingrassati ma ben presto sarebbero stati di nuovo pieni di polvere e di graffi. Dopo essermi data una rinfrescata e aver indossato i miei abiti preferiti scesi in cucina a cenare con le persone che più adoravo nella mia vita. Per tre mesi tutte le sera avremmo cenato insieme raccontandoci cosa avevamo fatto nella giornata proprio come una famiglia.

La cena veniva preparata da Angeline , con i prodotti della tenuta , verdure e uova della galline che Anthony teneva con grande cura e che ogni tanto ci toccava inseguire quando riuscivano ad uscire dal recinto. Si davano un gran da fare per tutta la settimana. Ma la domenica si prendevano una pausa. Angeline era la figlia di un pastore protestante e ogni domenica si allontanava dalla grande casa sulla collina per scendere in paese a sentire la funzione presieduta da suo padre, ormai molto anziano, e si fermava a pranzo da lui. Rincasavano a tarda sera. In quelle domeniche, in cui la cucina rimaneva vuota io e Kate ci preparavamo tramezzini e panini e andavamo al fiume a fare un picnic insieme ad alcuni amici.

Il profumo inconfondibile di pane caldo mi strappò un sorriso, inalai profondamente allargando le braccia. Ero a casa.

La prima notte alla tenuta era sempre carica di emozioni, appena sveglia sarei corsa da Melissa per spazzolarla per bene, sellarla e prepararla per una bella passeggiata nei dintorni. Non mi allontanavo mai tanto soprattutto le prime volte, l'indole irrequieta della mia puledra non mi permetteva di osare troppo. Non ero mai sola nelle mie gite, mi seguivano Kate ed Anthony rispettivamente su Isotta e Tristano. Quest' estate Kate avrebbe lavorato come baby sitter per una famiglia di amici ma solo di mattina, avremmo avuto tutto il tempo di divertirci ugualmente.

Mi addormentai solo a tarda notte scivolando dai miei pensieri al sonno come in un dolce viaggio , mi svegliai che il sole era appena sorto carica di energie, non ostante le poche ore di sonno. Indossai velocemente i miei abiti e gli stivali e scesi in cucina per mangiare qualcosa.

Angelina era già al lavoro, il profumo del caffè e della torta di mele entrarono come un balsamo nelle mie narici, il calore di quei gesti antichi era per il mio cuore una benedizione e io ne ero profondamente grata.

Feci colazione con lei come non capitava mai con mia madre sorseggiando il caffè lentamente mentre la torta di raffreddava ancora un po'sprigionando l'aroma di vaniglia e limone.


Spazio Sue

Attenzione Signorine tenetevi forte! sta per entrare in gioco Taylor! Cosa succederà tra loro al primo incontro?

Buona lettura!

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