Gesti quotidiani

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Quando andammo a trovare mia madre quella sera la trovammo stanca e sofferente, il suo corpo si stava rifiutando di resistere.

Aprì appena gli occhi e ci scorse mano nella mano. D'istinto mi ritrassi ma Taylor mi trattenne con presa forte e vigorosa.

Mia madre abbassò lo sguardo sulle nostre mani intrecciate e sussurrò

"Ho rimediato ai miei errori, non è troppo tardi per voi, siate felici" .

Poi si assopì nuovamente.

Non avevamo altro da fare a quel punto , uscendo incontrammo il dottore che ci spiegò che le sue condizioni stavano peggiorando rapidamente e concluse consigliandoci di rimanere in zona.

Soltanto poche ore dopo ci chiamarono per dirci che era tutto finito.

Fissai il vuoto, non avevo più nessuno adesso, seduta sotto il portico della casa con una tazza di tisana fumante tra le mani.

Taylor era rientrato a prendere la sua ma ci stava mettendo troppo, sospetto che stesse cercando di lasciarmi i miei spazi e lo apprezzai veramente tanto ma mi sento bene solo se mi sta vicino.

"Amore vieni qui fuori con me?"

"Come hai detto? lo guardo sbigottita

"Ho detto se vieni qui fuori ".

"No prima di vieni qui fuori" sorrido.

Sono piccole cose , normali per chiunque, ma per noi sono la quotidianità che c'è stata rubata. Avevamo dei progetti e non abbiamo potuto realizzarli.

Lo squillo del cellulare mi riportò la realtà "Emily abbiamo saputo di tua madre ci dispiace molto" frasi di circostanza ma io so bene perché mi hanno telefonato.

Ecco che mentre ero sotto il portico abbracciata a Taylor la vita che non ho scelto per me bussava la porta

"Quando rientrerai?" prendo tempo e respiro.

"Ancora qualche giorno per sistemare le cose ".

Mi abbandonò sul suo petto, non ho nessuna voglia di tornare alla vita di prima.

Vorrei stare qui con lui per sempre. Dopo voce ai miei pensieri

"Non ho voglia di tornare alla vita di prima "

"Allora restiamo qui per sempre" .

Sappiamo bene che non sarebbe possibile, ci sarà da affrontare la separazione e il divorzio, lo sguardo sghembo dei colleghi dello studio, degli amici. Rifletto: Io non ho amici. Tutto quello che ho legato a Jake. Quando lascerò lui avrò perso tutto il resto.

A proposito di Jake mi tocca una telefonata di circostanza che non vorrei davvero fare.

Risponde al primo squillo con la voce impastata dall'alcol evidentemente ubriaco.

"Jake la mamma è morta, il funerale sarà tra 2 giorni qui, ha lasciato disposizioni per essere seppellita nel cimitero accanto alla tenuta insieme ai suoi genitori ". Silenzio

" Jake mi senti? "

" Sì!" sbotta in preda all'irascibilità dell'alcol.

"Ti sento ma non verrò a vederti attaccata quello stronzo ". Resto basita ma non voglio dargli la vita.

"Benissimo un problema in meno" .

Chiudo la telefonata e guardo Taylor con occhi sgranati che razza di...

Una folata di vento freddo mi fa venire la pelle d'oca, la stagione sta cambiando, presto farà più freddo.

Decidiamo di entrare e guardare se in casa ci sono degli abiti più pesanti.

In ogni caso è necessario che io mi procuri qualcosa di consono per il funerale, anche se non ci sarà nessuno. Penso che non è il caso di tornare a casa per recuperare un tailleur e nemmeno voglia di andare a comprarne uno così chiederò a Grace di passare da me a recuperarmi qualcosa prima di raggiungermi. Ci accordiamo per vederci qui alla tenuta un' ora prima della funzione.

Poco dopo suona di nuovo il cellulare questa volta un messaggio di Jake

"Scusami avevo bevuto qualcosa per tirarmi su e sono stato irrazionale, ci sarò ". Rispondo

"OK "

"Non ci posso credere che sia finita tra di noi dopo una vita insieme, dopo tutto quello che abbiamo affrontato"

Decido di non rispondere, non mi sembra il modo corretto di affrontare la situazione.

È stata una giornata estenuante e dopo aver mangiato qualcosa di veloce ci corichiamo insieme abbracciati e ci addormentiamo così.

Ci sveglia il suono del cellulare anche se sono già le 9. E Grace, penso che Jake avrà fatto storie per prendere le mie cose.

Striscio e rispondo usando il vivavoce perché non voglio far spostare Taylor da questa posizione. "Pronto?"

" Emi non ci crederai ma quel pezzo di stronzo non era solo ".

"Cosa?" urlo alzandomi di scatto. Teylor scrolla la testa incredulo e sussurra tra i denti

"Che coglione".

Scendo indossando una delle camicie che abbiamo trovato nell'armadio dei miei, al piano di sopra, ormai completamente intrisa dal profumo di Taylor.

Preparai il caffè ma le mani si muovevano pesanti tradendo un certo nervosismo, non so se sia giusto che mi faccia questo effetto saperlo con un'altra, in fondo anche io ho Taylor.

Ma è diverso, se non me l'avessero portato via io Jake non l'avrei mai sposato.

Sognavo una vita diversa da quella che conduco. Volevo vivere qui immersa nella natura in mezzo ai miei amati cavalli, condividendo con Taylor cose semplici, anche vivendo senza lussi ma nell'amore e nell'onestà.

Adesso per me conta solo l'onestà.

Mi distolsi da questi pensieri quando Taylor scese in cucina, senza dire niente mi sfiorò il sedere con una mano passandomi accanto. Un gesto così familiare, così semplice e denso di significato allo stesso tempo.

Mi permisi di chiudere gli occhi e pensare a come sarebbe stato se le cose fossero andate diversamente, adesso avremmo una giovane donna seduta al tavolo di cucina e probabilmente saprei quanti cucchiaini di zucchero mette nel caffè e se sul pane spalma il burro prima o dopo la marmellata.

Mi strinsi nelle spalle sospirando, Taylor mi prese per mano e mi accompagnò verso il tavolo dove aveva preparato due fette di pane tostato con un velo di marmellata e aveva già versato il caffè in una tazza.

Sembrò leggere nei miei pensieri perché aggiunse

"Spero ti piaccia" .

Lo ringraziai con un sorriso triste quanto ci era stato rubato? Avremmo mai avuto il tempo per recuperarlo?


Spazio Sue

I gesti più semplici, quelli più familiari, quotidiani, sono quelli che fanno più male se si pensa a quanto si è perso.

Emily e Taylor, pur essendosi ritrovati soffrono per queste piccole cose. Cercano un loro equilibrio, recuperando il tempo perduto, ma la vita bussa nuovamente alla loro porta.

Sapranno scegliere di non lasciarsi inghiottire dal passato tirando dritti verso il loro tanto desiderato futuro?

Buona lettura!!!

Sue

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